Non bastano tre belle vittorie

Il meeting di Montecarlo vede gli azzurri al quarto posto dietro anche ai «turisti» Usa Il meeting di Montecarlo vede gli azzurri al quarto posto dietro anche ai «turisti» Usa Non bastano tre belle vittorie Le imprese dì Andrei (peso), Simionato (200) e Mei (5000) brillano in una squadra senza temperamento - Il colosso toscano vicino al primato - Nel triplo l'americano Simpkins a m 17,39 - Successo della Germania zione di una squadra disastrosa: basti pensare che nel salto in alto un americano si è fermato a 2,05, quando il cinquantesimo atleta statunitense dell'anno scorso aveva superato 1 2.22. Ma poiché l'atletica è un fatto soprattutto individuale, sarà bene parlare degli italiani che si sono fatti onore. E qualcuno, per fortuna, c'è stato. Innanzitutto e soprattutto Alessandro Andrei, il campione olimpico del peso che si è presentato molto determinato alla caccia di quel 22 metri che sono il suo obiettivo più o meno immediato. Andrei, per quattro volte, ha superato i 21 metri (nell'ordi¬ ne 21,04, 21,16, 21,11, 21,06 prima di calare appena appena verso la fine); non ha raggiunto i suol limiti massimi perché la pedana un po' ruvida gli ha impedito di concludere l'azione con la velocità necessaria, ma è avviato ad una grande stagione. L'allenatore Piga lo ha anche messo a dieta (si fa per dire); è calato di un cinque chili, ora pesa solo più 126,600 perché si è scelto di sacrificare qualcosa alla potenza a vantaggio di una maggior velocita di azione. Nella scia di Andrei anche Montelatici si è riaffacciato oltre i 20 metri (20,03) ottenendo cosi la seconda doppietta azzurra del¬ l'incontro dopo quella di sabato nel disco. Gli italiani, ex improvvisatori, ora vincono dove c'è da mettere insieme montagne di muscoli e di tecnica. Hanno vinto bene però anche nei 200 con Simionato, che dopo aver esordito balbettando sabato nei lOOrdove era stato schierato all'ultimo momento per via dell'infortunio di Tilli, ieri ha battuto con estrema autorità (20"69) avversari veri del panoramana continentale, come il francese Boussemart e i tedeschi Skamrhal e Lubke. La sorpresa forse più inattesa l'ha offerta Stefano Mei, che sostituendosi ad Antibo, ha vinto una gara di 5000 metri in cui aveva iniziato l'ultimo giro con cinquanta metri almeno di distacco dal francese Prianon, fin troppo coraggioso a lanciare la sfida. Mei ha chiuso in 13'44 "85, ma ancora più significativo in prospettiva futura è forse il terzo posto di Walter Merlo, cuneese giovane e secco, molto grintoso e attento durante tutta la gara. Il resto in pochi spiccioli: nei 110 hs. successo dello statunitense Norman in 13"64, mentre Tozzi, per un solo centesimo (14"10) ha perso il secondo posto dall'altro' americano Stewart, uno def pochi atleti validi della formazione statunitense. Nei 3000 siepi, facile successo del primatista europeo, il francese Mahmoud (8'29"87) con Boffi e Panetta quinto e sesto. Nell'alto è bastato un 2,21 allo statunitense Balkin per vincere e il nostro Davito è stato discreto terzo con 2,18. La staffetta 4 x 400 ha evitato d'un soffio l'ultimo posto dopo le incerte frazioni di Bcrtaggia, Nocco e Tozzi, grazie alla rimonta effettuala da Ribaud sui francesi. Hanno vinto gli statunitensi questa gara di chiusura. Va citato ancora Badinelli, quarto nel triplo con 16.32. Ed è davvero tutto. Classifica finale del quadrangolare di Monaco; 1. Germania Ovest punti 189; 2. Francia 174; 3. Usa 170.5; 4. Italia 168.5.

Luoghi citati: Francia, Germania, Germania Ovest, Italia, Monaco, Montecarlo, Usa