Uniti sì ma non con Stalin e Breton prese a schiaffi Ehrenburg

Un dibattito a Roma rievoca il Congresso di Parigi del 1935 «per la difesa della cultura». Parlano Lefebvre e Nadeau Un dibattito a Roma rievoca il Congresso di Parigi del 1935 «per la difesa della cultura». Parlano Lefebvre e Nadeau Uniti sì, ma non con Stalin e Breton prese a schiaffi Ehrenburg ROMA — Clnquant'anni fa, nel giugno del 1935. in piena crisi internazionale, con un Paese duramente provato dall'inflazione e dalla disoccupazione, il mito parigino dell'engagement intellettuale rivelava, ancora quasi sul nascere, di possedere una forza di seduzione enorme. Un gruppo di scrittori francesi antifascisti, tra cui Gide, Malraux, Aragon, Alain, indicevano un «Congresso internazionale per la difesa della Cultura», a cui parteciparono un gran numero di scrittori e critici provenienti da ben trentotto Paesi diversi. mSi trattò, ha scritto Herbert R. Lottman nella sua storia de La Rive gauche, di un convegno di vedettes» : tra i duecento intervenuti troviamo i nomi di Robert Musll, Aldous Huxley, E. M. Forster, Boris Pasternak, Ernst Bloch, Bertolt Brecht, Heinrich Mann, Isaak Babel. Benché la Usta del partecipanti fosse imponente e tutt'altro che omogenea, non mancavano tuttavia le esclusioni. Organizzato da intellettuali comunisti che guardavano con simpatia alla Russia rivoluzionaria e vedevano in essa un irrinunciabile punto di riferimento contro la minaccia nazista, il congresso non prevedeva la partecipazione di scrittori cattolici e conservatori, come Henry de Montherlant e Francois Mauriac. Inoltre doveva tenere conto della suscettibilità della delegazione sovietica, venuta a svolgere un preciso compito di controllo e di propaganda, mentre si trovava, d'altra parte, a fronteggiare il dissenso trozkista e l'indignazione dei surrealisti. •Le piccole crisi che caratterizzarono il periodo di preparazione, scrive sempre Lottman, riflettevano infatti i grandi problemi dell'epoca: il congresso fu un microcosmo delle lotte politiche che infuriarono fuori del palazzo della Mutuante dove esso ebbe luogo-. Il congresso del 1935 è in questi giorni oggetto di analisi e di discussione a Roma; accanto ai numerosi studiosi chiamati a dare qui il loro contributo storico e critico, troviamo 1 nomi di alcuni intellettuali che Intervennero di persona al congresso parigino, come Ambrogio Doninl, o che ne seguirono lo svolgimento, come il filosofo marxista Henri Lefebvre, autore, tra l'altro, della celebre Vita quotidiana nel mondo moderno, o il critico e saggista Maurice Nadeau. A Lefebvre, che ha varcato la soglia degli ottant'anni e che, espulso nel 1958 dal partito comunista francese, non ha mal smesso di militare nella sinistra, abbiamo chiesto quali erano stati gli antecedenti, qual era il clima politico e culturale in cui maturò il progetto del congresso. • Un antecedente di grande importanza era stato quello della guerra della Francia contro il Marocco. Eravamo convinti di essere il Paese della legge, della civiltà, che avevamo vinto la guerra del '14 perché rappresentavamo il diritto contro la barbarie, ed eccoci a intraprendere una guerra colonialista. Ci fu una rivolta profonda tra gli intellettuali francesi: anche i surrealisti, malgrado le loro differenze, si iscrissero al partito comunista. Verso il 1935 tuttavia questa indigna¬ Il primo conflitto mondiale nella memoria di scrittori e po zione si affievolì davanti alla minaccia di Hitler e del fascismo italiano. ' La collera contro.l'imperialismo passò in secondo piano davanti al timore del nazismo. •In campo filosofico invece gli Anni 30 furono caratterizzati dal dibattilo intorno a Heidegger e alla pubblicazione dei manoscritti filosofici di Marx e dalla riscoperta della dialettica hegeliana: — Quale fu secondo lei l'importanza, il significato del congresso? •Il congresso del 1935 segnò una data importante in Francia perché permise il raggruppamento, preparò il eti GIOVANE e mamma, avvezza a seguire le sue due figlie ora adolescenti in una corretta alimentazione quotidiana, studiosa ed esperta di cibi sani, genuini (attualmente dirige la rivista Eubiotica), Ilaria Rattazzl ha ancora una volta puntato l'attenzione sul ragazzi. Con «Dal 2 al 18. Come nutrire i bambini per farli crescere sani». offre non una semplice sfilata di ricette (ce ne sono 260), ma una vera guida alimentare alla quale ogni madre può attingere consigli e suggerimenti. L'importante è scegliere e combinare i cibi per consentire al bambino di svilup¬ de giovane scrittore si ammazzò la sera prima del congresso: probabilmente non sopportava la divisione che si era venuta a creare tra l'appartenenza al partito comunista e al gruppo surrealista, al conflitto tra due organizzazioni per lui frrtnunciaMH». Certo è che la maggior parte dei rappresentanti della Rive gauche che in quei cinque giorni, tra il 21 e il 25 giugno del 1935, tentarono di trovare un programma In comune, sarebbero stati compagni di strada ancora per poco: il Fronte popolare, la sconfitta militare, l'occupazione, lo stalinismo, 11 avrebbero spinti a misurarsi Individualmente con 1 propri destini. Ambiguo nella conduzione, generico nelle conclusioni, il congresso parigino del 1935 continua a costituire, al di là della sua grande importanza storica, un ricchlssmo repertorio di problemi («Il ruolo dello scrittore nella società», «I problemi della creazione e la dignità del pensiero», «La difesa della cultura», ecc.) che non hanno smesso di essere attuali. Impermeabile al monito di Pasternak, «non organizzatevi, l'organizzazione è la morte dell'arte', 11 mito delVengagement sarebbe stato responsabile di molta cattiva letteratura e avrebbe conosciuto alterne stagioni, ma non avrebbe mal dimesso 11 suo fascino. E non è del resto un caso che questo mito abbia trovato una sinistra, memorabile metafora letteraria nell'ultimo romanzo di Milan Kundera, • L'insostenibile leggerezza dell'essere' (appena edito da Adelphl): penso alla «Grande Marcia» in cui si trova coinvolto uno del protagonisti, una marcia sempre identica, sempre intrapresa in nome di nobili cause, ma sempre più «nervosa e frenetica, nel fatuo tentativo di «seguire il ritmo degli avvenimenti», nella tragica illusione di «non lasciarsene sfuggire nessuno». les da emigrati russi, che si era stabilito in Russia ed era stato arrestato e deportato come trozklsta. Denunziato al congresso da Salvemini, 11 caso Serge aveva rappresentato una delle mine vaganti piti pericolose nelle acque agitate del convegno parigino. Lefebvre accenna invece ai due avvenimenti traumatici che avevano preceduto l'apertura del convegno: lo scontro di André Breton con il rappresentante della delegazione sovietica e il suicidio del poeta René Crevel. E' Maurice Nadeau, storico del Surrealismo (•Storia del Surrealismo: Oscar Studio, Mondadori) a chiarire il nesso tra 1 due episodi e a sottolineare 11 loro significato emblematico. «Poco prima dell'apertura del congresso, Breton aveva preso a schiaffi Ilya Ehrenburg, che aveva attaccato i surrealisti, accusandoli, tra l'altro, di omosessualità: lo scrittore sovietico aveva reagito pretendendo l'estromissione di Breton dal congresso. L'intervento di Breton venne poi effettivamente letto a tarda sera, davanti a un pubblico assai ridotto, da Eluard. Questo dissenso, innanzitutto politico, che si era venuto a creare tra surrealisti e comunisti, trovò la sua espressione simbolica nel suicidio di Crevel. Minato dalla tubercolosi, il André Breton Fronte popolare, annunciò l'aggregazione politica e la vittoria della sinistra nel 1936. Fu un avvenimento politico di grande importanza ma al tempo stesso un momento terribilmente drammatico, perché pur portando a uno schieramento politico contro Hitler e il fascismo, innescava una esplosione di divergenze tra i partecipanti. Da un lato, politicamente, suonava come l'ora dell'alleanza, dall'altro, sul piano intellettuale e filosofico, segnava la dispersione: Sui disaccordi, sulle divergenze Lefebvre non ha tuttavia voglia di tornare. Minimizza il famoso caso di Victor Serge, lo scrittore nato a Bruxel¬ Benedetta Craveri punto: da come fare per ridurre il consumo di zucchero a come ridurre i grassi saturi, quale pane preferire ('farina integrale o segale o tipo pugliese alla foggiana'), che cosa può sostituire la carne, «che non deve entrare nel menù più di quattro volte la settimana'. Se per cuocere gli alimenti occorrono metodi 'Sani», dallo stufato al cartoccio al vapore, ci sono 'trucchi' per evitare la noia a tavola, che è il pegglor nemico della fame. Cosi la colazione si arricchisce e varia con spremute, yogurth, formaggi o fiocchi di cereali, mentre la merenda di metà mattina o Le ricette per i bambini di Ilaria Rattazzi pomeriggio è calibrata sulle esigenze del ragazzo, evitando le merendine preconfezionate, certo di uso più rapido, ma «prive di sostanze nutritive di valore per la salute: Con 224 menù, suddivisi per stagione, si completa questa educazione alimentare con una scoperta: le ricette sono cosi Insolite e pratiche che piaceranno anche a mamma e papà.

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