Forse una scimmia africana è la responsabile dell'Aids

Forse una scimmia africana è la responsabile dell'Aids Forse una scimmia africana è la responsabile dell'Aids Uragano nel Bangladesh Olire diecimila i morti? Studiosi di Nairobi hanno scoperto che il 30 per cento dei primati è portatore del virus Una gigantesca ondata avrebbe trascinato in mare tutti gli abitanti di un'isola NAIROBI — Studiosi dell'Istituto per la ricerca sui Primati (Ipr) di Nairobi hanno scoperto che il cercopiteco verde, una specie di scimmia comune in Kenya e In altri Paesi africani, è portatore del virus che si ritiene sia la causa dell'.Aids» (Sindrome da Immunodeficienza acquisita), l'.HTLV-3.. Il dottor James Else, direttore dell'Istituto ed esperto del centro di ricerca sul Primati di Los Angeles, ha annunciato che il 30 per cento dei cercopitechi verdi esaminati presso 1 «Ipr» sono risultati portatori del virus. Else ha detto che campioni di sangue delle scimmie sono stati inviati per ulteriori ap¬ profonditi esami alla Scuola di igiene e di medicina tropicale e all'Istituto reale del cancro di Londra. Non è ancora chiaro se i cercopitechi abbiano contratto il virus solo in zone specifiche o se questo sia ormai diffuso. Else ha detto che la scoperta potrebbe permettere di fare passi avanti nella ricerca di una cura per l'.Aids» ma per fare questo sono necessari ulteriori finanziamenti. Alcuni casi di «Aids» sono stati accertati recentemente in Africa e ieri l'agenzia di stampa della Tanzania dava notizia del decesso, forse per «Aids», di 12 persone. DACCA — Sono finora ufficialmente 248 i morti provocati dall'uragano che ha investito sabato le coste meridionali del Bangladesh eri II gruppo di isole elle sorgono nel Golfo del Bengala. La cifra ufficiale sarebbe però ben lontana dalla tragica realtà. Secondo il quotidiano in lingua inglese «Bangladesh Times» nella tempesta sono morte almeno cinquecento persone; duemila sono rimaste ferite ed altre mille risultano Invece disperse. Le ondate anomale provocate dalla furia del vento hanno investito in pieno l'isoletta di Urirchar, al largo del Bangladesh meridionale e fonti ufficiose affermano che tutti i diecimila abitanti di Urirchar potrebbero essere stati trascinati In mare. Inutili sono stati finora i tentativi di mettersi in contatto con l'isola: le linee telefoniche ed elettriche sono sconvolte. Il pilota di un aereo che ha potuto sorvolare Urirchar ha riferito di aver visto ogni cosa spazzata via dalla furia del mare. Alcune fonti temono che la popolazione dell'isola possa aver fatto una fine tragica ma le autorità di Dacca mantengono In proposito il più stretto riserbo e si limitano a confermare «soltanto» i 248 morti. L'annuncia la figlia Clelia col marito Cesare Peechloll e parenti tutti. I funerali martedì ore 8,30 nella parrocchia di Santa Rita. La salma proseguira'per Concordia (Modena). — Torino. 25 maggio 1985. Rita, Martino Massara e famiglia. Ernestlr» Clbrarlo vedova Borglolll o famiglia Olga e Gino Ohtzzerdl partecipano al dolore di Adelina e famiglia per la scomparsa del loro caro Simone Stella — Rlvarolo, 26 maggio 1985. Paola Mlnucd e famiglia ricordano II caro Simone Stella — Cuorgni, 27 maggio 1985.

Persone citate: Gino Ohtzzerdl, James Else, Martino Massara, Simone Stella