Presenti solo le matricole

Presenti solo le matricole Proclamati in un'aula semideserta gli eletti al Comune Presenti solo le matricole Su 80 consiglieri e 320 nuovi amministratori delle 10 municipalità - Una sorpresa: nel pri Agostino Risaliti ha scavalcato Antonio Romanini al quale erano state attribuite, per errore, 40 preferenze in più - Adesso cominciano le strategie per la giunta: sindaco a fine giugno? Proclamati gli 80 eletti in Consiglio comunale e i 320 nuovi amministratori delle 10 municipalità dal presidente dell'ufficio elettorale Pier Carlo Damiano, l'attenzione è rivolta adesso alla formazione delle giunte, con indicazioni precise per la formazione dì maggioranze a cinque (de, psi, psdl, pri e pli) in Regione, Provincia e Comune. La proclamazione è avvenuta ieri mattina in una Sala rossa del Comune poco affollata per un atto più che altro tecnico, presenti quasi tutte le matricole e gli anziani: gli altri non si sono fatti vedere. Tuttavia c'è stata qualche sorpresa. Nel pri il primo escluso è risultato Gian Antonio Romanini. in un primo tempo dichiarato consigliere: è stato scavalcato da Agostino Risaliti che lo inseguiva alla distanza di una ventina di preferenze. Dalla verifica è emerso che 40 voti erano stati attribuiti erroneamente al Romanini. Cosi al suo posto in Consiglio arriverà appunto Risaliti. Anche al democristiano Sergio Galottl erano state attribuite meno preferenze e da un ulteriore conteggio è risultato non ultimo, ma penultimo eletto prima del collega Francesco Bruno. In questo caso però entrambi rimangono nella Sala rossa. Nessuna sorpresa invece nell'attribuzione del seggi: 30 al pei (meno tre rispetto al 1980). 20 alla de, 9 al psi (meno tre), 6 ai repubblicani (più tre), 5 al pli, 5 al movimento sociale (più uno), 2 al psdi (meno uno), uno ciascuno a verdi, verdi-civici e dp. Variazioni al contrario nel quartieri 4 e 10: nel primo il partito nazionale dei pensionati ha conquistato un seggio (allo spoglio pareva non ne avesse) a scapito dei liberali che scendono da tre a due; nel secondo il pli ne ha uno, che perdono i comunisti. Ecco la distribuzione ufficiale dei seggi nelle 10 circoscrizioni: 110 pei, 79 de, 41 psi, 25 pri, 21 pli, 21 msi, 10 dp. 10 psdi, 3 partito nazionale pensionati. Sul fronte dei partiti, ieri nel pomeriggio si sono riunite le segreterie del psi, alla presenza del responsabile nazionale Enti locali, Giusi La Ganga, e 11 gruppo de, con il vice segretario nazionale Guido Bodrato, capolista per il Comune. In entrambi gli incontri le indicazioni di massima sono per una rapida trattativa che porti al più presto un governo pentapartito. Una tendenza che fra l'altro parte dall'immediata cintura: a Nichelino, per esemplo, dopo 15 anni di giunte rosse, la soluzione più probabile appare una coalizione a cinque con sindaco socialista. I confronti fra le forze politiche (mentre è pure previsto un incontro fra pel e psi per le giunte periferiche), a giudizio sia di La Ganga, sia della de. dovrebbero avviarsi entro la fine della settimana. Quando avremo il sindaco? Qui gli ottimismi si smorzano: i maggiori contendenti al vertice di Palazzo civico sono il pri e il psi. E molti osservatori ritengono che la trattativa potrebbe allungarsi proprio su questo problema, tanto da portare all'elezione del nuovo primo cittadino a fine giugno o addirittura all'inizio di luglio. La legge non prevede tempi precisi per la convocazione del primo Consiglio, che però potrebbe essere richiesta da un terzo del consiglieri (il pei da solo supera questo tetto). Anche il prefetto ha voce in capitolo, ma solo se le trattative dovessero trascinarsi per mesi senza risultati concreti. Giuseppe Sangiorgio

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