Giochi e arte

Giochi e arte Giochi e arte di microbi hanno in comune, all'inizio, qualcosa di più di una lettera. Diciamo «coppie di mi-. crobl». E se dicessimo «coppie» come al poker? Manganelli ha in mano alcune doppie coppie: «singolare, squisita, inverosl-1 mile, inedita», «talpa topo, ratto, ramarro», «puttana pietosa complice del corpo». Manganelli gioca con più di cinque carte in mano, e quindi gli può venire la tripla coppia: «schegge di selce, felci fossili, olle odorose», «1 teneri topi, i rapidi ratti, le querule quaglie». Al poker, dopo la coppia e la doppia coppia viene il tris. Anche a Manganelli vengono dei tris: «cortigiano nel cuore della caverna, un membro, una mentala, una minchia, delle lascivie, delle lussurie, delle libidini, lungo luminoso e lamentoso». Tirando sette carte Manganelli può fare la doppia coppia con tris: «il 'decoro del deforme, la squisitezza dello stravagante, in breve la beltà del brutto», o il tris con doppia coppia: «gronda, gu¬ Prendiamo il più recente libro di Oorgio Manganelli, Dall'inferno (Rizzoli, pp. 130, lire 16.000). Guai a chi considera questo un libro di semplici racconti e faccende quotidiane! (è una minaccia che i cabalisti facevano a proposito della Bibbia). Poche eroine a cavallo sullo schermo panoràmico delle vicende, molti microbi sulla superficie della pagina. Guardiamo questi microbi. Se tiriamo fuori con le pinzette prosciugate piaghe, sasso suicida, disordinata dottrina, scardinate strade, occulti organi, fortore tumido, fiato fondo, divora e defeca, volto di vittima, voi slete liberissimi di restare impassibili. Queste coppie di microbi cominciano con la stessa lettera, ma potete dire che non c'entra, anzi potete dire che non è vero. Se tiriamo fuori con le pinzette teca tenebrosa, inclusi inferni, casta catacomba, superna suicida, infanti inesatti, fumoso fulgore, vermi verticali, qualche cosa cominciate a sentire e forse lo ammettete perché queste coppie ALCUNI credono di sapere cosa si possa intendere dicendo «allitterazione», ma neanche i vocabolari son d'accordo. E insomma, la rima s'è sempre insegnata a scuola, l'allitterazione no. Ancora il Carducci confondeva «allitterazione» e «cacofonia». Per chi avesse qualche dubbio sull'opportunità di nutrire simili dubbi risulta preziosa la lettura di Paul Zumthor, La presema della voce — Introduzione alla poesia orale (Il Mulino, pp. 393, lire 25.000). Leggetevi almeno le pagine 215 e 216. Si tratta di valorizzare e regolarizzare la pluralità degli echi sonori possibili. Di norma, a seconda dei popoli, c'è «ri procedimento che si afferma nella coscienza dei poeti e del loro pubblico. Se da tanti secoli nella coscienza dei nostri poeti e del loro publico si è affermata la rima, si è valorizzata e regolarizzata la rima, per forza l'allitterazione è passata in secondo plano: i poeti la usano poco e noi non la sentiamo neanche quando c'è. Piramide truccata PARIGI — Il «Bureau» governativo per la diffusione del francese all'estero (Belc, 9 rue Lhomond, 75005 Paris) è sempre più orientato verso esperimenti che all'efficacia didattica uniscono un gusto per il divertimento di derivazione surrealista. La più recente pubblicazione del Belc si intitola La piramide truccata, e da un certo punto di vista si può definire un romanzo giallo, ma l'autore, Francis Debyser, preferisce definirlo «roman d'arcade», tenendo conto che i videogiochi si chiamano «arcade gamcs». Detta così, è una diavoleria misteriosa: ma insomma, il lettore ci deve entrare come in un labirinto, e leggerlo saltando da una pagina all'altra come se stesse facendo un gioco d'avventura sul computer. Tamlno Dorabella Don Basilio, Cherubino e il Conte Zerllna Flordillgi Donn'Anna Despina Figaro Don Ottavio Leporello Masetto Cherubino Dorma Elvira Susanna e il Conte

Persone citate: Carducci, Cherubino, Elvira Susanna, Francis Debyser, Ottavio Leporello Masetto Cherubino, Paul Zumthor

Luoghi citati: Manganelli, Parigi