E' morto Paolo Rossi giudicò la Lockheed

E' morto Paolo Rossi giudicò la Lockheed Aveva 85 anni, fu illustre giurista e deputato psdi E' morto Paolo Rossi giudicò la Lockheed DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Il professor Paolo Rossi è morto ieri nella sua villa di Cattatola : (Lucca) all'età di .85 anni Giurista, uomo di grande cultura e considerato un vero umanista, convinto antifascista e parlamentare illustre, fu uno del padri fondatori della Repubblica e uno degli esponenti di maggiore spicco del partito socialdemocratico. Professore emerito dell'Università di Genova, ex deputato ed ex ministro nonché nono presidente della Corte Costituzionale, il suo nome resterà legato alla sentenza sullo scandalo Lockheed (presiedette 11 collegio penale che condannò l'ex ministro socialdemocratico della Difesa Mario Tanassl). I funerali si svolgeranno oggi pomeriggio alle 16,45 nella chiesa parrocchiale di Cattatola. La salma sarà poi tumulata nel piccolo cimitero del paese toscano, accanto a quella della moglie. Nato a Bordighera (Imperla) 1115 settembre 1900, dopo la laurea in giurisprudenza Paolo Rossi si iscrisse all'età di appena 21 anni all'Albo degli Avvocati della Corte d'appello di Genova e sette anni più tardi In quello dei patrocinanti in Cassazione. Studioso e cultore del diritto, non fu ammesso a partecipare a concorsi universitari perché oppositore del partito fascista. Le sue pubblicazioni giuridiche, non allineate agli indirizzi dominanti nell'epoca, ri¬ scossero un notevole successo nel mondo della Ubera cultura. Fra queste si ricorda •La pena di morte e la sua critica» (1930), «Scetticismo e dogmatica del diritto penale» (1936) calorosamente recensito da Benedetto Croce e sequestrato dalle autorità fasciste. Membro del Consiglio nazionale forense negli anni dell'immediato dopoguerra, fu incaricato di Diritto penale all'Università di Pisa nel 1946. Successivamente divenne professore ordinarlo all'Università di Genova. Eletto deputato alla Costituente fece parte della «Commissione del 75» e della «Commissione dei 18» per il coordinamento del testo costituzionale. Rieletto deputato, rimase a Montecitorio, per ; le prime quattro legislature, ricoprendo le cariche di presidente del gruppo parlarrien- ' tare socialdemocratico, di mi-' nlstro della Pubblica Istruzione e per due volte consecutive di vicepresidente della Camera. Il 2 maggio 1969 fu nominato dal Capo dello Stato giudice costituzionale. Il 16 dicembre 1975 fu eletto presidente dell'Alta Corte subentrando al professor Francesco Paolo Bonifacio; ricopri l'incarico | per due anni e mezzo. Tra le sue numerose pubblicazioni giuridiche si segnalano •Lineamenti di Diritto penale costituzionale», 'Il sindacato di legittimità costituzionale della legge penale» e «Storia d'Italia», vasto compendio degli avvenimenti storici italiani dalla caduta dell'Impero romano al giorni nostri, libero dal modelli tradizionali della storiografia ufficiale. Tra i saggi si ricordano quelli sul Guicciardini, su Francesco Carrara, sul filosofo Giuseppe Rensl e sui problemi della scuola. Messaggi di cordoglio sono j stati inviati al familiari dal presidente della Repubblica Sandro Pertlnl, dai presidenti del Senato Cosslga, della Camera Jottl e del Consiglio Craxl, dal presidente uscente ' della Corte Costituzionale Elia, dal vicepresidente Roehrrsen, dal presidente del psdl Saragat e dal segretario socialdemocratico Longo.

Luoghi citati: Bordighera, Genova, Italia, Lucca, Roma