Ricordate: per i funghi bisogna pagare la tassa

Ricordate: per i funghi bisogna pagare la tassa Le Comunità montane stanno decidendo i pedaggi Ricordate: per i funghi bisogna pagare la tassa 4lC ire ostale - Dir I funghi non sembrano conoscere l'inflazione, almeno stando alle Comunità montane della Provincia di Torino. Mentre cominciano a spuntare nelle zone più calde, gli amministratori hanno quasi ovunque stabilito 11 prezzo del tesserino per 1 cercatori. Nella stragrande maggioranza la «patente» che abilita alla raccolta del funghi non costerà più dell'anno scorso. La novità piuttosto è un'altra: molte Comunità montane stanno cercando di sosti¬ tuire i tesserini con un versamento in conto corrente: la ricevuta, unita ad un documento di identità, metterà i cercatori al riparo dalle salatissime multe previste dalla legge regionale. «La distribuzione dei tesserini — dicono i pubblici amministratori — creava non pochi problemi. La gente qui viene soprattutto 11 sabato e la domenica quando gli uffici sono chiusi. Il conto corrente semplifica tutto >. La nuova formula è già stata decisa In vai Chiso- ne, nell'alta e bassa vai Susa, a Lanzo e nella vai Ceronda. Due Comunità montane hanno inoltre deciso di differenziare 11 costo e la terza lo farà probabilmente a giorni: cosi in vai Sangonc il tesserino costerà tremila lire per 1 residenti e quindicimila per 1 forestieri e nella zona di Ivrea un giorno di raccolta costerà cinquemila lire, una settimana 11 doppio ed il permesso per un anno ventimila. Ecco 1 tributi già stabiliti: Alto Canavese, Val Pellice, Val Chisone. Pinerolese, Val Ceronda 10.000 lire; Alta e Bassa Val Susa 5000; Val Lanzo 20.000; ' Valle Sacra 10-20.000; Dora Baltea 5-20.000; Val Sa tigone 3-15.000. Come detto, presumibilmente, anche in Valle Orco e Soana (3-10.000) e in Val Chlusella (15.000) verranno confermati 1 prezzi dell'anno scorso. Nelle valli dell'Orco e del Soana l'anno scorso 1 residenti pagavano tremila lire, gli altri diecimila: il provvedimento sarà quasi certamente confermato dalla prossima giunta. La Regione fissa minimi e massimi, lasciando alle Comunità montane un ampio spazio di scelta. Succede però che i loro territori siano molto spesso adiacenti e quindi che 1 cercatori rischino di sconfinare, senza rendersene conto, in casa d'altri. Come comportarsi nel loro confronti? E non sarebbe forse meglio giungere ad accordi tra 1 diversi enti per fissare un prezzo magari più alto, ma unitario? Qualche tentativo è stato fatto (in Canavese, nel Pinerolese, in vai Susa).

Luoghi citati: Bassa Val, Ivrea, Torino