Piccoli mondi testimoni delle orìgini

Piccoli mondi testimoni delle orìgini Piccoli mondi testimoni delle orìgini La sonda americana «Galileo» sfiorerà Amphitrite nel dicembre 1986: per la prima volta l'uomo potrà vedere da vicino un residuo della nebulosa che ha dato origine al sistema solare no alcune ricerche d'avan-j guardia hanno permesso di proporre un modello di Amphitrite e di determinare la direzione del suo asse di rotazione. Altri studi più approfonditi sono previsti, in collaborazione con il Jpl di Pasadena e la stessa Nasa, allorché l'asteroide sarà in opposizione con la Terra, in condizioni cioè di ottima visibilità.-Si è pianificata, in-, sterne al professor Harris, uno dei responsabili della missione, una campagna osservativa su scala mondiale. In giugno si terrà ad Uppsala, in Svezia, un Congresso internazionale sul piccoli corpi del sistema solare e sicuramente in questa sede la «Galileo» e i suoi risvolti asteroidali saranno al centro dell'attenzione. Un rischio non del tutto trascurabile è stato paventato dagli esperti e studiato dalla Nasa: la possibile presenza di satelliti o ancor peggio di anelli di «polvere» in orbita attorno al piccolo pianeta. Questa ipotesi non può essere presa con leggerezza, in quanto un impatto della sonda con minuscoli corpuscoli orbitanti causerebbe la distruzione della navicella stessa, con conseguente perdita delle centinaia di milioni di dollari investiti nella missione. Un primo accorgimento precauzionale è stato quello di aumentare la distanza minima prevista tra «Oallleo» e Amphitrite, portandola da 10.000 a circa 50.000 km, ma altri studi dovranno essere fatti per mezzo dei telescopi terrestri e di un'analisi approfondita del dati ottenuti dal satellite infrarosso Iras. Concludiamo ricordando che le nuove frontiere aper-, te dalla missione «modificata» Galileo saranno probabilmente solo un punto di' partenza verso imprese ancora più clamorose. E' già infatti in fase di avanzato studio una successiva missione Esa-Nasa, che dovrebbe portare una navicella spinta da motori a ioni al visitare vari asteroidi. oggi delle sue caratteristiche fisiche? Amphitrite ha dimensioni considerevoli, occupando con 1 suoi 200 km circa di diametro la 25' posizione in ordine di grandezza. Le curve di luce ottenute da terra indicano un oggetto quasi sferico, forse profondamente craterizzato e con possibili zone a riflessività diversa. La sua massa non trasjaj^ilft^glLJia forse, vietatili sufilPraltlfP zioni catastrofiche a causa di impatti con «fratelli» più piccoli e la sua composizione chimica potrebbe rappresentare un campione inalterato, o quasi, di materiale primordiale. Esso è classificato come asteroide di tipo S. a medio-alta rlflettivltà, con probabile DA anni gli enti mondiali che progettano esplorazioni spaziali si stanno interessando agli asteroidi. Più di una proposta è stata sottoposta all'Esa (l'Ente spaziale europeo) e alla Nasa al fine di studiare più da vicino questi piccoli corpi celesti, troppo" spesso ingiustamente sotto-* ' valutati. Sembrava che una tale impresa dovesse attendere almeno fin verso la metà degli Anni 90 per poter finalmente essere presa in considerazione. Il crescente Interesse verso gli asteroidi, non solo da parte degli addetti al lavori ma anche di una parte.sempre più ampia della comunità scientifica mondiale, ha invece permesso di sveltire i tempi, approfittando di una fortunata coincidenza prevista per la fine del 1986. La missione spaziale «Galileo», programmata dalla Nasa per uno studio dettagliato del sistema giovlano, partir?! il 21 maggio 1986 per raggiungere il gigante gassoso nel dicembre del 1988. Nel suo lungo viaggio di avvicinamento attraverserà,' come già fatto dalle sonde Pioneer e Voyager negli anni passati, la famosa cintura degli asteroidi. Il caso ha voluto che durante tale attraversamento 11 pianetino 29, chiamato Amphitrite, si verrà a trovare a una distanza relativamente modesta dalla navicella spaziale. Con una correzione di rotta di lieve entità e senza pregiudicare sensibilmente la vera e propria missione su Giove, si potrà cosi «sfiorare» il piccolo corpo celeste il 6 dicembre 1986 e ottenere insperale e importantissime informazioni su oggetti ancora avvolti nel mistero. La decisione del cambiamento di rotta assume una particolare importanza non solo scientifica, tenendo anche presente il fatto che porterà a una spesa supplementare dell'ordine di 10-20 milioni di dollari. Ciò indica quanto l'astronomia moder¬ na sia ormai consapevole del decisivo contributo che una migliore conoscenza degli asteroidi può portare al problema ancora insoluto delle origini e delle prime fasi del sistema solare. I piccoli pianeti, infatti, conservano ancora, date le Iprp piccole dimensioni, u"rì|i' composizione «primordiale» risalente agli albori del nostro sistema planetario: una loro analisi accurata potrebbe fornire perciò spunti decisivi per ricostruire eventi risalenti a più di 4 miliardi di anni fa. Le caratteristiche dell'avvicinamento ad Amphitrite Phobos, satellite di Marte, forse un asteroide che fu catturato presenza in superficie di ferro-nichel e di altri minerali quali l'olivina e il plroxene. I sempre più numerosi studiosi di asteroidi si aspettano da questa missione un salto di qualità nelle attuali conoscenze e decisive conferme di molte ipotesi. L'Italia è profondamente impegnata in questo tipo di studi astronomici e gioca un ruolo di primaria importanza nel contesto internazionale attraverso soprattutto i gruppi operanti all'Osservatorio Astronomico di Torino, all'Università di Pisa e al Reparto di Plane: tologia Cnr di Roma. Proprio presso il centro di Tori¬ sono eccezionali: la sonda passerà a una distanza dall'asteroide non superiore ai 50.000 km, fornendo per circa due ore immagini con dettagli dell'ordine di 200 metri per circa un quinto della superficie. Gli strumenti previsti a bordo della «Galileo» sono oltremodo adatti allo scopo (un'altra .fortunata coincidenza) e, lattraverso la camera CCD e lo speciale spettrometro, si otterranno dati fondamentali sulla composizione superficiale, la forma, l'asse polare, la densità. Ma come si pone Amphitrite in questa numerosa famiglia di piccoli corpi celesti e che cosa sappiamo Vincenzo Zappala }

Persone citate: Vincenzo Zappala

Luoghi citati: Italia, Pasadena, Roma, Svezia, Torino, Uppsala