Eleonora Duse: vita, amori, mito (con la voce di Valeria Moriconi)

Eleonora Duse: vita, amori, mito (con la voce di Valeria Moriconi) Dal 6 giugno a Palazzo Venezia una grande mostra che andrà poi in Usa Eleonora Duse: vita, amori, mito (con la voce di Valeria Moriconi) ROMA — A parlare di Eleonora Duse l'altra sera nello stupendo salone delle sorelle Fendi in via Borgognona è stato Gerardo Guerrieri, l'uomo di teatro che ha dedicato gran parte della sua esistenza a studiare questa ultima grande diva del palcoscenico italiano. L'occasione era la presentazione di una mostra, una mostra che non nasce da alcuna ricorrenza biografica però perché, ha detto Guerrieri, «per la Duse i centenari non servono: è sempre il suo anniversario». La mostra, che resta aperta a Roma, all'interno dell'appartamento Barbo in Palazzo Venezia, dal 6 giugno al 6 luglio, è una sorta di percorso della memoria dentro i luoghi e gli spettacoli, gli amori e 1 teatri di Eleonora Duse. Patrocinata dal Festival di Asolo, con l'appoggio di un lunghissimo elenco di enti pubblici e privati; curata direttamente da Gerardo Guerrieri, che he ha fissato le tappe, e da Costantino Dardi, che ne ha Ideato l'allestimento, questa esposizione dopo Roma sarà a Londra, New York, Parigi per continuare poi il suo giro per 11 mondo. Pur non essendo una mostra multimediale, si avvale di una serie di supporti tecnici e non. Fotografie: ma le fotografie non sanno rendere la mobilità del viso, del corpo, delle mani perfino degli abiti che fu della Duse. Costumi da scena e vestiti quotidiani: per l'occasione la nipote ha perfino prestato alcuni abiti da camera della Duse, quelli che lei chiamava le sue palandrane. Lettere: ha sempre scritto moltissimo Eleonora Duse nel suo vagare, tant'è che attraverso il suo epistolario è possibile ricostruirne la vita meglio che con ogni altra testimonianza. Ma per presentare il suo ritratto nella maniera più completa ci saranno anche la voce di Valeria Moriconi che si è prestata a leggere brani recitati da lei o dedicati a lei; un filmato sulla vita sua lnti- tolato «La donna e il vento» realizzato dal regista Pierluigi De Mas su un soggetto di Franco Mole, e perfino una pelliccia di talpa color «pulce» capace di esprimere, secondo le sorelle Fendi, lo stile e la personalità di Eleonora Duse. Tra le testimonianze più curiose, la più curiosa riguarda 11 rapporto di Eleonora Duse con il mondo del cinema. «Avrebbe dovuto partecipare a Intolerance, il capolavoro di Griffith — ha ricordato Guerrieri —. Ma fu costretta a rifiutare perché attraversava un momento di grosso sconforto. "Non ho neanche la forza di fare la valigia", scrisse in una lettera alla figlia. Più tardi però, quando non ce la faceva più a recitare in palcoscenico, il cinema muto le apparve una possibile salvezza. Girò Cenere da un romanzo di Grazia Deledda e fu il suo unico film. Perfino Giorgio Strehler che pure voleva girare un film su di lei facendolo interpretare a Greta Garbo, non è mai riu-. scito a portare limpresa q compimento: La mostra, è stato spiegato l'altra mattina, è un atto di riparazione dovuto alla Duse. Per tutta la vita ha inseguito il sogno di possedere un teatro suo; non le fu mal concesso. Questa mostra nasce dal rimorso del mondo teatrale Italiano per non averla saputa rendere felice. si. ro. U'ii di El D d Rii Un'immagine di Eleonora Duse nella «Francesca da Rimini>.

Luoghi citati: Asolo, Londra, New York, Parigi, Roma, Usa, Venezia