Referendum, pci meno rigido la dc monda messaggi a Natta

Tutti i partiti cercano una soluzione in extremis Tutti i partiti cercano una soluzione in extremis Referendum, pei meno rigido io de monda messaggi a Nafta Botteghe Osculombo parlano ROMA — Tutto si deciderà nei prossimi tre giorni. Entro la fine della settimana, al massimo, si saprà se è stata trovata o no una soluzione tale da evitare il referendum sulla «scala mobile... Elementi concreti per prevedere un accordo ce ne sono ben pochi. Eppure, dopo le elezioni del 12 maggio, qualcosa è comunque cambiato. Tutti i partiti sembrano ora preoccupati di escludere che si va a una resa dei conti. Lo dicono anche i comunisti, e sembrano sinceri. La delusione delle amministrative sembra averli convinti che gli scontri troppo aspri rischiano di non essere compresi dagli elettori. L'on. Reichlln, della segreteria comunista, ha detto chiaro che il suo partito non intende «oiocarc sulla pelle del sindacato per una rivincita di partito-. Il pei, cioè, non vuole rischiare una scissione della Cgil. Del problema ne parlano domani a Botteghe Oscu¬ Un intervento d re vuole evitare una di «ripristino di dial re i dirigenti della Cgil. La risposta definitiva del pel arriverà comunque dal comitato centrale, convocato da giovedì a sabato. A quanto pare, verrà data una sterzata alla linea politica e, di conseguenza, potrebbe anche cambiare l'atteggiamento verso 11 referendum. Stando all'intervista di Natta all'.Unltà». par di capire che il pei vuole chiudere il contenzioso polemico col cugino socialista, senza per questo accodarsi a Craxi, e mantenendo piena libertà di movimento verso tutti 1 partiti democratici. Dovrebbero, in questo modo, cadere le motivazioni inconfessate che spingevano, tra l'altro, il pei al referendum anche per delegittimare il governo Craxi con una sperata vittoria del .si... Ora, tutti i dirigenti comunisti precisano, invece, che il referendum è giustificato solo da ragioni economiche, e cioè dalla necessità di recu- i Valerio Zanone scissione nella Cgil - Galloni e Coettiche tra le grandi forze politiche» perare per i lavoratori i quattro punti di contingenza tagliati l'anno scorso dal governo. Ma se si troverà una soluzione che eviti la prova elettorale, ben venga. I democristiani hanno subito drizzato le orecchie e invitano il pei a facilitare l'intesa. • Noi che non abbiamo mai voluto uno scontro frontale — scriveva ieri il direttore del "Popolo". Galloni — ritenia7no che se, dopo il risultato elettorale, il pei fosse sospinto ad un irrigidimento, le conseguenze potrebbero essere molto più gravi, Qualunque sia l'esito del referendum, poiché, a quel punto — nonostante le aperture già manifestate nella maggioranza — sarebbe inevitabile l'isolamento del pel e la sua riduzione a fona di opposizione con la quale un dialogo risulta sempre più difficile'. E' una mano tesa alla nuova linea che Natta sembra abbozzare. Galloni appartiene all'ala «sinistra., della de, ma le stesse cose le dice ora anche un «moderato., come Emilio Colombo. Secondo l'ex ministro degli Esteri c'è da attendersi ora -il superamento di una così acuta fase antagonistica e il ripristino di una più piena normalità di relazioni dialettiche tra le grandi forze politiche... Cioè, anche col pei. Colombo aggiunge che -le grandi forze politiche- (de e pei, ndr) debbono trovare un punto di incontro nell'interesse del Paese. Bisogna -ritrovare il coraggio di una Uitesa larga e responsabile-. Anche i socialisti si attendono segnali dal pei. come dice Enrico Manca, Ma, a quanto pare, sospettano che la de dica di voler evitare il referendum mentre si comporta in modo opposto. Lo so'sMene l'on. Franco' Piro,- capogruppo socialista alla commissione Finanze e Tesoro della Camera. Secondo Piro i democristiani «stanno orchestrando una manovra politica per ostacolare l'azione del governo tesa ad evitare il referendum" praticando «una forma sottile di ostruzionismo-, Alberto Rapi sarda sivo, il presidente dello Snami, Roberto Anzalone, ha ribadilo la proposta clic è stata per tre giorni al centro del dibattito congressuale: -Per ridare efficienza al servizio sanitario Io Stato non può più contare soltanto sulle proprie forze. E' ormai necessario, come del resto accade già in numerosi Paesi europei, che servizi pubblici e privati si integrino. E' questa l'unica strada per garantire a tutti un servizio sanitario qualificato e moderno-. • Ferrovieri — Sciopereranno per 24 ore dalle 21 del 26 maggio alla stessa ora del 27 per sollecitare l'approvazione del contratto siglato il 12 febbraio scorso. • Autoferrotranvieri — La categoria (150 mila addetti) si ferma per 4 ore, dalle 9,30 alle 13,30. il 28 maggio per sostenere la piattaforma contrattuale (il precedente contratto è scaduto il 31 dicembre). Per la mancata r

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