Pace a metà Kohl-Mitterrand (tra loro le «guerre stellari») di Bernardo Valli

Pace a metà Kohl-Mitterrand (tra loro le «guerre stellari») L'asse Parigi-Bonn inquinato dal progetto statunitense Pace a metà Kohl-Mitterrand (tra loro le «guerre stellari») Sul lago di Costanza, Mitterrand ha insistito su Eureka, ma il Cancelliere non si è sbilanciato - L'Eliseo: «Non sempre i nostri interessi possono essere identici» DAL NOSTRO INVIATO PARIGI — Mitterrand sperava di più. Kohl non l'ha deluso del tutto. Ha promesso molto. Ma non quel che l'ospite francese, recatosi fiducioso all'appuntamento di Costanza, si aspettava. La riconciliazione, dopo la baruffa dei primi di maggio a Bonn, è stata Insomma abbastanza fredda. Tra 11 presidente e il Cancelliere c'è sempre Reagan con le sue «guerre stellari.. Durante le ore trascorse sul lago di Costanza. In prossimità del confine svizzero, prima a colazione e poi in barca, Mitterrand ha difeso il suo progetto Eureka, che dovrebbe dotare l'Europa di un'alta tecnologia spaziale, e Kohl ha espresso il suo gioviale entusiasmo, ma al tempo stesso ha confermato 11 suo Interesse per il più cospicuo, allettante progetto americano Sdi (le guerre stellari). L'uno non esclude l'altro, sostiene 11 Cancelliere. No, replica il presidente. I «cervelli, europei non sono abbastanza numerosi, non possono lavorare al di qua e al di la dell'Atlantico. E lo stesso discorso vale per 1 capitali da investire. E cosi, in un'atmosfera cordiale, Mitterrand e Kohl hanno constatato le loro divergenze sull'argomento. Nelle prossime settimane i tecnici, a livello ministeriale, dei due Paesi, si Incontreranno per studiare un programma di ricerche. Per vedere se è possibile conciliare la partecipazione all'Sdi di Reagan e all'Eureka di Mitterrand. Esperti tedeschi sono in partenza per gli Stati Uniti dove esamineranno le proposte americane («che sono ancora da chiarire, ha detto Kohl), e Bonn terrà puntualmente informata Parigi. In termini politici questo significa che l'intesa francotedesca è Inquinata. I cocci di Bonn non sono stati reincollati del tutto a Costanza. Ma, come ripete Mitterrand, la Francia e la Germania Federale non possono non Intendersi. Altrimenti la Comunità europea si sgretolerebbe. E lo stesso concetto viene ribadito da Kohl. Ma quel che cambia profondamente la natura dell'asse franco-tedesco è lo smorzato europeismo del Cancelliere. Cresciuta politicamente, meno fiduciosa nel confronti di una Comunità rissosa e a volle costosa, la Germania Federale sembra rivolgere sempre più i suoi slanci oltre Atlantico, e sempre meno oltre il Reno. E' come se Kohl, pur compiendo disciplinatamente 1 suol doveri di europeo, fosse attirato soprattutto dall'idea di fare dèi suo Paese 11 principale e privilegiato alleato degli Stati Uniti. Con il suo progetto Eureka, Mitterrand ha messo a dura prova 11 Cancelliere. Pur sostenendo che Eureka non è in concorrenza con l'Sdi, egli mette in realtà la Germania Federale davanti a una scelta inaccettabile. L'incontro di Costanza è stato rivelatore. Kohl magnifica il progetto europeo, ma non rinuncia a quello amerlr cano, sul quale esprime tuttavia qualche riserva, nell'attesa di « sapere di più-, E al tempo stesso riconferma 11 suo impegno comunitario. Egli ha ribadito ieri che al prossimo vertice di Milano, a fine giugno, sarà necessario «/ar avanzare l'Europa». Con Mitterrand non ha discusso le conseguenze politiche e strategiche delle «guerre stellari, reaganiane, delle implicazioni sul plano del rapporti con l'Urss. L'appuntamento sul lago riguardava l'Europa: e ha fatto riaffiorare le ambiguità del rapporti franco-tedeschi, che sono poi quelli del Paesi membri della Comunità. Quando è troppo esclusivo l'asse Parigi-Bonn irrita, suscita gelosie, quando è In crisi preoccupa. E in questa fase prevale un malessere diffuso. Ha riassunto Mitterrand alla fine dell'incontro: «Gli interessi dei nostri due Paesi possono non essere identici In tutte le circostame. Ma su un punto sono identici, sull'Europa'. In verità è proprio su un problema essenzialmente europeo che 11 presidente e 11 Cancelliere non sono d'accordo. Il primo ha in questo momento una visione giacobina, esclusiva dell'Europa, 11 secondo ha una visione più elastica, meno vincolante, forse più realistica. Entrambi hanno preoccupazioni evidenti di politica interna. Un successo di Eureka, oltre che benefico per l'Europa, sarebbe utile in un anno elettoralmente decisivo a Parigi. Per gli industriali tedeschi sarebbe imperdonabile perdere la gara tecnologica lanciata da Reagan. Un presidente americano, quest'ultimo, che visitando 11 cimitero di Bitburg si è riconciliato platealmente con la Germania, quarant'anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Mentre gli europei sono ancora alle strette di mano sulle tombe di Verdun, della prima guerra mondiale. Bernardo Valli