Miliziani alleati d'Israele rapiscono nel Sud Libane ventiquattro soldati Una

Miliziani alleati d'Israele rapiscono nel Sud Libane ventiquattro soldati Una Sono tutti finlandesi, uno è stato rilasciato Miliziani alleati d'Israele rapiscono nel Sud Libane ventiquattro soldati Una Il generale Lahad; ti uccideremo se gli sciiti non libereranno i nostri DAL NOSTRO INVIATO BEIRUT — Nel Libano meridionale, che l'esercito di Israele non ha ancora abbandonato, la situazione si fa sempre più esplosiva. Ventiquattro soldati finlandesi dell'Unlfil, la forza multinazionale delle Nazioni Unite incaricata d! impedire infiltrazioni di terroristi verso Israele, sono stati catturati ieri da miliziani dell'armata del Libano del Sud (filoisraeliana) del generale Antoine Lahad. Diciannove dei giovani finnici sono stati presi mentre, disarmati, ritornavano su un autobus da una gita in Israele, altri cinque sono stati rapiti nel villaggio di Kantara mentre facevano la siesta. Uno dei «caschi blu» è stato liberato perché potesse raggiungere il comando e informarlo sulle condizioni poste dai rapitori. Secondo notizie non confermate, 11 generale Lahad avrebbe Informato 11 comando dell'Unlfil a Naqura che è deciso a far passare per le armi 1 prigionieri (uno ogni ora) se i partigiani sciiti di Amai non rilasceranno 11 suol soldati catturati due giorni fa nella zona di Nabatleh. Stando al portavoce dell'Unlfil, Timor Goksel, la minaccia non è da prendere sul serio, perché l'armata del Libano del Sud «non può rischiare di mettersi contro le Nazioni Unite'. Qualcosa di vero tuttavia potrebbe esserci poiché — sulla base delle notizie provenienti dal comando UnifU di Naqura — è stato chiesto l'intervento delle Nazioni Unite a New York affinché convincano Israele a riportare il generale Lahad alla ragione. Più volte del resto, negli ultimi tempi, l'Onu era dovuta intervenire in seguito a frequenti scontri tra 1 miliziani di Lahad e l'UnifU, che ha sempre cercato di impedire bombardamenti ai villaggi e massacri. Due mesi fa — ricorda 11 comando — un ufficiale della forza multinazionale aveva lamentato il compito 'equivoco* dell'Unlfil, la quale non è autorizzata a intervenire contro l'esercito di Israele e può solo impedire eccessi dei mercenari libanesi di Lahad. Ma costoro — aveva rivelato l'ufficiale con amarezza — indossano sovente le uniformi di «Tsahal», l'esercito Israeliano. Due giorni fa, quando, nel suo comando a Marjayoune, nel Libano meridionale, avevo domandato al generale Antoine Lahad come sono i rapporti tra la sua truppa e i Caschi Blu delle Nazioni Unite (italiani, olandesi, nepalesi, ghanlani, figianl, francesi, finlandesi, Irlandesi e norvegesi), il comandante dell'armata del Sud aveva risposto con un sorriso: 'Non molto buoni, non molto cattivi', e aveva aggiunto che l'eventuale partenza del Caschi Blu oppure la loro permanenza nella zona non gli importava un granché. «Che restino o se ne vadano fa lo stesso- aveva detto. Le notizie che iersera tardi giungevano dal Sud erano abbastanza rassicuranti. La voce che Lahad intenderebbe fucilare i prigionieri finlandesi non è stata confermata. Pare invece che il bellicoso generale abbia chiesto al comando della forza dell'Onu di intercedere presso gli sciiti di Amai. TitQ Sansa

Persone citate: Antoine Lahad, Lahad