Sono d'accordo: «Non è per i soldi»

Sono d'accordo: «Non è per i soldi» Sono d'accordo: «Non è per i soldi» OAL NOSTRO INVIATO CITTA' DEL MESSICO — Rossi e Tardelli hanno parlato. Uno dopo l'altro, In fila come bravi scolaretti, hanno scodellato al mondo la loro verità. Lasceranno la Juventus, questo è certo, e nella gran ressa del ritiro azzurro si sono sforzati di spiegare I perchè. A ben vedere non hanno detto nulla di nuovo: non hanno dato II nome della nuova squadra, non hanno accusato apertamente nessuno, non hanno spiegato in dettaglio I motivi della scelta. Però parlavano per loro 1 silenzi e le esitazioni, le allusioni, le occhiate di intesa, le smorfie e I sospiri. Cercavano attenzione, Insomma, usando al solito i giornali per giocare la loro partita. Vecchia storia: i calciatori parlano volentieri soltanto quando fa loro comodo. E quando non gradiscono, fanno il silenzio stampa. Rossi e Tardelli, nelle in¬ terviste, hanno ovviamente raccontato bugie. Hanno detto che non conoscono ancora Il nome della nuova squadra, difficile da credere. Rossi ad esempio ha già trovato casa a Milano. Ed hanno ribadito che non è questione di soldi, molto difficile da accettare. Era loro intenzione, pensiamo, far credere che i veri motivi sono altri, più sottili e nobili. Sarà certamente cosi, anche se ci è parso troppo nobile, e dunque sospetto, escludere con tanta decisione il problema del quattrini, al quale i calciatori sono per la verità molto sensibili. Rossi e Tardelli hanno detto la loro verità, lasciando intendere che avrebbero ricevuto dei torti. Adesso si aspetta anche la voce della società, la quale avrà certamente motivi ed argomenti per rispondere al due giocatori che ieri hanno confermato intenzioni che per altro erano già note. Cario Coscia

Persone citate: Rossi, Tardelli

Luoghi citati: Citta' Del Messico, Milano