Nella Gran traversata alpina 56 tappe fra storia e natura

Nella Gran traversata alpina 56 tappe fra storia e natura Il tracciato completo si snoda ora per 650 chilometri, dalla Liguria alla Lombardia Nella Gran traversata alpina 56 tappe fra storia e natura Lungo il percorso sono stati allestiti 62 ostelli per i pernottamenti - Sentieri accessibili a tutti Vacanza o soltanto weekend. «Bagno* nella natura, ma anche attività sportiva. Riscoperta di brani della nostra storia e, insieme, di tradizioni smarrite. Tutto questo è nel lungo Itinerario allestito dal volontari della •Orande Traversata delle Alpi». Molti già lo conoscono, di anno In anno (slamo al quinto) altri imparano a praticarlo. Piemonte, Liguria, fino al margini della Lombardia: attraverso sentieri e mulattiere di 49 valli e valloni sono predisposti tracciati per 650 chilometri, con 62 •posti tappa» dov'è possibile dormire con circa 6 mila lire per notte. Nel giorni scorsi, a Prà Catlnat, sopra Fenestrelle, in vai Chl6one, al margini del parco Orslera-Rocclavré, i responsabili della «Qta. hanno presentato 11 completamento del percorso di traversata dell'arco alpino. «Il gruppo è nato pochi anni fa su basi privatistiche e di volontariato — ha spiegato 11 presidente, Raimondo Oenre — e oggi costituisce una proposta turistica di grande rilievo sportivo, naturalistico e culturale, di ampio richiamo anche internazionale*. Ecco la carta d'identità della «Grande traversata alpina». Sono 56 tappe, dall'Alta Val Tanaro alla Valle Anzasca, nell'Ossola. Per raggiungere 1 percorsi si possono utilizzare autolinee o ferrovie. Ciascuna tappa richiede da S a 7 ore di marcia (qualcuna 8 o 9); sono alla portata di tut¬ ti, anche se è meglio avere un discreto allenamento. I sentieri sono segnalati da bandierine e tacche bianco-rosse: «Non c'è pericolo di perdersi-. Si può pernottare nel 62 •posti tappa» — ciascuno dotato di una ventina di letti — attrezzati nelle borgate o In alpeggi con il contributo delle Comunità Montane: 15 sono rifugi alpini, 6 foresterie di chiese e santuari, e gli altri alberghi. Ogni una o due tappe è possibile acquistare alimentari nelle borgate per 1 pranzi al sacco; per cenare si chiedono al «posto tappa» locale con zona cucina, oppure si consuma 11 pasto In trattorie convenzionate (prezzo sulle 10 mila lire). Una settimana di traversata costa sulle 150 mila lire, compresi pernottamenti, pasti, trasporti pubblici. Il gruppo della «Ota» non Interviene, non è mediatore, non funge da agenzia, ma controlla che tutti 1 gestori privati si attengano ai prezzi stabiliti. •Dunque un tipo di escursione nuovo, diverso — dice il segretario del gruppo, Sergio Aghemo — valido per comitive di amici, famiglie, sportivi. E per i ragaeei, per le scuole». Estate Giovani portò molte adesioni, ma spesso le scuole sono titubanti, temono pericoli. «Invece non ce ne sono; comunque, meno che in città-. OH Insegnanti, però, tentennano, non vogliono assumersi responsabilità. •E dire che queste gite possono essere anche importanti lesioni di storia» aggiunge Alberto Bersanl, direttore dell'Anela, ufficiale del gruppo storico Pietro Mlcca. E racconta come ogni valle, ogni monte «offra ricordi e testimoniarne del passato, con il passaggio di eserciti, di truppe, con battaglie e fortificaelonl» che sul libri non hanno certo lo stesso fascino. Chi decide di tentare questa esperienza conserva la sua autonomia. Il «Ota» non è un'agenzia turistica, è un'associazione di amici della montagna che fornisce indicazioni e percorsi. Basta acquistare In libreria le sue guide (edite nell'81 dalla Cda, negli anni successivi da Prtu11 & Verlucca): c'è tutto, dal consigli più elementari — studio del percorso, che cosa avere nello zaino, che fare in caso d'incidente, In caso di neve, di fronte alle vipere — alla descrizione del percorsi. 'Per altre Informazioni ci si può rivolgere alla sede di via Barbaroux 1, tel. 614477. Risponderanno volontari di un gruppo che nell'84 ha potuto disporre di un bilancio d'appena 30 milioni, un gruppo che in parte si è sentito fino ad oggi trascurato da qualche ente pubblico: se è vero che Provincia, Comuni, Comunità Montane hanno partecipato attivamente allo sviluppo di questa attività, è anche vero che 'la Regione è sempre stata troppo assente-. Conclude Bersanl: «Adesso che il tracciato è finito, il problema è un'adeguata promozione, un'organizzazione stabile, un minimo di sicurezza nei finanziamenti pubblici per pianificare il futuro». Marco Nelrotti

Persone citate: Alberto Bersanl, Raimondo Oenre, Verlucca

Luoghi citati: Alta Val Tanaro, Fenestrelle, Liguria, Lombardia, Ossola, Piemonte