Il Cristo a cavallo e l'Indiana

CANNES / Stasera i premi, ma è già vittoria per Eastwood e per Cher CANNES / Stasera i premi, ma è già vittoria per Eastwood e per Cher H Cristo a cavallo e l'Indiana 30311 Lui: ha annunciato la Resurrezione del Western - Lei: odiata dagli uomini (che detestano le femmine cattive) è stata adorata dalle donne (che amano le durezze del coraggio) - Questo è stato anche il festival che ha definito il nuovo ruolo dell'attore: Norma Aleandro, Brandauer, William Hurt, Juliette Binoche, Nicholas Cage, Mattew Modi ne e Charley Boorman sono i nuovi re DAL NOSTRO INVIATO CANNES — Avrà sicuramente un riconoscimento personale Clint Eastwood di .Pale Rider., il Cristo a cavallo venuto ad annunciare la Resurrezione del Western: ma al di là del premi che concludono stasera il Festival del Cinema, quali sono gli attori più nuovi, i divi-sorpresa, gli interpreti che hanno incuriosito, affascinato o scandalizzato nel giorni di Cannes? Alta, lunga, con la bellissima faccia opaca e i gran capelli neri, con un'eleganza da indiana pellerossa o da vecchia hypple, Cher ha provocato lacerazioni recitando bene in «Mask. di Bogdanovich: l'hanno odiata quasi tutti gli uomini, che trovano insopportabili le donne cattive, sboccate, aggressive e promiscue; l'hanno apprezzata quasi tutte le donne che amano le durezze del coraggio. A uomini e donne è piaciuta Norma Aleandro, protagonista de «La historia officiai, di Puenzo: non giovane, nervosa, bella, è una delle attrici argentine di maggiore prestigio, figlia, sorella e madre di attori. Un'intellettuale: ha pubblicato poesie e racconti, scritto copioni cinematografici, recitato anche in teatro e per la televisione; quando la dittatura militare si è incrudelita in Argentina è stata costretta all'esilio in Spagna, dove è «Derborence» d rimasta per sette anni; era da poco tornata a Buenos Aires, nel 1982, quando una sera le fecero saltare la casa con una bomba e contemporaneamente un'altra bomba esplodeva nel teatro in cui stava recitando. La passione con cui ha interpretato il personaggio di una signora dell'alta borghesia turbata dal sospetto che la sua bambina adottiva sia figlia di una «desaparecida., decisa a conoscere la verità, colpita durante la ricerca da una realtà argentina fino allora ignorata, disposta a perdere la propria vita confortevole e protetta pur di essere finalmente sé stessa, ha indotto molti a citare Anna Magnani, ma non è tanto giusto: Magnani era popolana, Aleandro è borghese; Magnani era estroversa, Aleandro è controllata; Magnani era più brava, Norma Aleandro è più consapevole, recita anche per il suo Paese. Se le attrici che ho ammirato al festival hanno età e personaggi da madre, gli attori più apprezzati hanno tic e personaggi da omosessuale. Diversissimi. Klaus Maria Brandauer ha fatto in «Colonnello Redi, un omosessuale represso, ufficiale austroungarico che per fedeltà all'imperatore e all'esercito e per carrierismo sociale tradisce anche la propria natura sessuale, il proprio corpo: il solo momento di verità, di un del regista Reusser non supera i limiti del romanzo nazionale di lingua francese Clini Kiistwood sta per sbancare la roulette di Cannes? abbandono amoroso venato di autodistruzione, è anche quello che lo perde. William Hurt, ne «Il bacio della donna ragno., ha fatto un omosessuale esibizionista, un carcerato per corruzione di minorenni che si adorna, si trucca, si -mette addosso vestaglie e turbanti femminili, si gloria del sentimentalismo che gli fa adorare tutto quanto è elegante, lussuoso, romantico e triste: 11 solo momento di coraggio civile, di solidarietà politica, è anche quello che lo perde. Ma la' rivelazione sono sicuramente i giovani. Non è mancata. ■ si capisce, quella Ragazza Francese che è un classico del festival: c'è sempre, ogni anno, una giovane attrice locale lanciata, sostenuta, intervistata, protetta, presentata come inevitabile star del futuro, esaltata dalle televisioni, In fiocchettata a tutte le feste, per lo più protagonista di film in cui è nuda e fatale. Sono promesse a volte mantenute (Adjanl, Huppert), a volte no (Marlene Jobert) a volte ancora non si sa (Valerle Kaprlskl): stavolta è toccato a Juliette Binoche, 20 anni, brunetta col capelli corti, bella faccia dai lineamenti nobili, bel corpo piccolo sottoposto in .Rendeee-vous. alle più sofisticate angherie erotiche. I ragazzi, però, sono più bravi. In «Birdy. di Alan Parker i due protagonisti. Nicolas Cage e Matthew Modino, tutti e due giovanissimi, danno una prova eccellente e non soltanto di recitazione: specialmente Modino mostra anche quelle qualità atletiche o fisiche da Nuovi Tarzan che distinguono gli attori contemporanei da quelli delle generazioni precedenti. Hoff man, Pacino o De Niro, simboli della nevrosi degli Anni 70, recitavano e recitano con la faccia e con le mani; i loro eredi, interpreti dell'evasione degli Anni 80, recitano molto con il corpo, utilizzato ed esercitato come primo mezzo di comunicazione. In .Birdy., Modlne è in questo senso, straordinario. Ne .La foresta di smeraldo., Charley Boorman, figlio diciannovenne del regista, nel personaggio di un ragazzo allevato da una tribù primitiva nelle foreste profonde dell'Atnazzonla offre performances perfino migliori di quelle di Christopher Lambert in' .Greystoke.: salta, vola, nuota, corre velocissimo, si divincola negli spasmi della droga iniziatica, si arrampica su alberi e pali, si slancia nella caccia, si tende nel tiro con l'arco, si sfrena nelle danze di nozze e di guerra. Bravissimo, e anche buono: .Mio padre è un regista molto esigente. Assolutamente non volevo deluderlo.. Lietta Tornabuoni A proposito di « 3 Santa Claus», con Dudley Moore

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