Orlando: «Non c'è stato il temuto sciopero del voto ma ora questa legge Visentini va proprio modificata»

Orlando: «Non c'è stato il temuto sciopero del voto ma ora questa legge Visentini va proprio modificata» Orlando: «Non c'è stato il temuto sciopero del voto ma ora questa legge Visentini va proprio modificata» ROMA — Anche quest'anno la Confcommercio ha chiesto uno slittamento del termini della denuncia del redditi. Ma la risposta del ministero delle Finanze è stata, negativa. Perché tanta Insistenza? «Ogni anno c'è una spocie di minuetto fra gli operatori commerciali e I contribuenti, che vogliono far slittare le dichiarazioni, e il ministero delle Finanze, che segue una linea rigida — risponde il presidente dell'associazione Giuseppe Orlando —. Stavolta credo che vi fossero effettivamente le ragioni per un rinvio. E Visentini le conosce perché sono di ordine tecnico. Ad esempio, per quanto riguarda i nostri centri di assistenza contabile e finanziaria presso le associazioni dei commercianti di tutta Italia, vi sono dei problemi come quello delle dichiarazioni dei redditi fatte attraverso le macchine conlabili. Per questo abbiamo chiesto il rinvio». Con quali risultati? «Ci è slato risposto — probabilmente a ragione — da parte del ministro Visentini che non ora possibile provvedere attraverso una circolare ma che ci voleva un provvedimento di legge. Però, provvedimento o circolare ministeriale, è altrettanto chiaro che le difficoltà tecniche esistono. Quindi, resto convinto che c'erano ragioni più che valide per il rinvio». Alle amministrative del 12 maggio la de avrebbe dovuto uscire penalizzata per la protesta del commercianti contro II decreto Visentinl. Ma ciò non è avvenuto. Perché? «Non so esattamente In che modo si è distribuito il voto tra i parliti. Quello che so, invece, è t. quale è stata la linea di partecipazione che la Confcommercio, subito dopo la Visentini, aveva messo in evidenza. Questa linea era su due direttrici sostanziali. La prima: contrastare l'astensionismo, o le tentazioni poujadisle o la dispersione dei voti. Sotto questo aspetto la linoa della Confcommercio è stata rispettata». E la seconda direttrice? «Riguardava una partecipazione diretta degli operatori del terziario — commercio, turismo e servizi — alla battaglia amministrativa. SI è avuta una netta rispondenza da parie delle candidature presentate verso il pentapartito: il 93 per cento». Il pacchetto Visentinl, adesso che è In vigore, è cosi penalizzante per I commercianti? «Questo primo avvio è estrema¬ mente faticoso. Ciò dipende soprattutto dalla fretta con cui è stata confezionata la legge, dalla necessità di renderla agibile attraverso tutta una serie di circolari di applicazione, per il semplice motivo che gli slessi esperti di tributaria ci capiscono ben poco. E ciò dimostra tra l'altro la moltiplicazione del centri di consulenza che si sono subito venuti a creare. E' penalizzante? Non lo possiamo ancora dire. Si vedrà nel 1986. Il reddito di Impresa del prossimo anno sarà sicuramente quello che darà la verifica del parametro della legge. Allo stato attuale dobbiamo dire che la Visentini va revisionata in corso d'opera. Cioè, noi riteniamo che alla fine del primo anno di applicazione, alla fine del 1965, dovrà essere fatta una revisione degli aspetti tecnici e sostanziali della normativa che non hanno funzionato». Resta It latto che I commercianti, con la proroga per gli affitti del negozi, una agevolazione l'hanno avuta. «Per le locazioni commerciali ricordo che è dal 79 che si deve decidere. Invece non si è fatto nulla e si è decisa soltanto una serie di rinvii. La situazione rappresentava una grossa minaccia per centinaia di migliaia di imprese che erano sotto la minaccia di fitti selvaggi. La proroga c'è stata. «Facccio notare che l'impegno a risolvere entro giugno II problema delle locazioni commerciali è stato preso dal governo nel momento in cui abbiamo firmalo il protocollo dell'accordo per l'autocontenimento dei prezzi. Per la prima volta, forse, un Impegno è stato assolto entro la scadenza prefissata». GIuseppe Fed|

Persone citate: Giuseppe Fed, Giuseppe Orlando, Visentini

Luoghi citati: Italia, Roma