Il nipote del «re» degli orologi è scomparso: sequestro o fuga? di Guido Coppini
Il nipote del «re» degli orologi è scomparso: sequestro o fuga? A Genova ricerche inutili e falsi contatti con la famiglia Il nipote del «re» degli orologi è scomparso: sequestro o fuga? GENOVA — Una sola certezza: Roberto Trebino, 20 anni, nipote del più famoso costruttore, a livello mondiale, di orologi da campanile, è scomparso da otto giorni. Tutto il resto è un reticolo di ipotesi, un accavallarsi di notizie contraddittorie. La fabbrica degli orologi (ma anche di campane, che suonano inni e melodie solo che il parroco legga bene le istruzioni) è da oltre un secolo e mezzo a Uscio, sopra Recco, una trentina di chilometri dalla città: è nei locali sotterranei di un edificio a cinque piani dove 1 Trebino (11 nonno «fondatore», due suoi figli, quattro nipoti) abitano. A Uscio, si stenta a credere ad un sequestro di persona. Gode ancora di un certo credito una fuga sentimentale, con una ragazza che viene accuratamente descritta. Sarebbe una francese in vacanza in Val Fontanabuona, dove Uscio da paesino è di¬ ventato quasi una città. Lo scenario è diverso al Palazzo di Giustizia di Genova dove, anche se i giudici mantengono un assoluto riserbo, trapela preoccupazione. Il timore è che — se di sequestro si tratta — Roberto Trebino sia nelle mani di balordi «non professionisti» che possono spaventarsi e far finire il rapimento in tragedia. Mistero anche sui contatti fra la famiglia Trebino e gli eventuali rapitori. Si afferma (e i giudici non smentiscono) che sabato 1 giugno, giorno della scomparsa del giovane, il padre abbia ricevuto una telefonata con la richiesta di riscatto: 200 milioni. Non avendo l'immediata disponibilità della somma, fu concordato un «anticipo» di dieci milioni, versato nella notte ad un emissario dei rapitori, in un punto impreclsato, a mezza costa, fra Recco e Chiavari. L'emissario avrebbe minacciato: «Non fate i furbi, se no vi manderemo un orecchio di Roberto.. Inutili 1 tentativi della famiglia di avere la prova («anche due righe con data, scritte da Roberto» invoca 11 padre) che l'ostaggio sta bene. Però ora non si parla più di duecento milioni, ma di qualche miliardo. C'è stato un altro «contatto», dopo quello del giorno della scomparsa? C'è chi ne è convinto, e spiega: -Da due giorni il padre di Roberto aspetta una lettera. Forse i rapitori si sono decisi ad inviare la prova che il giovane sta bene, e forse intendono comunicare le modalità per il pagamento del riscatto.. Ma, fino a ieri sera, nessuna lettera è giunta a Uscio, e il telefono è rimasto muto. I carabinieri battono la vallata della Fontanabuona fino all'entroterra di Chiavari, frugano nel casolari, interrogano i molti pastori sardi che portano i loro greggi al pascolo dei pianori. Hanno interrogato anche i dipendenti dell'azienda, un'ottantina. Non è emerso niente. Ma, se è stato sequestro, Roberto Trebino è tenuto nascosto in questi boschi? C'è chi ne dubita. E fa notare che lo studente (quinto corso di elettronica all'istituto • Giorgi» di Genova) può essere caduto in una trappola. Quel sabato, Roberto Trebino partecipò ad una lezione, ma disertò la successiva, di esercitazione ginnica, che doveva svolgersi in un Campetto vicino. Disse ad un compagno: «Vado subito a casa, ho problemi di famiglia.. Qualcuno può averlo indotto a rientrare a casa con una scusa qualunque: per esempio, tuo padre ha avuto un incidente. Una volta in auto, il giovane sarebbe stato condotto in un posto prestabilito. Anche lontanissimo da Genova e da Uscio: la banda, infatti, ha avuto quasi quattro ore di tempo prima che la scomparsa venisse scoperta. Guido Coppini
Persone citate: Roberto Trebino, Trebino
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