Si complica il giallo della Sme di Emilio Pucci

Si complica il giallo della Sme Si complica il giallo della Sme E' svanita la cordata di Scalerà - Disappunto di Iri e De Benedetti - Voci di accuse della de a Darida ROMA — Nuovo colpo di scena nell'orma! Incredibile vicenda Sme. C'è una terza offerta per l'acquisto delle aziende alimentari dell'Iri, a condizioni più vantaggiose di quelle previste'dal contratto con la Bulloni di Carlo De Benedetti, e di quelle della misteriosa, e destinata a rimanere tale, cordata dell'avvocato romano Bealera. La proposta è sottoscritta dalla Barllla, dalla Ferrerò e dalla Fininvest (Berlusconi) e prevede un versamento complessivo all'Iri di 600 miliardi, pagabili nell'arco di due anni e con un anticipo immediato di 100 miliardi. La «troika*» Barllla-Ferrero-Berlusconl offre quindi 103 miliardi In più di De Benedetti e 50 miliardi In più del gruppo Scalerà. La decisione passa ora nelle mani dell'Iri che, al pari di De Benedetti, ha accolto ieri con disappunto la nuova Iniziativa. Probabilmente già oggi si riunirà 11 comitato di presidenza per valutare questa offerta, sulla base dei criteri Indicati dalla recente delibera del Cipl (trasparenza dell'operazione, nessuno smembramento e nessuna successiva cessione a gruppi esteri). Poi dovrà essere informato 11 ministro delle Partecipazioni statali Darida per l'autorizzazione definitiva. Il tutto, nel termine di 20 giorni. Ma sono soltanto supposizioni perché, dopo lo scontro politico dc-psl su quest'affare, la procedura si è maledettamente complicata, tenendo anche conto che con De Benedetti c'è in piedi un vero e proprio contratto e non una semplice Impegnativa. La bomba dell'inattesa offerta ha riacceso la battaglia politica. E' di nuovo polemica grossa fra 1 democristiani, favorevoli al contratto Irl-Bultonl, e 1 socialisti che hanno ostacolato con tutti 1 mezzi questo accordo fin dal primo giorno, con In prima fila lo stesso presidente del Consiglio Craxl. La scorsa settimana si sfiorò addirittura la crisi di governo. Adesso ci sarebbe bufera anche in casa de. ieri sera circolava la voce che 11 segregarlo De Mita avrebbe chiesto a Darida le dimissioni per essersi mostrato troppo «tiepido» nel difendere l'affare. L'altra sera l'autorizzazione sembrava cosa fatta. All'ultimo momento, invece, Darida, dietro telefonata del sottosegretario alla presidenza Amato (telefonata fatta per conto di Craxl a Mosca) non ha firmato. Di qui l'Ira di De Mita. Barllla, Ferrerò e Berlusconi hanno presentato la loro offerta tramite 11 commercialista milanese Pompeo Locateli!. 'Le società mandanti — scrive Locatela al presidente dell'Iti Romano Prodi — pur avendo in precedenza tutte mani/estato il loro interesse al rilievo della partecipatone Iri nella Sme, non hanno avuto modo di conoscere tempestivamente il proposito dell'istituto di alienare quel paccheto di controllo, trovandosi poi ad apprendere dalla stampa della conclusione di una trattativa BuitonU. Locateli! garantisce poi gli Impegni per gli Investimenti, l'occupazione e la non cessione del nuovo pacchetto a gruppi esteri per almeno dieci anni Immediata la replica dell'Iri: «/ gruppi Barllla, Ferrerò e Fininvest non hanno mai manifestato prima di oggi il loro interesse ad un eventuale rilievo della Sme: L'Istituto precisa poi che Barllla si sarebbe Interessato solo all'aqulsto 'di alcune aziende del gruppo, nel caso si fosse proceduto ad uno smembramento.. Il gruppo Ferrerò, Invece, mostrò interesse solo per le aziende Sldalm (ex Motta e Alemagna). Quanto alla Fininvest, conclude la nota, «non si è proceduto alla notifica di alcuna trattativa in quanto per la costituzione di un grande polo alimentare italiano, capace di affrontare la concorrenza straniera, si riteneva che la Fininvest, che notoriamente non vanta alcuna attività nel settore alimentare, non potesse offrire garanzie valide per una poli¬ tica organica in tale settore: Ancor più duro 11 commento di Carlo De Benedetl 11 quale sottolinea che 11 suo contratto con Tiri esclude esplicitamente l'ipotesi di un'asta. 'Confermo la mia valutazione economica del gruppo Sme-Sidalm che è una valutazione imprenditoriale basata sull'impegno di sviluppo tramite la concentrazione delle attività BuitoniPerugina nella Sme-Sidalm per creare un gruppo alimentare italiano che possa, unito, competere sul piano internazionale. Mi rendo conto che altri possano esprimere diverse valutazioni avendo probabili interessi non di fusione delle proprie attività con Sme ma di ritorni pubblicitari l'uno e di spartizione di mercato e di aziende gli altri: L'unica soddisfazione, commenta amaramente De Benedetti, è che la sua iniziativa abbia smosso un settore finora distintosi solo per cessioni all'estero. Emilio Pucci

Luoghi citati: Mosca, Roma