Anche le coop rosse in corsa per la Sme De Benedetti ribadisce: accordo valido di Eugenio Palmieri

Anche le coep rosse in corsa per la Sme De Benedetti ribadisce: accordo valido Ora le cordate sono cinque, sempre più duro lo scontro sulla finanziaria Anche le coep rosse in corsa per la Sme De Benedetti ribadisce: accordo valido ROMA — Sorprese e cordate non finiscono mal nell'affare Sme, l'ambita finanziarla pubblica del settore alimentare che ha chiuso l'84 con 50 miliardi di utile. L'atmosfera si fa sempre più incandescente. Il negoziato si ingarbuglia nella lotta tra potentati economici, sponsor politici, legati da un filo invisibile in strane e preoccupanti commistioni. Non è escluso che la vicenda finisca nelle mani degli avvocati con il presidente della Buitoni, Carlo De Benedetti, e il presidente dell'Irl, Prodi, su sponde opposte, mentre è nata ufficialmente la quinta cordata: la Lega delle cooperative, le potenti cooperative rosse, ha avanzato una richiesta di acquisto della Sme, In blocco o in parte. Due novità importanti nell'intricata vicenda che ha attizzato la polemica tra democristiani e socialisti (11 vicesegretario del psi ha affermato all'agenzia Aga che la colpa di questa situazione è esclusivamente di Prodi), tra ministri, tra correnti. Nei giorni scersi Carlo De Benedetti ha rotto gli indugi, ha preso carta e penna e ha scritto al presidente dell'Irl una lettera, 11 cui senso è più o meno il seguente: 11 contratto è già operante poiché non era il documento in quanto tale ad essere sottoposto all'autorizzazione del Cipi (11 comitato interministeriale della politi¬ ca industriale) ma la cessione del settore. Immediata la risposta di Prodi. La lettera è partita ieri. Il presidente dell'Irl sostiene innanzitutto che non si tratta di un contratto ma di «una intesa preliminare» che comunque andava e va sottoposta, cosi come richiesto anche dal Cipi, al bene¬ stare del ministro delle Partecipazioni statali. Un fronte che fino a ieri sembrava tranquillo si è improvvisamente aperto e rischia di Innescare una ulteriore polemica sull'interpretazione da dare al contenuto di ciò che si è controfirmato. Non è escluso che il documento contenga la corresponsione di determinate somme di fronte all'inadempienza di una delle parti interessate. Il vertice dell'Ir! continua a marciare per la propria strada e non sembra che per li momento la procedura si sia Inceppata. Ieri Prodi ha informato 11 consiglio di amministrazione dell'andamento delle trattative con le varie cordate. Entro la metà di giugno gli organi tecnici dovrebbero emettere 11 verdetto sulla soluzione Industriale e finanziarla più in linea con le direttive Impartite sulla privatizzazione che nessun partito, in verità, ha mal messo in discussione. Ma 1 tempi si potrebbero allungare poiché l'assemblea della Sme è stata confermata per 11 27 giugno. Tra domani e martedì 11 gruppo Berlusconi-BarlllaFerrero si incontrerà di nuovo con gli esponenti dell'Irl per mettere sul tavolo le risposte agli interrogativi sollevati dall'istituto a cominciare dalla «italianità» delle società in Uzza. Non è escluso che venga costituita una società ad hoc con capitale diviso In quote paritetiche tra Berlusconi, Ferrerò e Barllla. Si stanno studiando le varie ipotesi e nei prossimi giorni saranno messi a fuoco tutti 1 punti più delicati della trattativa. Anche la Lega delle Cooperative, composta principalmente da comunisti e socialisti, ha formalizzato a Prodi ieri pomeriggio la sua offerta e un incontro ci potrebbe essere in settimana. La disponibilità è di acquistare in blocco 11 gruppo alimentare o in alternativa solo la GS, la Bertoni, la De Rica e la Cirio. Un'ipotesi che lascia intravedere un eventuale accordo con altri partner {'Buitoni o Boriila, non abbiamo preferenze- era stato detto nei giorni scorsi negli ambienti della Lega). Quanto offre la quinta cordata? La Lega non fa cifre limitandosi ad affermare che «si tiene conto delle offerte già formulate». Come si sa la Buitoni mise sul piatto 500 miliardi, 11 gruppo Ferrerò 100 miliardi In più, 11 gruppo napoletano, ancora ^conosciuto, 620. Eugenio Palmieri Il presidente dell'Ir!, Prodi, con Carlo De Benedetti il giorno dell'annuncio Sme-Buitoni

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