Caso Fiorentino, fermati due procuratori di Borsa di Marzio Fabbri

Caso Fiorentino, fermati due procuratori di Borsa Milano, l'inchiesta sui gioiellieri palermitani Caso Fiorentino, fermati due procuratori di Borsa MILANO — L'inchiesta sui tre «big» del commercio di gioielli Guglielmo, Emanuele e Claudio Fiorentino, di Palermo, ha portato a tre fermi anche nel capoluogo lombardo. Agenti della questura palermitana hanno infatti ammanettato un dipendente dei gioiellieri, Angelo Coronnello di 35 anni, e due procuratori di Borsa: Giuseppe Rossetto e Vittorio Catenacci, entrambi di 48 anni. Le accuse: associazione per delinquere e costituzione di capitali all'estero. Coronnello è sospettato anche di truffa aggravata (dirige la sezione export della Fratelli Fiorentino spa). La ditta ha una sua sede milanese in largo Cavalieri di Malta ed è qui che sono stati arrestati i due procuratori di Borsa trovati in possesso di 189 milioni in contanti: non hanno saputo spiegare la provenienza del denaro. Le indagini non hanno ancora stabilito se i soldi siano stati affidati loro da Coronnello, magari per conto dei Fiorentino, come sospettano gli inquirenti, anche se su questo punto a Palermo ci sono parecchie perplessità. Per quanto riguarda Coronnello il sospetto è che vendesse oro e preziosi senza fatturazione e che, per non far figurare le uscite, ricomprasse da ditte compiacenti del settore che a loro volta non lasciavano traccia di questi affari nella documentazione contabile. Un elenco di queste transazioni è comunque In possesso degli inquirenti che lo hanno passato alla Guardia di Finanza perché apra una Indagine allo scopo di stabilire se, oltre all'evasione dell'Iva, ci siano ,altre irregolarità soprattutto iln relazione alla provenienza del gioielli. Secondo quanto sarebbe emerso dalla prime Indagini, inoltre, Coronello nella sua posizione di responsabile per l'export della ditta Fiorentino, sarebbe stato al centro di false operazioni di acquisto di pietre e metalli preziosi che risultano fatte in Libia, Svizzera e Venezuela. Si sospetta che questi acquisti non siano stati fatti e che cosi venisse esportato denaro. 8econdo una prima valutazione, nel solo 1984, avrebbero preso la strada dell'estero 27 miliardi. Il fermo di Rossetto e Catenacci ha destato impressione negli ambienti finanziari dove sono molto conosciuti per la loro attività di procuratori per gli studi di agente di cambio Matturrl e Raimondi e Brloschi, due fra i più importanti dei 162 della piazza milanese. Marzio Fabbri

Persone citate: Caso Fiorentino, Catenacci, Claudio Fiorentino, Giuseppe Rossetto, Raimondi, Rossetto, Vittorio Catenacci

Luoghi citati: Libia, Milano, Palermo, Svizzera, Venezuela