«Era la prima volta che seguiva la Juve»

€< Era la prima volta che seguiva la Juve » €< Era la prima volta che seguiva la Juve » Il torinese morto sugli spalti di Bruxelles era titolare di una trattorìa in via Spotorno • Moglie e figli hanno appreso la notizia alle 2 - Nel condominio dove abitava era apprezzato da tutti Oiovacchino Landini, 50 anni a novembre, ha pagato con la vita 11 suo tifo per la Juventus: è morto a Bruxelles, forse travolto nel crollo del «settore e». La notizia in via Oenova 125, sesto plano, nell'alloggio dove abitava con la moglie Carola Bandiera e 1 figli Andrea, 15 anni e Monica, 22, è stata portata dal cronista poco prima delle 2 di, stamane. Nell'alloggio, In un palazzo abbastanza recente, nessuno dormiva. «£' tutta la notte — dice la moglie fra 1 singhiozzi — che tento di telefonare ai numeri forniti dalla tv. Invano, sempre occupato. Un incubo-. E la figlia Monica: 'Perché proprio lui? Non si era mai mosso da Torino. Ma questa volta non c'erano stati santi, voleva vedere la Juve: Oiovacchino Landini era molto conosciuto nella zona di via Oenova, era il titolare della trattoria Toscana di via Spotorno 33. OH volevano bene tutti, aveva sempre il sorriso sulle labbra, parlava sovente di sport, della sua Juventus, una passione che aveva contratto nel numerosi f• anni di permanenza a Torino, dove era arrivato da Capannorl, patria di tanti gestori di ristoranti della nostra città • Quando è partito, lunedi, poco prima delle 20 — ricordano 1 familiari — era tanto contento. Il viaggio era organizzato dal Club di via Bogino, al quale pur non essendo iscritto, si sentiva vicino per fede bianconera'. 'Adesso non lo vedremo •più-, affermano fra le lacrime moglie e figli. E mentre smarriti chiedono informazioni, arrivano altri giornalisti, confermano purtroppo la luttuosa notizia. Arriva la televisione, 11 condominio si sveglia, gli inquilini si affacciano alle porte. Domandano che cosa sia accaduto. Quando sanno, commentano: «Era tanto appassionato della Juventus: Fra le notizie vi è anche quella di un - aereo privato con otto persone a bordo, che, arrivate nella capitale belga e saputo della «guerriglia» in atto hanno preferito vedere la partita in televlsio- ne' *;* • , Pier Carlo Perruquet, presidente dello Juventus club, è riuscito a telefonare in via Boglno da Bruxelles alle 22,45. Parole drammatiche: 'Non dovrebbero esserci morti tra quelli partiti con noi (una ventina di pullman, due charter). Terribile: è successo di tutto qui.. Poi dure accuse: 'Le colpe sono del servizio d'ordine inesistente. In campo ci aggredivano e nessuno interveniva.. Dalle 21 in poi 1 telefoni della segreteria dello Juven¬ tus club di via Boglno, non hanno smesso un attimo di trillare: «Si sa qualcosa da Bruxelles? Chi sono i morti?: Non si è saputo cosa rispondere fino a notte inoltrata, quando si è avuta la sicurezza dell'unico nome certo di Torino. I parenti del tifosi sono arrivati In massa al termine della partita. Dopo decine di tentativi la titolare di un'agenzia di viaggi è riuscita à mettersi in contatto con l'ospedale militare di Bruxelles, dove si trovano le vittime. Sui tavoli della segreteria è stata compilata una lunga lista di persone partite, che veniva letta al personale dell'ospedale,

Persone citate: Carola Bandiera, Oiovacchino Landini, Pier Carlo Perruquet

Luoghi citati: Bruxelles, Torino, Toscana