Tra paura e speranza i tifosi contano le ore di Luciano Curino

Tra paura e speranza i tifosi contano le ore Tra paura e speranza i tifosi contano le ore dal nostro inviato BRUXELLES — Gli italiani in Belgio sono 320 mila. Vai in molte case, soprattutto nella parte vallone, e vedi l'immagine di Santa Rosalia o della Madonna di Pompei e una fotografia della Juventus. Clic può essere molto vecchia, con Combi Borei Orsi Rosetta Cesarini Muneratl Varglien Caligaris e gli altri dello scudetto del '31. Scrive -Mondial-, settimanale sportivo: «Il mito della Juve (pronunciate Youvé) vive e si propaga dovunque ci sono Immigrati italiani. La Juventus funziona come un segno di riconoscimento. E' il cordone ombelicale che unisce l'immigrato al suolo della patria, anche se viene dal Sud della penisola». Funzionano come segno di riconoscimento pure Inter, Milan, qualche altra squadra, ma assai meno della Juventus. A Bruxelles la sede del Juventus Club è in una tavernetta chiamata The Corner, in ruc Louis Thys (c'è un Juventus Club a Namur in Vallonia e un altro a Genk nelle Fiandre). Presidente e Carlo Romano, quarant'anni, impiegato e arbitro di calcio. Dice che The Corner andava bene finché i soci erano un centinaio, ma sono molto aumentati e continuano a crescere. «Contiamo di avere presto una sede più ampia e privata». Chi sono i soci? «Operai, commercianti, professionisti. Parecchi impiegati e funzionari della Comunità europea». Dice il signor Romano che da dieci giorni il telefono non gli lascia pace. Lo chiamano da tutta Italia per prenotare posti in albergo, e non ve ne sono più. E gli chiedono biglietti per la partita, a qualsiasi prezzo. Di biglietti ne aveva un bel po', non vuol dire quanti. Li ha dati via tutti. Diavolo d'un uomo, si sarà fatta una fortuna. Dice che sarebbe una nefandezza speculare anche un solo franco sulla Juventus. I biglietti li ha venduti al prezzo di testata. Com'è. Romano, l'umore del vostro club? «A mille fino a qualche settimana fa. Adesso c'è preoccupazione. Briaschl che non sembra al meglio, le voci di trasferimento che disturbano. Rossi che non segna, ma cos'ha questo benedetto ragazzo?». Per un momento sembra annientato dalla sventura. Subito sorride: «Però l'ottimismo è d'obbligo». ;/ ,. ole d'Italia- con 36 mila copie è il settimanale più diffuso tra gli italiani in Belgio, qui mi dicono che la delusione è grande perché troppi sono rimasti senza biglietto. Il giorno che si è aperta la vendita. alle cinque del mattino c'era già folla in attesa. Anclie italiani venuti dalla Germania, dalla Francia, dall'Olanda. Più i bagarini arrivati dall'Italia. I biglietti polverizzati nel giro di poche ore. In teoria c'erano al massimo cinque biglietti per persona. Sembra però che molti ne abbiano avute mazzette assai spesse, presumibilmente pagando più del prezzo dovuto. Se le cose stanno così, e parecchi fatti lo fanno pensare, si può dire che il mercato nero ha avuto inizio lì, proprio ai botteghini. Bruxelles era ieri indolente nel 32 gradi al sole di una giornata festiva (vacanza per il lunedì di Pentecoste). Ma poi sono arrii'ate nuvole con minacce di pioggia. Il signor Romano è andato nel pomeriggio all'aeroporto di Zaventen per un charter in arrivo da Olbia con una settantina di tifosi sardi. Le prime bandiere bianconere a Bruxelles. Abbracci, viva la Juve. Poi le bandiere sono jtale arrotolate e per due giorni II tifoso farà il turista. Molti, soprattutto italiani, arriveranno oggi. Isolali o in piccoli gruppi. La grande ■massa è attesa a tarda sera, nella notte, nella mattinata di domani, giorno della partita. In rue de la Loi 42, sede dell'Unione belga di football, si ha qualche informazione. Più di settanta voli dall'Italia e altrettanti dall'Inghilterra in poche ore. Zaventen non li può ricevere tutti, molti dovranno dunque atterrare ad Anversa. Im])osslbile prevedere il numero di auto e di pullman. Il Jwe Club Torino, da solo, porterà in Belgio circa quattromila tifosi: sono stati organizzali quattro voli charter e trenta pullman. La lunga carovana di pullman, quasi un centinaio compresi quelli che arriveranno dalla provincia, partirà da Torino nella serata di martedì. Troverà per strada autocolonne di altri Juventus Club. La maggior parte degli inglesi arriverà con tre treni speciali itia Calats-Ostenda. Su ogni convoglio, otto uomini della polizia ferroviaria per tenere d'occhio i supporters e separare il grano dalla zizzania, se riusciranno. Per ritardare quanto possibile il temuto impatio tra le due tifoserie, è stato disposto clic i treni inglesi arrivino alla stazione di Jette. uno del diciannove Comuni di Bruxelles e che è a nord-ovest della città, e i treni dall'Italia alla stazione di Sehaerbeek, a nord-est. Lo stadio aprirà t cancelli alle 17. , ,, . Luciano Curino

Persone citate: Caligaris, Carlo Romano, Combi, Loi, Louis Thys, Rosetta Cesarini, Varglien