Sognate, ragazzi, con Peer Gynt

Sognate, ragazzi, con Peer Gynt Le «Briciole» hanno aperto all'Alfieri la «Festa del teatro» Sognate, ragazzi, con Peer Gynt Uno spettacolo non del tutto a punto, ma ricco di invenzioni: l'incontro tra visualità e parola TORINO — Hanno fatto bene gli organizzatori ad aprire la settima festa internazionale di teatro per ragazzi col Teatro delle BricioJJej: non solo -perché questa cooperativa, nata dieci anni fa a Parma, è ospite all'estero di tutti i festival specializzati e vi tiene alto il nome della scena .giovane, italiana, ma soprattutto perché con questo suo Peer Gynt ..apre» coraggiosamente al teatro di parola e con uno dei capolavori del teatro moderno. Lo spettacolo, andato in scena all'Alfieri, non è ancora, va detto francamente, del tutto a punto: e soffre per di più nel passaggio dal natio teatrino San Quirino (ottanta posti e palco in proporzione) al palcoscenico sterminato della sala torinese. Ma già si vede con chiarezza come il connubio parola-visualità si celebri in scena senza stridori né fratture, anzi sia foriero di stimolanti suggestioni creative. Qui la parola è, infatti, quella epico-lirica del viaggio di iniziazione e di ricerca: la parola di un sogno incessante, il sogno di Peer dal pie leggero, di Peer contafrottole che vagheggia di continuo di Acos,w;-uh-e. castelli, di cavalcare jsylle.jiuvole, di diventare imr "peratóre: Come un viaggio, come un sogno, come il sogno di un viaggio si sviluppa infatti lo spettacolo: da un cupo e basso stanzone, una soffitta in penombra di un'immaginaria casa nordica, Peer, la madre, Solveig. il Curvo (che è il doppio cattivo di Peer) s'avviano ad un misterioso e inquietante itinerario. Basta una pertica lunga e nera per.marcare, la scena di seduzione tra Peer e Solveig; una macchina idraulica a vista per proiettare la madre di Peer in lontananze astrali; una gigantografia dell'Odafisra di Ingres per suggerirci le petulanze dell'amante di Peer, Anitra. Ma poi la ludica fantasia di quelli delle Briciole si sfrena in più composite sequenze: Peer alle prese con la Donna Verde, tutto uno sfavillio di lampadine sotto una cappa di vetro smeraldino, e con il Re dei Trolls. due lunghissime gambe tremule su cui spicca una zucca accesa; e, soprattutto. Peer e le oche, quattro animali-lucerna, vividi e minacciosi nella nebbia di una nordica radura. Alla prima un pubblico inizialmente freddino, molto tra addetti ai lavori, ha infine applaudito con calore. Guido navico Bonino Un momento del (.Peer Gvnt.>

Luoghi citati: Parma, San Quirino, Torino