Cellule buone e cattive Il segreto della devianza

Settimanale di scienza e tecnologia Settimanale di scienza e tecnologia Cellule buone e cattive Il segreto della devianza Riuniti a Heidelberg biologi di tutto il mondo: ecco i risultati UN essere umano è formato da un enorme numero di cellule diverse tra loro per forma e funzione. OH occhi, la bocca, il naso sono 11 con il loro aspetto a testimoniare questo fatto con la diversità dei loro elementi costitutivi. Essi sono il prodotto di un processo di differenziamento delle cellule, processo ancora per molti versi sconosciuto ma straordinariamente Interessante. Al differenziamento sono stati dedicati 1 lavori di un convegno internazionale ad Heidelberg (4th International Conference on Differenttation of Normal and Neoplastlc Cells, 1-4 maggio) al quale sono Intervenuti i maggiori specialisti mondiali inclusi alcuni premi Nobel. In che cosa consiste il differenziamento cellulare? Quando nasce, ogni organismo pluricellulare parte da una singola cellula che si forma dalla fusione dei gameti maschile e femminile. In questa cellula è racchiusa' potenzialmente tutta 1! i n f o r maz 1 on e necessaria a formare il futuro" orgànfsmo. Per differenziamento si intende il complesso di eventi che porta le singole cellule proliferate dalla cellula iniziale a diventare cellule nervose, cellule muscolari, epiteliali e cosi via. In altre parole, se un essere umano possiede un cervello, muscoli fegato e cuore lo deve al fatto che, in un certo momento dello sviluppo embrionale, le cellule cominciano a «differenziarsi» le une dalle altre per dare origine ai singoli organi. Ci si chiede quando e perché avviene questo differenziamento. Un primo problema è 11 fattore tempo. Nel corso dello sviluppo è essenziale che l'inizio di un certo fenomeno avvenga in un momento assolutamente preciso. SI pensa che ci sia una sorla di «orologio biologico» che determina l'inizio del processo. Con una serie di brillanti esperimenti corredati dalla proiezione di un film affascinante, Marc Kirschner dell'Università di California a San Francisco ha dimostrato che nelle prime fasi di sviluppo esiste una sorta di «metronomo» che scandisce il ritmo della proliferazione cellulare. In altre parole le cellule sanno quale passo devono tenere nel loro sviluppo: secondo Marc Kirschner esse stesse producono 11 loro «orologio» sotto forma di una proteina che viene secreta già dall'uovo appena fecondato. Un simile meccahismo controlla anche la fase successiva, quella cioè che discrimina la popolazione di cellule che darà origine al nuovo individuo da quella che produrrà le cellule destinate a nutrire l'embrione. Solo le prime producono e si ricoprono di flbronectlna, una proteina nota da tempo per le sue proprietà di mediare l'adesione tra le cellule. Il futuro ci dirà molto sul fattori che Gli oncogeni avrebbero una struttura simile ai regolatori della crescita cellulare controllano la tem por izza-' zlone, l'esatta sequenza temporale dei fenomeni di sviluppo. Solo ora tuttavia si comincia a studiare il fenomeno dal punto di vista genetico. Un altro quesito fondamentale per capire 11 differenziamento cellulare è perché, in un certo momento, alcune cellule cambiano la loro destinazione e il loro comportamento. Howard Green dell'Università di Harvard ha discusso la funzione dell'ormone della crescita come fattore di differenziamento. Questo ormone ha come suo obiettivo . principale l'accrescimento in lunghezza delle ossa tanto che la sua carenza provoca un particolare tipo di nanismo. Ma non è questo il suo unico bersaglio: induce anche, per esempio, il differenziamento delle cellule adipose. Il fatto curioso è che l'ormone, di per sé, non provoca proliferazione di cellule ma ne determina solo il destino affidando il controllo della loro moltiplicazione ad altri fattorii di i crescita che esso stesso è in grado di indurre. Il problema del controllo della proliferazione cellulare si intreccia in maniera per ora inestricabile con 11 problema della crescita neoplastica. Per ragioni di natura pratica, essenzialmente per 11 fatto che il cancro rimane pur sempre il problema medico e biologico centrale della nostra epoca, buona parte del con¬ vegno è stata dedicata alla cellula neoplastica. Scienziati di varie nazionalità come Peter Parker, Thomas Oraf, Alan Schechter, Nils Rlngertz e Axel Ullrich, hanno discusso il significato degli oncogeni sia «controllori» dello sviluppo normale sia come attivatori di fenomeni di crescita abnorme. Il ruolo centrale degli oncogeni In ambedue 1 fenomeni è ormai certo ma la sensazione generale è che manchi ancora del tutto la cognizione di un fattore fondamentale che coordina la loro espressione e regola la loro funzione. In un convegno di questa vastità non poteva mancare una parte dedicata allo sviluppo del sistema nervoso. Oerald Edelman, della Rockefeller University di New York, insignito del Premio Nobel alcuni anni fa per la descrizione della struttura degli anticorpi, ha dedicato al convegno un'appasslonante conferenza sul meccanismi di controllo dello sviluppo . nervoso. Nono- stante l'enorme complessità del probleina si comincia a capire perché le singole cellule nervose trovano la loro posizione nel cervello e si riconoscono durante lo sviluppo. Anche questo genere di studi avrà in futuro riflessi pratici: si pensi soltanto a quante sorgenti di handicap trovino la loro ragione in disturbi dello sviluppo nervoso ancora del tutto Ignoti. Pier Carlo Marchisio

Luoghi citati: New York, San Francisco