L'orso bianco finto solitario

L'orso bianco finto solitario L'orso bianco finto solitario veat White Bear femmine partoriscono i piccoli. La tana, sempre situata lungo la costa e rivolta controvento, è formata da una galleria lunga due o tre metri che sfocia in una camera ovale lunga due metri e mezzo, larga un metro e mezzo e alta altrettanto. Al suo interno la temperatura si mantiene sullo zero, anche se all'esterno fa molto più freddo. Secondo Ian Stiriing del Canadian Wildlife Service, gli orsi polari della baia di Hudson formano una popolazione distinta dalle altre, che conta dai mille al 1500 individui. In autunno, quando ritornano nella regione di Churchill, che è la loro zona di riproduzione, formano 11 più vasto agglomerato di orsi bianchi del mondo. Normalmente gli orsi bianchi si riproducono ogni tre anni e nascono uno o due piccoli per parto. A Churchill invece, forse perché la baia di Hudson pullula di foche, che sono il piatto forte del loro menu, le orse si riproducono ogni due anni e circa il dieci per cento delle madri mette al mondo tre piccoli. Sono sicure che verranno su ben nutriti e vigorosi. Oli orsacchiotti, quando nascono, sono ciechi, sordi e completamente inermi. Misurano una trentina di centimetri di lunghezza. Sembrano giocattoli di peluche. Prendono il latte per 21 mesi. Appena sono in grado di camminare, trotterellano dietro la madre e rimangono sotto la sua tutela per due o tre anni almeno. Le femmine, quindi, finiscono per fare vita gregaria* coftila.tìfflW.ift^La Be'' fitaz.lone,;,.dura..circa otto mesi e 1 figli nascono nel cuore dell'inverno, nel mese di dicembre. Ma verso la fine della gravidanza, nel tardo autunno, le orse si ritirano nelle tane e ci rimangono sino a febbraio o marzo. I maschi invece trascorrono l'Inverno e la primavera sui ghiacci della baia di Hudson. ' Quando l'aria si fa più tiepida e la banchisa si spacca, cosa che avviene verso il mese di luglio, pensano i lastroni di ghiaccio sospinti dal vento a trasportarli sulla costa sudoccidentale della baia. Qui trascorrono 1 magri mesi estivi sonnecchiando, per ridurre al minimo il dispendio di energie, mangiucchiando alghe o erbe, una dieta in verità troppo povera per il più grande carnivoro terrestre. In autunno, la vita riprende. E' l'ora di spostarsi a nord tra i fiumi Nelson e Churchill. Oli orsi aspettano con impazienza il momento in cui si formeranno di nuovo i ghiacci per poter riprendere la caccia alle foche dopo i quattro mesi di digiuno forzato. Ed è proprio in quest'epoca, nel tardo autunno, quando si riuniscono In assembramenti di centinaia di individui, che gli studiosi hanno potuto osservare come sia pacifica la loro convivenza e quale complesso rituale presieda all'incontro tra gli individui. Se un nuovo venuto vuole entrare a far parte del gruppo di residenti, questi lo annusano dapprima con circospezione e solo se lo trovano di loro gradimento per mole ed età lo ammettono nel clan. In questo caso!'ultimo arrivato, invita un coetaneo a giocare con •■''*•■>> ■■'n:;~,A-< liTnlrntf.aiir nt'a a v Osservando le api, un'entomologa della I Cornell University di Washington ha notato come dopo l'accoppiamento la femmina perdesse il suo sex-appeal sul maschi. Veniva cosi confermata la sua teoria, secondo cui 1 maschi riconoscono e memorizzano l'odore della femmina con cui si sono accoppiati e tendono a evitarla, cosi come tendono a evitare, sempre grazie all'odore, le femmine che si sono già accoppiate con altri. E' evidente dunque che 1 maschi depositano sul corpo della femmina un feromone che ha funzioni antl-afrodislache e mette in guardia gli altri. lui. Giocano solo i giovani di età compresa tra i 4 e gli 8 anni (a 8 anni raggiungono la maturità sessuale). Pesano tra 1 130 e 1 300 chili e1 hanno ancora una certa agilità di movimenti. . Oli adulti, che superano 1 400 chili e raggiungono talora la tonnellata, non sono certo In grado di fare le lot-. te «per finta». Una loro carezza equivale a un violento ' manrovescio, se non a qualcosa di peggio. Un giovane orso che vuol giocare si avvicina a un compagno, lo annusa gentilmente e 1 due Incominciano a fare un lento giroton- ! do a passo di minuetto. Poi si avvicinano fino a trovarsi faccia a faccia e si toccano l'un l'altro il naso umido. A 'questo punto spalancano la, bocca, mettendo le mandibole a contatto, oppure l'uno strofina dolcemente il muso sul collo dell'altro. Infine gli appoggia la grossa zampa pelosa sulla spalla e questo è il segnale che dà inizio alla lotta vera e propria, una lotta condot- ; ta con estrema precauzione dall'una e dall'altra parte per non farsi reciprocamente del male. Ciascuna ripresa dura dai 10 ai 15 minuti, alla fine del quali i due sono evidentemente spossati. Ansimano come mantici e si lasciano cadere al suolo. Accaldati come sono, si buttano addosso un po' di neve per rinfrscarsl. Solo quando hanno riacquistato le forze, riprendono 11 combattimento per gioco. E quando ne hanno abbastanza, smettono di lottare, ma rimangono assieme da buoni amici e magari dormono assieme in un letto di neve, abbracciati come due inna«npratjLJ.1J,il I. Lattes Coifmarni II cioccolato uccide li cani Un veterinario dell'Uni versiti dell'Ohio mette In guardia dal (dare cioccolato ai cani: potrebbero morirne. Una delle sostanze contenute nel cacao infatti allarga i vasi coronari e al tempo stesso ha un effetto diuretico, luna mezza tavoletta | basta a causare la morte, soprattutto ai cani 'piccoli. Le città moltiplicano le zanzare L'allarme arriva dagli Stati Uniti: la luce e l'acqua richiamano nelle città milioni di zanzare, con il pericolo di un aumento delle malattie. Questi insetti infatti sono portatori di Infezioni. I! loro sviluppo è stato drasticamente ridotto nelle campagne, ma ora le particolari condizioni delle aree metropolitane rischiano di scon•volgere . gli equilibri raggiunti.

Persone citate: Churchill, Ian Stiriing, Lattes

Luoghi citati: Ohio, Stati Uniti, Washington