Storie di spie per posta

Storie di spie per posta Storie di spie per posta LE lettere giungevano a Berlino Est da un paese occidentale e i funzionari delle poste, per quan- to attenti, non vi rilevavano nulla di particolare. Eppure 1 messaggi in codice erano là, ben visibili sulla busta, occorreva soltanto saperli leggere. Un agente segreto inviava da Amsterdam in media due lettere la settimana, spedendone una al lunedi e una al venerdì. Il sistema per trasmettere le informazioni era di una semplicità sconcertante e venne scoperto da un filatelista molto tempo dopo. Da collezionista esperto, rilevò che 1 francobolli applicati sulle buste, tutte inviate al medesimo indirizzo, erano danneggiati, come se un pazzo si fosse divertito a rovinarne la dentellatura. C'erano Infatti due denteili, poi ne mancava uno, tagliato via, quindi un dentello, poi altri tre mancanti. Sembrava una cadenza ritmata, come se 1 dentelli non fossero stati affatto tolti a caso. ' Il collezionista si intestardì su quella sciarada e ne trovò infine la soluzione. Ogni dentello rappresentava, partendo dall'angolo superiore sinistro e procedendo a destra, nel senso in cui si muovono le lancette dell'orologio, una lettera dell'alfabeto o, altre volte, un gruppo di lettere. Quando l'enigma fu risolto, a Berlino il destinatario di quelle missive aveva cambiato residenza e risulto irreperibile. Altro caso clamoroso fu scoperto a Hong Kong. Un agente di Formosa inviava In Giappone notizie topsecret usando come codice 1 francobolli cinesi della curiosa serie stampata nel periodo maoista. Ciascun valore raffigura un esercizio fisico conforme alla ginnastica allora suggerita al mattino dal microfoni di Radio Pechino per tenere In forma 11 popolo cinese, j Affiancando due o tre vignette ginniche, si componeva una breve frase in codice. Due esempi per dimostrare che cosa possono fare i francobolli in mano a una spia. Esistono però commemorativi con 11 ritratto di una spia? La risposta è affermativa, soprattutto per i non pochi personaggi che furono agenti segreti e operarono per 11 proprio paese. Classico 11 caso di Richard Sorge, giustiziato dal giapponesi nel 1944,11 quale In uno dei suoi messaggi cifrati dall'Estremo Oriente riuscì ad avvertire Stalin dell'imminente attacco tedesco. Dopo un brillante servizio militare, aderì al partito nazista, quindi si presentò nel circoli diplomatici nipponici come giornalista, corrispondente del quotidiano tedesco Frankfurter Zeitung. Un'ottima copertura grazie alla quale potè agire disinvoltamente al servizio di Mosca. Come attestano numerose biografie, Stalin non aveva modo in quel periodo di ammettere la presenza di un suo agente a Tokyo, perciò Sorge fu sacrificato. Nel 1964 l'Urss conferì a Sorge il riconoscimento di «eroe dell'Unione Sovietica» e nel 1965 le poste diMosca gli dedicarono un francobollo da 4 copechi,rosso e nero, con il suo ritratto, per celebrarne 11 70°della nascita. Un commemorativo che lasciò perples-- si: era il riconoscimento ufficiale dell'attività che la spia Sorge aveva svolto per il comunismo. Nel 1924 un annullo Illustrato italiano faceva pubblicità a un romanzo di Guido Da Verona: nel rettangolo compare una Mata Hari nel suo aspetto più ^tradizionale, di-danzatrice esotica. Anche Daniel De-' - ice fu onorato dàlie poste di alcuni paesi tra 1 quali la,Romania. L'autore di vari romanzi, fra cui Robinson Crusoe, fu agente segreto del governo Whig per il quale compi pericolose missioni tra il 1606 e il 1607 in Scozia, a favore degli Inglesi. La tematica top-secret è più ricca del previsto: sta alla pazienza del collezionista scoprirne altri segreti raccontati dalle poste. Renzo Rossotti

Persone citate: Daniel De-', Guido Da Verona, Mata Hari, Renzo Rossotti, Robinson Crusoe, Sorge, Stalin