Specchio dei tempi
Specchio dei tempi Specchio dei tempi «Ho votato no perché siano favoriti i lavoratori che hanno voglia di lavorare» - Cera una voltala vocazione - Di banca in banca: tempi da lumaca - Chiesetta profanata - Soltanto per pedoni - Panchine Una lettrice ci scrive: • Sono una casalinga, tre figli, marito lavoratore dipendente. «Ho votato no a 20.000 lire in più perché i sindacati non avevano accettato gli accordi (impuntati su una differenza di 3000 lire). Perché abbiamo bisogno di stabilità economica e politica e questa la possiamo avere solo se le industrie non vanno in malora e se un governo può governare per un periodo abbastanza lungo da impedire tante magagne (ruberie, sperperi inutili e scandali. «Ho votato no, perché io, il sabato e la domenica, vado a lavorare in un ristorante tra due grossi centri, e lo vedo sempre stracolmo di operai eleganti, pronti a pranzi e cene costose, a gruppi e comitive, tanto da chiedermi perché sprecano tanti soldi, invece di comprarsi la casa di proprietà.. «Ho votatono, perché nella nostra famiglia, con cervello e un po' di economia, stiamo anche pagandoci il mutuo per la casa e devo dire che non sfamo mai stati cosi bene. Cosi ho votato no, perché siano favoriti i lavoratori onesti che hanno voglia di lavorare, e messi da parte quelli che non hanno voglia di lavorare ma pretendono lo stipendio lo stesso». • Mariella Un'infermiera professionale delle Molinette ci scrive: «Rispondo a Giovanna, infermiera generica dell'ospedale Molinette, che definisce ingiustizia la professionalizzazione crescente degli infermieri, in atto da alcuni anni. Io, invece, ritengo un'ingiustizia, e grave, che il malato possa essere avvicinato da persone che credono sufficiente avere la "vocazione" per fornire assistenza. •Credo che tutti i malati abbiano diritto al meglio e penso che le varie selezioni a cui è sottoposto l'infermiere professionale per accedere a questo lavoro, tendano in questa direzione. Le selezioni sarebbero da estendere ai vari settori della sanità! «Studiando si può scoprire la "vocazione", ma quest'ultima non ha mai sostituito le conoscenze scientifiche ed etiche, unici elementi che validamente si contrappongono ai danni provocati da un'assistenza infermieristica basata sul merito dell'anzianità, o della "vocazione". «D'accordo, invece, con lei, sulla grave carenza di personale infermieristico che, secondo me, dipende non dalle selezioni, ma da una visione arretrata e distorta della professione e dalla mancanza di riconoscimento sociale di questo ruolo». Segue la firma Un lettore ci scrive da Alessandria: «Sono un insegnante dell'Istituto Alberghiero statale di Torino e risiedo in Alessandria. Il mio stipendio viene pagato il 27 di ogni mese a Torino, presso l'agenzia della Cassa di Risparmio di piazza Statuto, che a sua volta lo trasmette alla Cassa di Risparmio di Alessandria sul mio conto corrente, per agevolare la mia famiglia. • Oggi, 13 giugno, dopo 17 giorni dal pagamento, lo stipendio sul mio conto corrente non è ancora stato accreditato. A Torino mi dicono che è già stato spedito, mentre ad Alessandria mi dicono che non è ancora arrivato; e questo si ripete ogni mese. • Che questa sia una ineschino speculazione nei miei confronti? Infatti diciassette giorni di ritardo, per dodici mesi, equivalgono ad oltre sci mesi e mezzo, lasso di tempo nel quale, durante l'anno, la banca si gode il mio stipendio. Inoltre, per questo "servizio", la banca trattiene mensilmente una quota dal mio conto corren- te"- Carlo Caligarls La priora di Casalborgone ci scrive: • Caro ladro, che nei giorni scorsi hai profanato la chiesetta di San Bernardo in Val Frescherina di Casalborgone spogliandola di quel poco che aveva, devi sapere die ti sei solo macchiato la coscienza di un furto sacrilego. •La Sovrintendenza delle Belle Arti, vista la fotografia del quadro, ha accertato lo scarsissimo valore artistico dell'opera; così pure il restauratore ha detto che solo a uno con la mania di arraffare poteva interessare. Ciò vale anche per gli altri oggetti, dai vasi alle ampolle, ai candelabri del tabernacolo, sono soltanto segno di elevazione a! Santo protettore, ma prii>i di vero valore venale. • Caro ladro, faresti opera buona a portare la refurtiva dove l'hai presa, la porta è aperta e i valligiani te ne sarebbero grati,. Marta Zucco Un lettore ci scrive: • Vorrei segnalare il pericolo costante a cui vanno incontro i pedoni che, tranquillamente, passeggiano in via Garibaldi attorcile, specie con la bella stagione, si vede gente giovane e meno sfrecciare sulle bici o sulle moto divertendosi a sfiorare i pedoni come fossero birilli. Non sarebbe il caso che le autorità competenti istituissero l'obbligo di percorrere via Garibaldi portando a mano bici e moto?». Salvatore Blancato Un gruppo di pensionati ci scrive: •Siamo un gruppo di anziani e vogliamo far notare che le panchine per sedersi della banchina alberata di largo Umberto di corso Re Umberto (ospedale Mauriziano) sono ridotte in uno stato pietoso, massacrate da vandali e insozzate dall'incuria e richiedono pulizia». 8eguono le firme
Persone citate: Salvatore Blancato
Luoghi citati: Alessandria, Casalborgone, Torino
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