Si scopre sui monumenti un simpatico bestiario

Si scopre sui monumenti un simpatico bestiario CAVALLI, CANI, QUALCHE AQUILA Si scopre sui monumenti un simpatico bestiario Accanto ai -fantasmi- del passato — principi e scienziati, studiosi e patrioti —acuii torinesi vollero dedicare un monumento (una settantina), sono rimasti anche, eternati nel marmo o nel bromo, gran numero di animali. Primi tra tutti i cavalli, compagni inseparabili dei •guerrieri: Il più. drammatico è quello morente di Ferdinando di Savoia in piazza Solferino: lo scultore salernitano Alfonso Balzico lo copiò dal vero avendo a disposizione cavalli delle scuderie reali uccisi appositamente per la riuscita realistica dell'opera. Di muli invece ce n'è uno solo, di Pietro Canonica, nel monumento all'Artigliere Numerose le aquile: dopo quella di Superga, che impersona addirittura un re ine abbiamo già parlato), altre quattro (di Pietro Costa) vigilano, appollaiate sugli stemmi sabaudi, agli angoli del basamento della statua a Vittorio Emanuele II. Popolarissimo fino a prima della guerra, il gagliardo leone di Garibaldi opera di Odoardo Tabacchi. Italo Cremona confessava di vedere in, lui quasi il simbolo della città, arguta e superstiziosa insieme, perché «gli coloravano sempre di rosso acceso una certa parte sotto la coda e la gente passava a vedere per riderne e anche per scaramanzia». Quasi dimenticata invece la lupa (Luigi Belli) nell'altorilievo che, ai piedi di Mazzini in via Andrea Doria, raffigura la Repubblica Romana. Rondini e colombe volano tra fiori e putti nella fontana Angelica di piazza Solferino. I cani invece sono tra i bimbi festanti nel monumento a De Amicis (Edoardo Rubino) in piazza Carlo Felice. Ed è logico che tanti fedeli testimoni di avvenimenti pubblici e privati vengano uniti agli uomini anche nell'estremo, tangibile ricordo, quello di un monumento. Ma un monumento non si fa per tutti. Quindi, anclie per gli animali vale il vecchio principio: l'importante è trovarsi dalla parte giusta. \. sin.

Persone citate: Cani, Cavalli, De Amicis, Edoardo Rubino, Italo Cremona, Luigi Belli, Mazzini, Odoardo Tabacchi, Pietro Costa, Vittorio Emanuele Ii