Il giudice su Strehler «Non faccio le leggi le debbo applicare»

Il giudice su Strehler «Non faccio le leggi le debbo applicare L'arresto del regista milanese Il giudice su Strehler «Non faccio le leggi le debbo applicare MILANO — 'Io non faccio la legge, la devo applicare». E' Mario Conte, 34 anni, sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo che parla. E' lui che ha spiccato ordine di cattura nel confronti di 21 persone coinvolte in una indagine sul trafficanti di droga. Una inchiesta come molte se uno degli arrestati non fosse Giorgio Strehler. Come mai l'arresto se la perquisizione a casa del regista è stata infruttuosa? 'C'erano altre prove. La gente, come si sa, parla molto al telefono». E' la conferma indiretta di quanto si era appreso giovedì: ad attirare l'attenzione degli inquirenti su Strehler sarebbe stato 11 contenuto di una Intercettazione telefonica. Perché subito dopo l'arresto è stata concessa la detenzione domiciliare? «Non per motivi di salute, come qualcuno ha detto. Mi pare che Strehler stia bene. Piuttosto perché non c'è pericolo di inquinamento delle prove, né di fuga». E' parso contrariato che fosse uscita la notizia; è vero? «SI. La riservatezza in questi casi è essenziale ed eravamo riusciti a mantenere molto bene ti segreto sullindaglne*. Anche da parte di uno del legali di Strehler, Antonio Rodarl, presidente degli avvocati di Bergamo, ci sono riserve sulla legge. 'Purtroppo è mal fatta — dice — e lo diciamo da tanto tempo. Oltretutto la giurisprudenza è controversa e una quantità modica per un giudice può non esserlo per un altro». Il difensore del regista ci tiene a tessere le lodi del giudice: 'Tanto serena e leale l'accusa, quanto leale e sereno Strehler» afferma. 'Siamo davanti ad un caso raro — aggiunge — di un accusatore che riconosce l'onestà dell'accusato e di questo che riconosce la pulizia morale dell'accusatore», ni. f.

Persone citate: Antonio Rodarl, Giorgio Strehler, Mario Conte, Strehler

Luoghi citati: Bergamo, Milano