Tra i paradossi di Asor Rosa c'è la felicità in una ciocca di capelli di Luciano Genta

Tra i paradossi di Asor Rosa ' fii Tra i paradossi di Asor Rosa ' fii pc'è la felicità in una ciocca di capelli care posizioni totalmente autosufficienti, ma per sottolineare la genesi della riflessione; è la percezione di un clima che questi autori hanno contribuito a creare». — Quale rapporto c'è tra questa riflessione e la sua ricerca politica? «Un elemento di continuità: fin dagli Anni 60 mi sono applicato in modo radicale a quella che marxianamente si chiamava là "critica dell'ideologia". So bene che è pressoché impossibile separare la prassi politica da un grado più o meno elevato di ideologia. Ma respingo la tendenza a ridurre la politica a mera traduzione di alcuni presupposti ideologici». — Eppure lei stesso è stato sovente accusato per un eccesso di Ideologia, e di sociologismo. Sono critiche ripetute ad esempio per la sua 'Letteratura italiana», da Einaudi. •E' un vero fraintendimento, una falsa immagine indotta da una lettura sbagliata di quel che ho fatto. Penso a Scrittori e popolo vent'anni dopo: già invocavo un'idea di lette¬ role che non diventino messaggi». Non vuole più •gerarchie, diagrammi, sistemi, monumenti», invoca un 'forte, scettico, incrollabile materialismo», contro lideologia. Dice: «Nella società continuano a dominare frammenti polverizzati del vecchio modo di pensare, soprattutto per i politici e molti intellettuali. Ma non funzionano più, si verificano vuoti, assenze, matura come un'attesa di forme di pensiero diverse». — Questo è il suo primo libro senza note, bibliografia, indice dei nomi. Anche se di nomi ne ricorrono diversi, da Machiavelli a Nietzsche, e Marx è citato una volta sola. Si respira l'aria di un 'pensiero debole», sema più maestri né certezze. •Non c'è dubbio che la mia riflessione sia stata stimolata da autori quali Cacciari e Vattimo, o, su altro versante, Severino. O l'ultimo Barthes, con la' sua scrittura esplicita, frammentarla. Ma il carattere di questi riferimenti è assolutamente implicito: non serve per evo¬ mio tempo a una scrittura sistematica, affioravano del tutto spontaneamente forme di pensiero che in precedenza non c'erano state, erano state represse o camuffate. I surrealisti parlavano di "scrittura automatica": senza riprendere alla lettera questa loro formula, penso che una certa dose di automatlsmo'ci sia stata nella mia scrittura». — Hanno influito determinate esperienze biografiche, private? «Non attribuisco al libro un valore di testimonianza autobiografica. E' una forma di ripensamento profondo sul limiti delle esperienze culturali, e anche politiche, fatte in precedenza, insufficienti a coprire l'intero arco degli interessi più autentici; è la consapevolezza che 11 pensiero è più complesso, anche più contraddittorio, di quanto generalmente non si creda». Asor Rosa espone un pensiero »puro», mdislnteressato», quel che il pensiero pensa quando non è funzionale a uno scopo e finalizzato all'azione; «pa¬ Luciano Genta Una lettera di Mimma Mondadori

Persone citate: Asor Rosa, Barthes, Cacciari, Einaudi, Machiavelli, Marx, Mimma Mondadori, Nietzsche, Vattimo