Ora si può curare l'artrite, anzi guarirla

Ora si può curare l'artrite, anzi guarirla Ora si può curare l'artrite, anzi guarirla Immagine di mani colpite dall'artrite reumatoide: a destra deforma . URARE sempre, (A anche senza guarire» è il messaggio lanciato dagli specialisti impegnati a combattere l'artrite reumatoide, una malattia cronica che in Italia colpisce circa mezzo milione di persone, con una frequenza maggiore nelle donne tra 1 trenta e i quarant'anni. Per questo recentemente è stato presentato a Roma un plano nazionale di formazione dei medici sull'artrite. Promotori di questo programma d'azione sono Roberto Marcolongo, presidente della Lega italiana per la lotta contro la Malattia Reumatica, Vincenzo Plpitone, presidente della Società italiana di Reumatologia e il dottor Santoro del ministero della Sanità. Gli strateghi del piano nazionale intendono coinvolgere medici generici e ospedalieri, dotandoli delle basi necessarie per diagnosticare l'artrite reumatoide ai primi sintomi e indirizzare gli ammalati verso una corretta terapia. In soccorso agli artritici è anche nata di recente a Milano l'Associazione italiana contro l'artrite, con lo scopo di aiutare i malati nei loro problemi psicologici, riabilitativi e lavorativi; problemi quotidiani sovente sottovalutati dalle strutture sanitarie. Si Intende inoltre promuovere incontri scientifici e favorire iniziative per 11 completo recupero Con le nuove biotecnologie l'ormone che forma le ossa sarà disponibile per tutti matoide: «Non conosciamo alcun rimedio capace d'arrestare l'evoluzione della malattia». Questa idea è entrata in crisi nel 1929, quando il reumatologo francese Forestier ha diffuso l'uso del sali d'oro: una pietra miliare nella terapia dell'artrite. Vennero poi introdotti, pur con un ruolo minore del precedenti, nel 1952 1 chinolonici di Freedman e nel 1965 la D-pcnlcillamina di Jaffe. Che cosa si deve intendere per «curabilità» dell'artrite reumatoide? Finché non si conoscerà con certezza la causa iniziale della malattia, non si potrà bloccarne a monte l'insorgenza, cosi come avviene per esempio nella terapia delle infezioni, risolte da un antibiotico che agisce sul batteri responsabili. Accantonate quindi per ora le cure «mirate», le uniche In grado di favorire una effettiva guarigione clinica, rimangono altre due vie da esplorare: la terapia di «secondafascia» o di «fondo» e quella di «terza fascia» o «sintomatica». E' alla terapia di «fondo» che si devono i fondamentali progressi nella «curabilità» dell'artrite. Se questa viene iniziata agli esordi ''ci male, può fermarlo e rallentarne l'evoluzione nel tempo, concedendo anche lunghi periodi di benessere. E' poi necessario che la terapia di «fondo» continui anche per molti anni, alla stregua delle cure per il diabete e l'ipertensione arteriosa. L'avvento dei sali d'oro orali ha reso più facile ai malati l'accettazione di una terapia cronica. Ora è poi anche possibile Intervenire senza conseguenze quando la malattia si manifesta nella terza età. Anche se non interferisce nell'evoluzione dell'artrite reumatoide, la terapia «sintomatica» ha un'efficacia immediata e circoscritta nel tempo sul dolore, sulla rigidità articolare e sull'infiammazione. In queste cure rientrano l'acido acetilsalicilico o aspirina, i cortisonici e 1 Fans, sigla che contraddistingue 1 farmaci anti infiammatori non steroidel. Alla terapia di «fondo» e «sintomatica» gli attuali schemi curativi associano pure, nei casi specifici, interventi di chirurgia locale, fìslokinesllerapla e altri interventi ortopedici. Il futuro lascia prevedere una caccia senza quartiere al fattore iniziale che scatena l'artrite; una ricerca che già arriva fino al cuore delle cellule umane, investigando su di un «supergene» del Dna, il sistema Hla o sistema maggiore dell'lstocompatibilltà. Controlli accurati e riscontri obiettivi devono infine precedere l'introduzione di nuove terapie, come gli immunomodulantl o l'infiltrazione di rifamlcina nelle articolazioni ammalate. Gianfranco Candelero mazione «a colpo di tento» funzionale e sociale degli artritici. Questo gran fervore di programmi e iniziative tende innanzitutto a combattere 11 luogo comune secondo cui l'artrite sarebbe una malattia Incurabile e fatalmente progressiva. Negli ultimi anni, come ha riferito Vincenzo Pipitone su «Sanità-telex», 11 vecchio concetto di «non curabilità» è stato infatti sostituito gradualmente da quello di «curabilità». La convinzione dell'incurabilità dell'artrite ha profonde radici nel tempo. Circa cent'anni fa, nel «Compendio di cura medica» pubblicato da Vallardi, Samuel Fenwick iniziava cosi 11 capitolo sull'artrite reu¬

Persone citate: Forestier, Freedman, Gianfranco Candelero, Jaffe, Roberto Marcolongo, Samuel Fenwick, Santoro, Vallardi, Vincenzo Pipitone, Vincenzo Plpitone

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma