Forte spiega come saranno spesi i 1.900 miliardi contro la fame di Francesco Forte

Forte spiega come saranno spesi i 1.900 miliardi contro la fame Parte il piano di aiuti: coinvolte organizzazioni laiche e religiose Forte spiega come saranno spesi i 1.900 miliardi contro la fame ROMA — Prima dell'estate il «servizio speciale., per gli aluti al Quarto Mondo dovrebbe mettersi In moto: l'ha dichiarato ieri 11 sottosegretario Francesco Forte in una conferenza stampa sollecitata dalla Caritas italiana per chiedere un'informazione sistematica e periodica sull'utilizzazione del 1900 miliardi di lire stanziati dal Parlamento. Uno del primi obiettivi sui quali l'azione di Forte e dei suoi collaboratori vorrebbe appuntarsi è quello della vaccinazione preventiva. Il sottosegretario ha parlato della possibilità di svolgere quest'azione su otto milioni di bambini in Africa, in modo da evitare che rimangano vittime di malattie lesive delle loro capacità di sviluppo e di sopravvivenza. Molti Paesi emergenti «non sono in via di sviluppo, ma in via di arretratezza», ha detto Forte, flottano per la sopravvivenza». Il sottosegretario ha difeso la legge: -Agile, seria, utilizzabile per muoversi su una linea nuova», ha det¬ to, in risposta alle passate polemiche ricordate da monsignor Giovanni Nervo, vicepresidente della Caritas. Il prelato ha sottolineato che anche la sua organizzazione non aveva lesinato critiche alia legge, perché «ci sembrava un albero con i rami in su-. Ma dal momento che è approvata ci sembra giusto collaborare perché il denaro sia speso bene». L'influenza dei partiti ed eventuali collegamenti con 1 venditori di armi sono due delle obiezioni fatte «da maligni» e citate da Nervo a proposito delle polemiche delle settimane scorse. Per spendere i soldi della legge, il sottosegretario Forte vuole avvalersi dell'aiuto delle organizzazioni caritative laiche e religiose, delle Regioni Italiane — in particolare per quello che riguarda il personale sanitario —, della Cee e delle grandi organizzazioni intemazionali specializzate in materia. Oltre al progetto di vaccinazione di 8 milioni di bambini, Forte ha indicato altri due tipi di inter¬ vento da varare non appena saranno compiuti i passi formali necessari. Il primo sarebbe svolto in collaborazione con la Cee. I punti geografici di intervento sono l'America Latina, nei suol Paesi più poveri, e 11 Centro America. Il «bersaglio» è il settore maternità e Infanzia. Il secondo riguarda 1 profughi, in Africa, dai propri Paesi per cause naturali (non politiche o belliche). In questo caso si tratta di individuare alcune zone nell'area «dell'emergenza». La filosofia di primo aiuto sarebbe la seguente: comprare generi alimentari per soccorrere 1 profughi dai Paesi in via di sviluppo e in difficoltà economica, In modo che l'aiuto alimentare sia connesso al tipo di agricoltura che è possibile incrementare. Successivamente c'è il progetto di individuare zone dove sia possibile, con l'appoggio delle organizzazioni caritative, creare una miriade di mlcrointerventl in campo agricolo, per stimolare la nascita di comunità autosufficienti. In futuro — ha detto l'ambasciatore Moreno, neodirettore generale — bisognerà giungere alla fondazione di centri medico-epidemlologo-allmentarl, per raccogliere dati attendibili sulla situazione, distribuire medicine e alimenti e avere la garanzia che gli aiuti giungano effettivamente ai destinatari. Marco Tosatti

Persone citate: Giovanni Nervo, Marco Tosatti, Nervo, Quarto Mondo

Luoghi citati: Africa, America Latina, Centro America, Roma