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«Ho visto gli Ufo» «Ho visto gli Ufo» MILANO — Stranamente, la signora Hagen vuol parlare con i giornalisti. Di solito fa loro boccacce; questa volta invece, dopo il concerto, si fa attendere pochissimo e arriva in gran forma, tutta vestita di rete, con i capelli gialli e arancione perfettamente fermati da una gran farfalla, e il trucco degli occhi che le arriva alle tempie. Che voglia parlare del nuovo disco? Macché, di musica e soprattutto di industria discografica non ne vuol sapere, bevendo birra («ma questo non è alcol») spiega come ha smesso di bere e di fumare marijuana: «E' stato facile, non ne potevo più, stavo male tutte le volte che mi ci mettevo. E' per questo che sono dimagrita, la marijuana mette fame, gli africani la usano come cura contro l'Inappetenza dei bambini». Definisce il suo show «molto complicato», e dice die gli americani non hanno nessuna difficoltà a capire il suo spirito tedesco, «perché c'è dentro anche molto di indiano americano, com'ero io nella mia vita precedente, quando il mio nome era Koya». Ma ha davvero incontrato gli Ufo? «Certo — ri-' sponde con assoluta naturalezza — mi sono messa in contatto con loro nei miei sogni e nel mio livello astrale, è una comunicazione telepatica, ma questo è potuto succedere soltanto dopo che ho smesso di fumare, per raggiungere questi risultati c'è bisogno di protezione astrale, dei tuoi angeli o delle anime. Io e Dio siamo una cosa sola, ci possiamo parlare, come se fosse al telefono, e io cosi mi sento protetta». Si sente americana? ..No, assolutamente. Mi sento unica, io sono Nina. 11 mio amico migliore è Gesù e Dio, ho molti amici, mia figlia, la mia band, 1 fans, la gente che non ama il fascismo e il capitalismo imperialista che porta Inquinamento chimico tanto nei paesi socialisti che in quelli capitalisti, e vuol uccidere la gente». Che cosa ne pensa di Madonna, l'astro emergente del rock americano? Mi guarda fisso negli occhi: «Amo Madonna tanto quanto amo lei, e tutti su questo pianeta. Ogni essere umano dovrebbe essere felice e creare». m. v.