PUBBLICITARIO DI LONDRA DIVENTA COLLEZIONISTA

Un museo per il re degli slogan PUBBLICITARIO DI LONDRA DIVENTA COLLEZIONISTA Un museo per il re degli slogan LONDRA — Nome strano questo di Saatchi, che ormai gli inglesi hanno imparato a memoria. Perché i fratelli Charles e Maurice — 41 e 37 anni — in 18 anni hanno portato la loro agenzia pubblicitaria ad essere la prima in' Europa e la quinta nel mondo. Due anni fa hanno comperato la Compton per 55 milioni di dollari e si trovano oggi con 74 uffici in 40 Paesi, Italia compresa. Famosi per aver lanciato Margaret Thatcher come l'unica possibilità, l'ancora di salvataggio del Paese, hanno cambiato l'aspetto dei muri con campagne pubblicitarie che hanno fatto epoca. Inoltre vedono poco i loro impiegati, mai i giornalisti, pochissimo gli amici. Sono diventati una leggenda. E fa effetto il loro stile di vita. «£' una trovata straordinaria quella di essere a capo di una agenzia pubblicitaria cercando di rimanere anonimi', commenta un collega. I due fratelli vivono e lavorano' vicini, sono complementari. Secondo il mensile Fortune. Charles Saatchi è «un uomo che non ha sbagliato un colpo e che non vuole sbagliare. Anzi, la sua ambizione è di raggiungere il massimo-. Intellettuale dalla solida piattaforma culturale, Charles Saatchi da 15 anni a questa parte è diventato collezionista. Ha cominciato con stampine minimaliste e poi, assieme alla moglie Doris, un'americana dagli occhi chiari, due acquemarine bellissime, ha formato una vasta collezione. 'Non c'è nessuno in quel campo di collezionismo che abbia acquistato tanto, così in grande stile-, dice Leo Castelli. L'intera collezione viene ora pubblicata in quattro volumi (Art of our Urne, L'arte dei nostri giorni, Rizzoli International) e, guardandoli, 1 grandi musei d'arte contemporanea tirano 11 fiato: 500 pezzi di 45 pittori e scultori, 22 quadri di Anselm Kiefer, 19 di George Baselitz, 24 di Francesco Clemente, 27 di Julian Schnable. Per un certo tempo, il silenzioso, misterioso Charles è stato una eminenza grigia in due importanti gallerie londinesi, la Tate e la Whitechapel. Poi ha deciso, come al solito, di fare da solo. E di tare in grande. Cosi che due anni fa Doris e Charles hanno comprato una fabbrica dt vernici in Maida Vale. L'hanno affidata all'architetto inglese Max Gordon, l'hanno riempita di loro roba e. quatti quatti, l'hanno aperta al pubblico. Nonostante il rigido riserbo, i giornali americani, da Newsweek al New York Times, per non parlare di quelli Inglesi, hanno mandato i loro critici, i loro fotografi: un nuovo museo, un museo privato, alla Citizen Rane, non è cosa di tutti I giorni. La galleria Saatchi usa il suo spazio con cautela, anzi preferisce le pause tra un oggetto e l'altro alla congestione. In questa prima fase, Doris e Charles Saatchi intendono esporre i loro Andy Warhol, Cy Twombly, Donald Judd, Brlce Marden, in blocco e quindi, secondo i loro criteri, al meglio. E ci saranno altre esposizioni, e tutta la loro collezione, a poco a poco, andrà in mostra. Quindi per ora le pareti sono divise fra 13 Andy Warhol, una vasta quantità di scatoloni, mobili e pezzetti dello scultore minimalista Donald Judd. Cy Twombly ha una intera stanza per le sue tele piene di graffiti bambineschi. Le tele monocolori e monocordi di Marden occupano un altro spazio della galleria-museo. E non solo 1 Saatchi hanno comprato in grande stile, ma gli oggetti sono enormi. Le vaste .sculture» di Judd In un salotto non sono neanche immaginabili, nel senso che ci vorrebbe un salotto grande come piazza San Pietro. Il loro, certo, e un gusto ben definito che costa, ma che rende: c'è chi si guarda In giro, rimirando le tele monocolori e gli scatoloni e pensa all'abito nuovo dell'imperatore. C'è anche chi lo dice e lo scrive. Ma la maggioranza dei critici è Incantata. Gaia Servatilo

Luoghi citati: Europa, Italia, Londra, Maida