L'anatomia degli europei più antichi

L'anatomia degli europei più antichi L'anatomia degli europei più antichi descrizione dell'aspetto fisico dei più antichi abitanti d'Europa. Le prime tracce di presenza umana nel nostro continente sono in realtà molto più antiche del cranio di Tautavel, e cioè di 450.000 anni. Sappiamo infatti che 11 continente è stato popolato da gruppi ùnSS»*' ni più di un milione di anni fa, forse un milione e mezzo di anni, se 1 dati stratigrafici del sito di Chilhac nel Messico Centrale francese sono conetti. Le testimonianze su queste fasi più antiche sono però indirette, e cioè basate sul rinvenimento di strumenti litici. Al momento attuale, il più antico fossile umano europeo è ancora la mandibola di Mauer, scoperta vicino a Heidelberg nel 1906 e risalente a circa 650.000 anni fa. A partire da mezzo milione di anni fa i fossili umani divengono però più abbondanti, e le scoperte effettuate soprattutto negli ultimi vent'anni ci permettono che in Francia sull'interpretazione dei manufatti in pietra di Chilhac ormai di avere un'idea relativamente precisa dello scheletro degli uomini che hanno abitato l'Europa durante 11 cosiddetto Paleolitico inferiore. Resti di cranio provenienti da Tautavel, Swanscombe, Steinhelm, Petra]ona, Fontéchevade; mandibole ' da Mauer, Tautavel, Atapuerca, Montmaurin, La Chaise, Baflolas; ossa dell'anca da Tautavel e dalla Grotta del Principe ai Balzi Rossi; tutti questi reperti delincano un tipo umano che, in base alla morfologia, agli strumenti prodotti e alle datazioni, sembra dover rientrare nella specie Homo ereetus, che ha popolato il Vecchio Mondo da circa un milione e mezzo a centomila anni fa, quando gradualmente sfuma nella forma evolutiva successiva, Homo sapiens. Queste forme europee di Homo ereetus presentano caratteristiche che in buona misura corrispondono a quelle degli Homo ereetus

Persone citate: Chaise, Heidelberg, Mauer, Vecchio Mondo

Luoghi citati: Europa, Francia, Messico