Gli azzurri sperano di non far dormire

Gii azzurri sperano di non f or dormire AMICHEVOLE A PUEBLA Gli uomini di Bearzot temono la «concorrenza» della gara di Bruxelles e la fatica da altura Gii azzurri sperano di non f or dormire Preoccupano anche il caldo e le condizioni del terreno - Correre, scattare e recuperare non è facile Per il et. (pace fatta con la stampa) il risultato non conta: «L'importante è valutare il comportamento dei singoli sul piano fisico» - Squadra senza novità (con cinque sostituzioni nella ripresa) DAL NOSTRO INVIATO PUEBLA — Ogni giorno sul far della sera, qui a Puebla, il cielo si copre di nubi nere e scoppia il temporale. Poi, la mattina, il sole torna a splendere radioso e rabbioso. Cosi è, in un certo senso, nel gran carrozzone del calcio azzurro. Dopo la tempesta, ieri la pace. Durerà? Forse no, anzi no, ma ci ha fatto piacere vedere Enzo Bearzot rilassato e felice alla vigilia del primo impegno in partita, gentilissimo malgrado i titoli rimbalzati dall'Italia sul piccolo scambio di opinioni, subito ingigantito, con colleghi della televisione di Stato e fotografi. Si è comportato tanto gentilmente, Bearzot, che ha dettato senza quasi esserne richiesto la formazione che stasera esordirà in Messico contro 11 Puebla. Questo a dispetto dei timori di De Gaudio stesso, venuto cautamente in avanscoperta con propositi di mediazione sulla formazione, preoccupato com'era di limare gli spigoli fra tecnico e stampa. Ma Bearzot ha preso tutti in contropiede, chiaramente 11 suo gesto suonava come un invito all'armistizio ed armistizio è stato. Per la verità i misteri di formazione sarebbero stati fuori luogo. Non ci sono novità, giocherà la squadra più logica conoscendo le teorie del tecnico e la sua coerenza nel rispettare le gerarchie. Bordon in porta. Righetti libero, Vierchowod terzino con Collovatl stopper, Baresi a centrocampo. -Ma è probabile che utilizzi le cinque sostituzioni possibili- ha detto Bearzot tenendo per sé un piccolo dubbio su chi dovrà entrare nella ripresa. Sicuro Galli, se recupera un leggero dolore muscolare, quasi certo Dossena, probabili Tricella, Fanna e 8erena. -Deciderò in base alla reaelone dei singoli. E' la prima partita, e l'obiettivo principale resta quello di fare esperienza di calcio d'altura-. Il risultato non conta, almeno a parole. E Bearzot. per rafforzare il concetto, fingeva di meravigliarsi per tutto questo interesse. Specie considerando che l'incontro, teletrasmesso in diretta, sarà soltanto il contorno del piatto principale, vale a dire di Juventus-Liverpool. -In questo momento ci sono cose che contano più del risultato — ha spiegato il tecnico — e certamente non potrei rovesciare i miei giudizi basandomi su una partita. Ma se dovessimo giocar male, allora bisognerebbe analizzare con attenzione l perché: tipo di gioco, recupero difficile, problemi di altura, tutto:L'importante è valutare il comportamento dei singoli sul piano fisico contro una formazione che è ovviamente abituata all'altura e altrettanto ovviamente si impegnerà alla morte per battere t campioni del mondo-. Insomma, niente di nuovo se non la considerazione che nel calcio in quota gli spunti individuali, troppo dispendiosi sul piano atletico, vanno limitati al minimo in funzione della coralità della manovra. Dividere la fatica in undici, ecco 11 segreto. -Questo vale sempre — ha proseguito Bearzot— ma diventa indispensabile a 2000 metri di altezza. DI Gen¬ naro deve far correre la palla e Conti non eccedere in dribbling. Semmai linterrogatlvo riguarda l difensori. Se uno di loro avanza, come si comporterà l'avversario diretto? Se segue l'azione, bene, il dispendio di energie è pari. Ma se resta in attacco, è utile che il difensore rientri con doppio spreco di fatica? Oppure non è preferibile studiare una sovrapposizione di marcatura?Domande cui spero di dare giuste risposte-. I giocatori, ovviamente, non si pongono slmili quesiti anche se quasi tutti ammettono che la fatica, In quota, non è una bella invenzione dei medici. E' più difficile correre, scattare, recuperare, persino respirare. E qualcuno, come Vierchowod, litiga col sonno e si sveglia ogni mattina alle cinque. Più che il Puebla, buona squadra di serie A con un palo di stelle (ti cileno Moscoso che ha preso parte agli ultimi mondiali, l'attaccante Paul Moreno considerato la promessa del calcio messicano), gli azzurri temono le condizioni del terreno, erba troppo soffice e alta a coprir grosse buche. E temono il sole che morde e naturalmente l'altura. Vorremmo essere ottimisti, ma non crediamo di dover assistere ad una partita memorabile. E' stato molto realista Giordano, il quale dopo aver sognato a discorsi 11 primo gol azzurro in terra messicana ha concluso dicendo: -Speriamo soltanto di non fare addormentare la gente che ci vedrà in tivù dopo l'avvincente spettacolo cìie certamente sapranno offrire Juventus e LiverpooU. Carlo Coscia Per Bruno Giordano un ritorno al centro dell'attacco azzurro

Luoghi citati: Bruxelles, Dossena, Italia, Liverpool, Messico