Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Disgustosa gazzarra: tra festeggiarti e repressori chi dovrebbe vergognarsi? - «Invece di dimettersi confermano la loro incompetenza» - Educazione civica, la scuola abdica - Ecologi col naso tappato Un lettore ci scrive: «La gazzarra disgustosa con cui certi "tifosi" hanno voluto festeggiare la vittoria juventino nonostante i morti dt Brurelles, è pur sempre "cagnara" e disturbo della quiete pubblica, anche quando non et sono vittime da rispettare, ma soltanto gli "altri" cittadini tra i quali, a volte, anche degli ammalati, gente cui viene interrotto il sonno. «Perché non incominciare una ferma, sistematica repressione di ogni smodato comportamento? Che fanno in quelle notti brave i vigili, la polizia, t carabinieri? Non hanno forse il dovere di intervenire a tutela della comunità tutta? Il loro intervento potrebbe rivelarsi educativo., segue la firma Un lettore ci scrive: «Mi permetto di segnalarvi uno spiacevole incidente di cui sono stato testimone subito dopo la fine della partita di calcio Juventus-Liverpool. • Uscito da casa di amici in corso Duca degli Abruzzi, all'altezza di corso Einaudi ho assistito allibito al comportamento di una pattuglia di carabinieri, seguita da un'Alfetta belge con degli agenti n borghese. •Mentre un gruppo di ragazzi con un grande striscio- ne procedeva sul controviale di corso Duca degli Abruzzi festeggiando la vittoria (certamente molto discutibile!), la pattuglia si fermava e, insultando i ragazzi, strappava loro lo striscione picchiandone alcuni e portandone via due che giustamente protestavano. «Volevano forse, i carabinieri, sfogare la loro tensione? Divertirsi? Questo comportamento non fa certo onore all'Arma-. Marco Rossi Due lettori ci scrivono: •Eravamo in quel maledetto stadio, fortunatamente sistemati in una zona lontana dalla curva della morte. Pensare alla immediata destituzione del responsabli del servizio d'ordine, con invio a dirigere il traffico nel pressi dello Heyselstadion, era il minimo che si potesse prevedere. •Leggiamo, invece, su "La Stampa" di venerdì, che secondo le autorità belglie era stato fatto tutto il possibile per evitare gli spaventosi incidenti. •Ritenere che un semplice divisorio in rete metallica e poche decine di poliziotti, tra i quali alcune donne, potessero fermare quelle bestie scatenate, dimostra l'inqualificabile superficialità, incompetenza e menefreghismo delle autorità preposte-. Dario e Roberto Rosso Un lettore ci scrive: «Sortilo nella mia qualità dt consigliere del I Distretto scolastico di Torino, di cui faccio parte in rappresentanza dei genitori. «L'art. 1 della legge di riforma della secondaria superiore, votata dal Senato il 28 marzo scorso, indica le finalità della nuova scuola. Il secondo comma di tale articolo recita: "Essa (la scuola secondarla) contribuisce, anclie in riferimento alla partecipazione democratica, all'acquisizione dt un più alto livello dt conoscenze e di capacità critiche". Il testo presentato in aula dalla commissione recava: "Essa concorre a sviluppare nei giovani, anche in riferimento alla partecipazione alla vita democratica, le attitudini critiche, 11 senso della libertà e della responsabilità individuale e sociale". • Quali sono i motivi che hanno spinto la maggioranza del Senato ad escludere dagli scopi della scuola riformata, che si vuol rendere più adatta ai tempi che stiamo vivendo, proprio la formazione dei piovani al senso della libertà e della responsabilità? « Una tale finalità, sta pure espressa in maniera più generica, era presente nel testo della legge di riforma approvata dalla Camera nel settembre 1978; tuttavia tale riferimento fu eliminato dal testo che la Commissione del Senato ripresentò per la discussione in aula nel luglio 1983. •Perché quest'altalena di inserimenti ed esclusioni? L'esclusione è dettata forse dalla convinzione che ta scuola non sia in grado di aiutare i giovani ad acquisire il senso della libertà e del- la responsabilità? Chi segue con attenzione la vita della nostra scuola deve notare, purtroppo, il disinteresse largamente diffuso per l'insegnamento dell'educazione cl- vlca"' Italo Lana Un lettore ci scrive: •Qualche tempo fa è apparsa sulla Stampa la notizia che diversi Comuni piemontesi intendono assumere "guardie ecologiche" per la tutela del loro ambiente. •Il Comune di Vlalfrè è fra questi. Nello stesso tempo ha dato licenza per la costruzione di una pista di motocross nella zona più bella ed amena trasformandola in una bolgia di rumore e di polvere. • Come si può avere pretese ecologiche* Inseguiranno, le guardie, chi raccoglie il fiorellino, e si tapperanno naso, orecchi ed occhi in prossimità della pista? • O, forse, l'ecologia si limiterà alla speculazione ed al controllo dei tesserini?.. Segue la firma

Persone citate: Italo Lana, Marco Rossi, Roberto Rosso

Luoghi citati: Comune Di Vlalfrè, Liverpool, Torino