Genova abbraccio sul mare

Genova/ abbraccio sul mare Un'idea dell'architetto Renzo Piano per rivalorizzare la città Genova/ abbraccio sul mare 11 «progetto Colombo 92» tende a recuperare nuovi usi del porto nel rispetto della memoria storica - Un pontile galleggiante, ideale proiezione sull'acqua di via San Lorenzo - All'aeroporto si andrà anche con i vaporetti -1 quattro moli saranno restaurati con i loro magazzini DAL NOSTRO INVIATO OENOVA — La nuova cultura delle città si rivolge sempre più alla riscoperta di quelle parti dell'organismo urbano che sono cadute In disuso perché superate dall'evoluzione tecnologica. Tra 1 tanti esempi di età diverse ecco il Lingotto a Torino e il porto storico a Genova: due casi affidati allo stesso architetto, Renzo Plano, per la progettazione di un recupero che renda possibili nuovi usi nel rispetto della memoria. •'Progetto Colombo '92. L'ho battezzato così nella fiducia di vederlo realizzato per le celebrazioni del clnquecentenario della scoperta dell'America. Genova ritrova il suo legame anche fisico col porto. Scompaiono le barriere, una strada galleggiante prolunga la città antica sull'acqua. Il porto storico diventa il fulcro di nuove attività, comprese quelle della ricerca applicata alla navigazione, Insediate negli antichi magazzini. Non prevedo nuovi grandi edifici. I pontili attrezzati per usi turistici saranno galleggianti, disposti come proiezioni degli affacci tradizionali sul mare, da Palazzo San Giorgio, dalla zona delle contrattazioni mercantili che fa capo alla Loggia di Banchi*. Impresa affascinante ma delicatissima. Il porto storico ha una fisionomia ben definita, in posizione strategica. A levante lo racchiude la sporgenza naturale che fu la prima protezione dell'emporio genovese e su cui venne costruito il medioevale quartiere del Molo, con l'angolo più nascosto del Mandraccio (Renzo Piano vuole restituirlo interamente all'acqua). A ponente la Darsena municipale. Le calate portano 1 nomi delle antiche famiglie di mercanti: Ponte degli Spinola, Ponte degli Embrlaci, Ponte dei Calvi. C'erano anche 1 ponti o moli, del vino, del pésci, della calcina. Nel quartiere del Molo si conservano 1 bellissimi magazzini del sale. Ancora al Molo si fondevano 1 cannoni. E al centro dell'arco portuale era il «Palazzo del mare», nel Duecento sede del Capitano del Popolo, poi del Banco di San Giorgio. Il Palazzo San Giorgio, già manomesso da arbitrari restauri, è oggi racchiuso da una morsa di asfalto Tutto è stratificazione storica, dagli anni delle crociate e di Simon Boccanegra. Le pietre stesse del moli e delle calate, la monumentale Porta Siberia, le abitazioni del Molo ancora ricche di vita, persino le vecchie gru idrauliche da anni fuori uso. Dice Renzo Piano: «fino a non molti anni fa questa parte del porto era frequentata da navi che scaricavano il cotone e altre merci. La povertà di spazi in acqua e a terra, l'impossi¬ bilità di attrezzare i moli per rapide operazioni di scarico e carico, hanno causato l'abbandono del vecchio porto. In questi giorni una piccola nave cinese scarica cotone, ma è un episodio segnalato quasi con curiosità». La parte del progetto più direttamente leggibile e più esposta a critiche è quella dei pontili galleggianti attrezzati per novecento imbarcazioni da diporto. L'antico porto mercantile diventa porto turistico, come il Vieux Port a Marsiglia. 'Il pontile più lungo, largo dodici metri e galleggiante come gli altri, è la ideale proiezione in mare di irta San Lorenzo. Alla sua radice sarà la stazione dei vaporetti che collegheranno la città all'aeroporto passando in acque interne, protette dalle dighe esistenti. I quattro moli storici verranno restaurati con i loro magazzini. Il voluminoso edificio del Porto Franco verrà ridimensionato eliminando tettoie e superfetazioni, per diventare deposito al servizio delle attività artigianali e commerciali del centro storico». Non sono da poco 1 problemi formali: arredo dell'Intera zona liberata dalle recinzioni doganali, coperture, colori, modifiche pur limitate dell'aspetto di edifici che erano sorti per usi non ripetibili. I magazzini del cotone sono lunghi ben quattrocento metri, alti cinque plani. .Ospiteranno l'Istituto idrografico della marina, con attracchi per le navi oceanografiche. In più, nei magazzini del cotone andrà quella che io definisco la città navale: un insieme di attività di ricerca, banca- dati, museo, biblioteca. Ci sarà anche il centro del Consiglio nazionale delle ricerche per la simulazione della navigazione in Mediterraneo. A Renzo Piano ha rinunciato ad alcune idee che avevano sollevato fiere opposizioni. Non ci saranno file di palme in porto, non ci saranno le famose «tre navi», edifici nuovi emergenti dall'acqua. Ha abbandonato, ritenendolo Irrealizzabile per difficoltà finanziarle, 11 progetto di interramento della strada sopraelevata davanti a Palazzo San Giorgio. Ma 11 problema di questo abbraccio di acciaio rimane sul tappeto. I nuovi amministratori comunali dovranno darsi coraggio per affrontarlo e riportare interamente il centro storico sul suo porto. Mario Fazio

Persone citate: Mandraccio, Mario Fazio, Port, Renzo Piano, Renzo Plano, Spinola

Luoghi citati: America, Genova, Marsiglia, Siberia, Torino