Era atteso un duro controinterrogatorio del pentito di Susanna Marzolla

Tobagi, depone Barbone ma la parte civile non c'è Era atteso un duro controintcrrogatorio del pentito Tobagi, depone Barbone ma la parte civile non c'è MILANO — Non è emerso nulla di nuovo dall'interrogatorio di Marco Barbone, che si è concluso ieri davanti alla Corte del processo d'assise d'appello per l'uccisione di Walter Tobagi e altri episodi di terrorismo. Anzi si può dire che un vero e proprio interrogatorio non c'è stato. La causa sta nella inspiegabile assenza della parte civile: in aula c'era infatti solo il sostituto del legale dell'Associazione lombarda giornalisti. L'avvocato Pinto, rappresentante della famiglia Tobagi, che aveva animato le prime udienze con i suoi interventi e le sue istanze, non si è fatto vedere. Un'assenza che ha sorpreso un po' tutti nell'aula, poiché le ultime udienze erano state precedute da Interventi molto polemici anche In sede extra-giudiziale come quando, durante un dibattito, era stata pubblicamente chiesta una nuova incriminazione per Barbone. Eppure la Corte, con la sua decisione sulle istanze, aveva lasciato aperti gli spazi per la parte civile. Aveva infatti deciso di aspettare la fine degli interrogatori degli imputati 'poiché non si può escludere che possano emergere elementi dt rilievo». Domande e risposte di Marco Barbone diventavano quindi un momento fondamentale per cercare di chiarire quei punti su cui ha tanto insistito la parte civile: il ruolo della fidanzata del giovane, Caterina Rosenzwelg, e la presunta presenza di 'mandanti o ispiratori» dietro l'uccisione del giornalista. Ma il confronto su questi temi in aula non c'è stato, se non di sfuggita. Barbone ha detto che la ragazza — la quale per le «Formazioni comuniste combattenti» si era occupata di un progetto (mai effettuato) di sequestrare il giornalista — indicò effettivamente alla «Brigata 28 marzo» chi era Tobagi »ma si limitò solo a farlo vedere in un dibattito». La deposizione di Barbone è rimasta cosi incentrata sulla • autobiografia' che 11 giovane ha fornito alla Corte. Partito dalle esperienze politiche al liceo più di dieci anni fa, è poi passato a ricordare la sua militanza cominciata nell'Autonomia Operala e finita, di scissione in scissione, con la «Brigata 28 marzo» e l'omicidio Tobatji. Ha parlato del 'trauma dell'arresto» e della decisione di collaborare con gli inquirenti per finire con temi poco consoni a un tribunale laico come 11 'Cammino penitenziale» e la 'redenzione e resurrezione dell'uomo». Da registrare infine che ieri da un gruppo di imputati in carcere è partito l'invito, subito accolto dalla Corte, di commemorare 1 morti di Bruxelles: tutti hanno osservato' un minuto di silenzio. Susanna Marzolla

Persone citate: Barbone, Caterina Rosenzwelg, Marco Barbone, Tobagi, Walter Tobagi

Luoghi citati: Bruxelles, Milano