Nell'antico monastero di Torba dove la cultura aprirà al turismo di Renato Rizzo
Nell'antico monastero di Torba dove la cultura aprirà al turismo Un gioiello dell'arte restaurato dal Fondo per l'ambiente italiano Nell'antico monastero di Torba dove la cultura aprirà al turismo DAL NOSTRO INVIATO TORBA (Varese) — Il velo bruno non riesce ad umiliare 11 volto di questa giovane monaca vissuta nell'ottavo secolo: gli occhi hanno una luce Inquietante; le guance, appena arrossate, parlano d'una fresca grazia contadina. Questo viso dipinto, e quelli d'altre suore cui il tempo, cancellando i lineamenti, ha regalato un fascino quasi metafisico, è una delle emozioni offerte dall'antico complesso di Torba che il Fondo per l'Ambiente Italiano (Fai) sta riportando a vita per aprirlo, una volta restaurato, al turismo culturale. Si tratta d'una appendice fortificata, protesa verso la valle dell'Olona, del castrum romano-longobardo che sorgeva sulle alture di Castelseprio: lo scorrere del secoli ha avvicinato, In quest'angolo, momenti di storia e elementi d'architettura piegati, a seconda del tempi, ad usi diversi. Ecco la torre romana che risale al V secolo ed è l'unico edificio di questo tipo ancora esistente al di qua delle Alpi: fu costruita quando I barbari Incominciavano a premere al confini e poggia su squadrate pietre tombali. Ha seguito, trasformandosi, le varie vicissitudini di questa zona: dopo essere stata avamposto di eserciti, nell'ottavo secolo fu annessa ad un monastero benedettino (quello cui apparteneva la novizia dallo sguardo Intenso) e divenne luogo di preghiera. Un Ingenuo pittore ne Istoriò le stanze con Immagini di Cristo e di santi mentre capomastrl e muratori innalzavano, poco distante, una piccola chiesa destinata a diventare, secondo la consuetudine del tempi, anche luogo di sepoltura per le suore. La cappella è quella che, tre secoli dopo, fu ampliata operando sull'antico lmplan- to e che, ora, il Fai sta ultimando di restaurare: «Qui gli affreschi sono praticamente svaniti — osserva l'arch. Renato Bazzoni, segretario generale del Fondo per l'Ambiente Italiano — ma il tempio conserva intatta la sua rustica belleeza*. Torre e monastero e chiesa rischiarono, nel 1300. una brutta morte. Le benedettine se ne andarono, l'intero complesso fu affittato ad agricoltori e divenne cascina: una vocazione che mantenne sino a 70 anni fa quando venne abbandonato a se stesso e lasciato In balla del vandali, dei ladri e delle intemperie. Ancora l'arch. Bazzoni: «/ contadini medievali, sema saperlo, compirono, però, nelle sale affrescate della torre un'operazione ineccepibile di salvaguardia: intonacarono le pareti cintando così clic il tempo corrodesse il disegno». La nuova storia di Torba si riapre nel 1977 quando Giulia Maria Mozzoni acquista questi 7700 metri quadrati di Storia e 11 dona al Fai perché li rivitalizzi: ora la gestione di Torba è affidata ad un consorzio creato dallo stesso Fondo, dal comuni di Castelseprlo, Cornate e Castiglione Olona, dalla Provincia e dall'Ept di Varese. I restauri, oltre che grazie a donazioni di aderenti al Fai, sono stati resi possibili dall'apporto della Regione Lombardia, di banche e di enti pubblici 0 privati; mentre gli scavi, seguiti dalla Sovrlntendcnza, hanno visto all'opera archeologi della Società Gallaratese di Studi Patri e un gruppo di studenti della zona. Quale 11 domani di questi edifici? L'arch. Bazzoni: -Qui sarà creato, a partire dal prossimo anno, un centro culturale. La chiesa diventerà aula per riunioni e sala da concerto, nella torre affrescata sarà allestito un museo che riunirà documenti }iarticolarmente significativi per la storia della zona*. Il monastero, oltre all'abitazione del custode, ospiterà un punto di ristoro: momento profano che contribuirà, con 1 suoi introiti, alla gestione del complesso. Secondo le regole del Fai gli edifici acquisiti devono avere, Infatti, una rigorosa *utilizzazione sociale*, ma anche un'altrettanto ferrea 'autosufficienza economica». Renato Rizzo
Persone citate: Bazzoni, Cristo, Giulia Maria Mozzoni, Patri, Renato Bazzoni
Luoghi citati: Castelseprio, Castiglione Olona, Lombardia, Varese
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