Ex sindaco Insalaco agli arresti domiciliari
Ex sindaco Insalaco agli arresti domiciliari Ex sindaco Insalaco agli arresti domiciliari PALERMO — L'ex sindaco di Palermo Giuseppe Insalaco, 43 anni, in carcere dal 28 aprile scorso perché accusato di avere intascato una «tangente» di 66 milioni, ha ottenuto gli arresti domiciliari. La decisione è stata adottata dal consigliere istruttore Antonino Caporinetto, che dirige l'inchiesta sull'ex sindaco. Insalaco ha già fatto ritorno nel suo appartamento, in un condominio di un quartiere centrale di Palermo. Durante 11 periodo di arresti domiciliari potrà ricevere soltanto i difensori. Eletto sindaco di Palermo il 14 aprile dello scorso anno, succedendo ad Elda Pucci, Insalaco si era dimesso dopo 94 giorni, il 17 luglio. Prima di lasciare la carica aveva denunciato alla magistratura ed all'alto commissariato per la lotta alla mafia presunte Irregolarità nelle procedure di assegnazione dei grandi appalti del Comune di Palermo. Nel novembre successivo Insalaco, che da oltre venti anni era Iscritto alla de, era entrato a far parte dei deputati dell'assemblea regionale siciliana, in sostituzione dell'on. Rosario Nicolettl, ex segretario regionale della de, suicidatosi il 17 novembre. Giuseppe Insalaco era stato accusato, in un esposto anonimo, di aver percepito la «tangente» quando, nel 1979, nella sua qualità di commissario straordinario all'Istituto per 1 sordomuti di Palermo, aveva disposto la vendita di un terreno di proprietà dell'istituto. Gli arresti domiciliari sono stati concessi anche al costruttori Gaetano e Michele Saccone, Incriminati con Insalaco per concorso In peculato, falso e corruzione. '
Luoghi citati: Comune Di Palermo, Palermo
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Via Poma, in una cicatrice la chiave del giallo
- L'Olanda abbandona la Nuova Guinea Un referendnm l'unirà all'Indonesia
- Dai gregari ai mandanti
- Tutta frette peri biameon&w*i fefte attendonooaai notizie da Vivenze)
- Cerino batte Galliano (11 a 4) e conquista il titolo italiano
- «Non sono il killer di via Poma»
- Ma a Palermo smentiscono Insalaco «Lasciamo perdere i buoni e i cattivi»
- «Chi fa sul serio viene ucciso» così disse ricordando Chinnici
- Marocchino condannato per spaccio
- Giunta al terzo rinvio la finale di pallone
- Via Poma, in una cicatrice la chiave del giallo
- L'Olanda abbandona la Nuova Guinea Un referendnm l'unirà all'Indonesia
- Dai gregari ai mandanti
- Tutta frette peri biameon&w*i fefte attendonooaai notizie da Vivenze)
- Cerino batte Galliano (11 a 4) e conquista il titolo italiano
- «Non sono il killer di via Poma»
- Ma a Palermo smentiscono Insalaco «Lasciamo perdere i buoni e i cattivi»
- «Chi fa sul serio viene ucciso» così disse ricordando Chinnici
- Marocchino condannato per spaccio
- Giunta al terzo rinvio la finale di pallone
- Via Poma, in una cicatrice la chiave del giallo
- L'Olanda abbandona la Nuova Guinea Un referendnm l'unirà all'Indonesia
- Dai gregari ai mandanti
- Tutta frette peri biameon&w*i fefte attendonooaai notizie da Vivenze)
- Cerino batte Galliano (11 a 4) e conquista il titolo italiano
- «Non sono il killer di via Poma»
- Ma a Palermo smentiscono Insalaco «Lasciamo perdere i buoni e i cattivi»
- «Chi fa sul serio viene ucciso» così disse ricordando Chinnici
- Marocchino condannato per spaccio
- Giunta al terzo rinvio la finale di pallone
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy