La proposta di De Michelis oggi si riunisce il governo di Gian Carlo Fossi

la proposta di Do Miekelis oggi si rìunis€0 il governo Per il referendum la stretta finale tra molte incertezze la proposta di Do Miekelis oggi si rìunis€0 il governo ROMA — Si è giunti sull'orlo della rottura. Di ora in ora, dal mattino di ieri fino a notte inoltrata, sono annientati invece che diminuire gli ostacoli al tenace tentativo avviato dal ministro del Lavoro. De Michelis, per arrfvare ad un accordo tra le parli sociali su salario-occupazione-fisco ed evitare il referendum comunista sulla scala mobile. Il tempo a disposizione è quasi tutto bruciato e. a questo punto, soltanto un clamoroso colpo di scena determinerebbe una schiarita del tutto imprevedibile. A tarda notte De Michelis ha comunicato a sindacato e imprenditori (dopo aver parlato con Forlani e Goria) una proposta per la soluzione del nodo scala mobile che prevede tre ipotesi alternative equivalenti: la prima riguarda la indicizzazione totale con cadenza semestrale sulla base dell'indice attuale del 60 per cento del salario minimo conglobato; la seconda concerne la indicizzazione al 100 per cento di un salario minimo di 615.000 mensili lorde al quale si aggiunge una indicizzazione del 15 per cento per le quote superiori di retribuzione; la terza con la riduzione di orario di lavoro di 2 ore da definire nel prossimi contratti sulla base di criteri di flessibilità; quarto la conferma degli impegni presi dal governo per il recupero del drenaggio fiscale. La risposta a queste ipotesi delle parti sociali è attesa in mattinata, mentre nel pomeriggio ci sarà un vertice di governo. • La Cgil e ancora sull'albero, né intende svendere- ha osservato a tarda sera un esperto ministeriale. Paolo Annibaldi, dilettole generale della Confindustria. ha commentato con una battuta: -Non possiamo, certo, ritornare in ufficio con la scala mobile aumentata e l'orario ridotto, quando la situazione economica impone rigorosamente il rispetto delle compatibilità-. Scettici tutti i sindacalisti presenti: solo il segretario confederale della Uil. Giorgio Liverani. si è mostrato meno pessimista: . Le probabilità di un'intesa, nonostante tutto, sono al 507c„. Alle sollecitazioni di De Mita il neosegretario della Cgiì Bertinotti ha risposto durissimo, in un'atmosfera di crescente tensione: «Ci sono gesti di chiara rottura da parte di un unico partito anti-trattativa che im dalla de alla Confindustria-. Le cose sono andate male fin dal mattino. Un incontro di De Michelis con la Confindustria, previsto per le 10, è slittato alle 11, alle 12, alle 13, poi alle 16. alle 17, alle 18 e finalmente è cominciato poco prima delle 19. Rinviato più volte anche un colloquio del ministro con la Cgil. mentre si è svolta fuori dalla sede ministeriale una fitta serie di contatti riservati con esponenti sindacali e imprenditoriali tendenti ad avvicinare le posizioni sullo scoglio principale: la modifica del sistema di scala mobile. In tutti gli incontri sono state esaminate varie ipotesi, corredate di complicatissimi calcoli, che di volta in volta sono state accantonate e di 11 a poco hanno ripreso fiato. Nelle ultime battute, una proposta di soluzione avrebbe quasi ottenuto un assenso condizionato della Cisl e della Uil. e forse sarebbe stata «digerita., dalla Confindustria, ma si è scontrata contro un secco «no» della Cgil , Inoltre, mentre sul fisco sono stati fatti passi avanti significativi (tanto che l'esecutivo dell'organizzazione di Lama ha autorizzato a proseguire la trattativa), le assicurazioni sul mercato del lavoro e l'occupazione sono state giudicate insufficienti, e il «nodo., della riduzione dell'orario è stato affrontato marginalmente. Ad un tratto, il vicepresidente della Confindustria. Patrucco, ha espresso un energico richiamo alla realtà, che ha trovato immediate reazioni negative nei sindacati. -Eravamo venuti — ha detto — per fare una trattativa strutturale che dia respiro all'industria italiana e crei spazio alla contrattazione, alla professionalità e al merito, ed invece stiamo discutendo di indicizzazione al rialzo-. Gian Carlo Fossi

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