Sempre più dollari per i campioni di Giorgio Barberis

Sempre più dollari per i campioni ATLETICA Avvio negli Usa per il Grand Prix, oggi «Pasqua» a Milano Sempre più dollari per i campioni Ive medaglie d'oro di Los Angeles Andrei (peso) ed il marocchino Aouita (1500) «big» all'Arena Più ricca grazie ai soldoni in palio nel Grand Prix (complessivamente 542 mila dollari, oltre un miliardo di lire), che nella notte ha preso il via a San José in California, l'atletica apre oggi la sua stagione internazionale in Italia con la tradizionale Pasqua dell'Atleta nell'Arena milanese. Certo 11 Grand Prix. 11 cui primo meeting è coinciso con la storica ricorrenza dei sei record (cinque migliorati ed uno eguagliato) ottenuti nel glro-'di 70'-da «lesse-Owens cinquant'anni fa ad Ann Arbor, nel Michigan, rappresenta una grossa svolta per l'atletismo mondiale. Grazie ad uno sponsor, la Mobil, è stato infatti possibile promettere premi in denaro agli atleti che meglio si comporte¬ ranno nei sedici meeting in programma (il gran finale sarà a Roma, il 7 settembre) introducendo concetti nuovissimi per lo sport dilettantistico, dei quali non potrà fare a meno di tener conto anche il Ciò nella sempre più necessaria, quanto tardiva, revisione dei suoi regolamenti sullo «status.' per poter partecipare all'Olimpiade. L'atletica, vinte le resistenze del blocco orientalo, per prima cerca chiarezza: non sono mistero, infatti, i guadagnl'dl;certi cantpionl'pubblicati dalla rivista Runners World, relativi al 1984. Grazie alle sponsorizzazioni, che Incidono in misura maggiore rispetto agli ingaggi, Cari Lewis ha guadagnato un miliardo e 600 milioni, Edwin Moses un miliardo e 200, il marato¬ neta Bill Rodgers un miliardo tondo. Al quarto posto figura una donna, la maratoneta Joan Benolt, con 800 milioni, quindi altri nomi famosi come Salazar, la Decker, Shorter, Dlxon, la Ashford. In Europa non si raggiungono certe cifre anche se, tenendo conto della svalutazione, il Pietro Mennea del 1980, anno in cui vinse l'Olimpiade, sarebbe probabilmente comparso in questa «classifica». Il Grand Prix promette, dunque, di trovare largo seguito visto che i 25 mila dollari del primo premio assoluto (al quale si aggiungeranno 1 10 mila per la vittoria nella singola specialità, per un totale di circa 70 milioni di lire) possono far gola a molti. Resta il fatto, però, che per avere certi campioni come Lewis, -Moses, Decker o Ashford nel meeting europei gli organizzatori dovranno ingaggiarli. Discorso che riguarda anche, ma non solo, la grande generazione di corridori guidata da Sebastlan Coe, altrimenti piti interessata a manifestazioni nelle quali viene tangibilmente riconosciuta la presenza. Gli stessi campioni stranieri oggi in campo all'Arena per la «Pasqua» hanno preteso un congruo rimborso spese, se si vuole anche logico vitato, che non esiste più.lp sport ad alto livello per praticanti pari time. L'ottica giusta, semmai, può essere quella di inserire nell'ingaggio clausole a rendimento, cosi da evitare bidonate al pubblico. Oggi all'Arena (inizio ore 15,30) saranno in gara due campioni olimpici: 11 nostro Andrei alla ricerca della condizione per superare 1 22 metri con il peso, ed il marocchino, ormai trapiantato in Toscana, Sald Aouita vincitore a Los Angeles del 5000, ma nell'occasione all'esordio sui 1500. Quindi ci sarà il belga Roland Desruelles, che ha recentemente corso I 100 in 10"02, settimo tempo al mondo sulla distanza. E ancora, tra gli azzurri, i discoboli Bucci e Martino, sempre più vicini ad inserirsi nell'elite mondiale della specialità, oltre ad un buon numero di comprimari nelle altre specialità. Per 1 molti italiani in gara (ne sono annunciati 250 mentre gli stranieri saranno 10), la «Pasqua» rappresenterà un collaudo in vista del quadrangolare in programma sabato e domenica prossimi all'Olimpico di Roma, dove gli azzurri avranno come avversari sovietici, belgi e austriaci' Giorgio Barberis