Al processo di Danzica i tre imputati accusano: la legge marziale continua
Al processo di Danzica i tre imputati accusano: la legge marziale continua Oggi la sentenza, Walesa afferma che la città baltica sta per esplodere Al processo di Danzica i tre imputati accusano: la legge marziale continua VARSAVIA — L'udienza del processo contro i tre militanti di Solidarnosc Wladyslaw Frasyniuk, Bogdan Lis e Adam Michnik è stata ieri molto breve: si è conclusa poco prima delle dieci, dopo le dichiarazioni degli imputati, che hanno respinto le accuse condannando il modo in cui il processo è stato condotto e affermando di non aspettarsi nulla dal tribunale. La sentenza è attesa per oggi pomeriggio. Frasyniuk, Lis e Michnik, per i quali il pubblico ministero ha chiesto tra i cinque e i quattro anni di carcere, sono accusati di avere tentato di organizzare scioperi contro l'aumento di prezzo degli alimentari. Per primo ha parlato Michnik- il suo intervento è durato soltanto trenta secondi. •Dopo quello che ho visto e ascoltato in quest'aula — ha detto lo storico e fondatore del Kor — posso dire una sola cosa In accordo con la mia coscienza: perdono ai miei calunniatori e al miei persecutori». Ha quindi preso la parola Bogdan Lis, 32 anni, già vicepresidente di Solidarnosc a Danzica, che ha parlato per due minuti. «Abbiamo sentito a più riprese in quest'aula che sono uno dei fir- matarl degli accordi di Danzica...... Il giudice lo ha interrotto, sostendo che questo non aveva nulla a che fare con il processo. «Nonostante mi sia stato impedito di organizzare liberamente la mia difesa — ha ripreso Lis — e nonostante 11 modo in cui questo processo è stato condotto, le accuse lanciate contro di me non sono state provate. E' stato invece provato che il nastro (della conversazione fra l'imputato e due funzionari dei servizi di sicurezza all'Hotel Heweliusz di Danzica, il 25 gennaio scorso, principale prova a carico, ndrj è un falso. Considero Inutile chiedere alcunché, in quanto le accuse mossemi sono basate su una provocazione, come il processo ha dimostrato». Infine, Frasyniuk, 30 anni, ex presidente di Solidarnosc a Wroclaw, il quale ha parlato per circa mezzo minuto. «Noi — ha detto — rappresentiamo quella parte della società che non ha mai accet¬ tato la legge marziale, e per questo slamo oggi sotto processo... La legge marziale è stata introdotta in Polonia per ridurre la società in schiavitù. Il potere ha voluto imporre al tribunale di Danzica di applicare a questo processo i criteri della legge marziale. In queste condizioni non ho nulla da chiedere, né da aspettarmi». • Può sembrare tutto calmo, ma Danzica è come un'ulcera che sta per scoppiare»; cosi Lech Walesa ha definito l'atmosfera nella città baltica alla vigilia della sentenza. Nei giorni scorsi, il Premio Nobel per la Pace, riferendosi alle richieste del pubblico ministero, aveva affermato che si trattava di un atto «terroristico», e che i lavoratori dei cantieri navali erano «profondamente indignati». Sull'intervento di Michnik ha commentato: •E' semplicemente grande, è un uomo coraggioso. 8ono tutti e tre persone di grande valore per noi».
Persone citate: Adam Michnik, Bogdan Lis, Lech Walesa, Michnik, Walesa
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