Gli ultimi spari a Sabra di Robert Fisk

Gli ultimi sparì a Sabra Gli ultimi sparì a Sabra BEIRUT — I palestinesi assediati dagli sciiti resistono nel campi di Chatyla e di Bourj el-Brajneh; a Sabra, ormai caduta, un piccolo gruppo di guerriglieri spara ancora, asserragliato nella moschea. Il Fronte democratico per la liberazione della Palestina ha annunciato che sono «tate (ormate squadre suicide per fermare gli attaccanti. I miliziani di Amai hanno arrestato centinaia di giovani e abbattuto case con I bulldozer. Da quando e Incominciata la battaglia I morii sono ufficialmente 268, I feriti oltre mille. Dalle colline a Sud-Est di Beirut, in zona drusa, piovono bombe sui quartieri sciiti. NOSTRO SERVIZIO BEIRUT — •Benvenuto in quest'inferno — mi grida un soldato con una fascia nera al capo — benvenuto all'inferno, io sono già in paradiso^. Difficile capirlo tra gli spari, nella stradina piena di macerie di fianco alla moschea di Sabra. tra il fumo della cordite e quello soffocante delle case in fiamme. E' madido di sudore, stanco. Cerca di apparire fiducioso, di non vedere i miliziani assiepati all'imboccatura di una galleria che si tappano il naso contro il lezzo. 'La maggior parte del palestinesi se n'è andata a Bourj el-Brajneh nella notte — dice — quelli che sono rimasti sono morti: Non esattamente. A intervalli di qualche secondo, una granata a razzo sibila oltre la moschea a esplode fragorosamente alle nostre spalle. Il fumo immerge tutti in una luce opaca, sugli uomini della Sesta Brigata dell'esercito li¬ banese e sul miliziani sciiti di' Amai distesi, esausti, davanti all'ospedale di Oaza; e gli uomini escono da questa nebbia all'improvviso, pronunciando quelle frasi fatte che si dicono solo in guerra. 'Stiamo vincendo», grida uno. Un altro dice di tornare domani per assistere alla vittoria. Ma non sono convinti. E un altro ancora: «Mi dia la sua parola d'onore che non ha registrato nulla». 'Deve andarsene, se ne vada di qui». All'ospedale palestinese non ci sono più malati, ora. Non vivi, almeno. La targa è crivellata di proiettili. Dall'altra parte c'era l'entrata di un bunker, è 11 dentro che 1 miliziani scrutavano nel buio con interesse tanto morboso. Nella moschea ci sono forse una ventina di palestinesi. E forse una decina combatte ancora. Tutti sono d'accordo, è la loro ultima battaglia. I soldati e i miliziani 11 odiano, non vedono l'ora che sia finita, sono furibondi per 11 fatto che un giornalista possa aver visto. «Rastrellamento» è un'espressione usata da chi non assiste alle guerre. Nella realtà è una cosa sporca, e faticosissima. La maggior parte del guerriglieri di Arafat è fuggita — cosi continuano a sostenere i soldati sciiti della Sesta Brigata — nel campo di Bourj el-Brajneh. più a Sud. Ci sono ancora le gallerie che dalla moschea di Sabra portano al quartieri poveri, a due chilometri di distanza. Si può immaginare che cosa stiano passando quelli che sono rimasti. Il luogo della battaglia non ha nulla a che vedere con quello della fantasia popolare. Nessuna carica nelle strade, ieri, nessun assalto alla moschea. Solo 11 rumore frastornante dei proiettili che sgretolano rabbiosi i muri del minareto. Le strade sono tappezzate di contenitori della spazzatura roventi e pieni di mosche, di auto Incendiate, e intorno case con tapparelle sfondate e vetri rotti, e tra l'una e l'altra piccoli deserti di spazzatura, macerie, vecchi bidoni. Da Damasco giunge notizia di una proposta di cessate-ilf uoco avanzata ai palestinesi dal vicepresidente Abdul Halim Khaddam in persona. Eppure è proprio la Sirla che appoggia Amai in questa guerra per sradicare l'influenza di Arafat a Beirut. Ovviamente, Amai ha subito accettato la tregua, i palestinesi no. Secondo i siriani, la Sesta Brigata dell'esercito dovrebbe farsi consegnare le armi dal palestinesi e garantire la sicurezza nei campi. I leader dell'Olp e della milizia sciita dovrebbero poi incontrarsi a Damasco per concordare una tregua duratura. Ma ieri a Sabra tutto questo sembrava far parte di un altro pianeta. I palestinesi si battevano fino alla morte, i loro nemici non erano disposti ad accettare una resa. Miliziani e soldati portavano fazzoletti sulla bocca, come banditi. A sera erano seduti » trenta metri dagli ultimi guerriglieri bevendo bibite frutto del bottino. La Sesta Brigata, guardiana in pectore di una futura pax siriana, usava i suol carri armati contro i palestinesi. Decisa a vincere. Robert Fisk Copyright (Time .Nenspapervi e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Arafat, Sabra

Luoghi citati: Beirut, Damasco, Italia, Palestina, Sud-est Di Beirut