Nuove offerte del governo per evitare il referendum

Nuove offerte del governo per evitare il referendum Gli sgravi fiscali arriverebbero a 2200 miliardi Nuove offerte del governo per evitare il referendum Cisl, Uil e socialisti Cgil hanno accettato - Trentin, per l'ala comunista: «Siamo ancora molto lontani da un risultato» - Incontri nella notte - Si prosegue oggi ROMA — Il governo ha rilanciato la sua offerta per il recupero del drenaggio fiscale nel 1985, ma ugualmente 1 comunisti della Cgil — In netto dissenso con la componente socialista, con la Cisl e la Uil — hanno confermato la loro Insoddisfazione rendendo, cosi, ancor più difficile la ricerca di un'intesa che blocchi il referendum sulla scala mobile. Al termine di una riunione durata oltre sette ore al ministero del Tesoro (i tre sindacati con 1 ministri aorla, De Micheli?, Visentin! e Romita) 11 governo si è dichiarato pronto ad aumentare, in presenza di un accordo fra le parti sociali, da 1250-1300 a 2200 miliardi la cifra complessiva degli sgravi fiscali a favore dei lavoratori dipendenti e autonomi (di cui 1500 a solo beneficio dei 12.700.000 dipendenti) che si aggiungono ai circa 700 miliardi già previsti dalla legge finanziarla sia per i dipendenti che per gli autonomi. Il recupero del fiscal drag fino a 1500 miliardi verrebbe realizzato a partire da luglio attraverso lo slittamento di 800.000 lire degli scaglioni di imponibile: da 11 milioni a 11,8, da 24 milioni a 24,8, da 30 milioni a 30,8 e via di seguito. Il vantaggio economico sarebbe, in linea di massima, costituito da una riduzione del peso fiscale di 100.000 lire per 1 lavoratori con reddito da 14 a 20 milioni annui, di 166.000 lire per 1 dipendenti con reddito da 20 a 24 milioni, di 182.000 per quelli con reddito da 24 a 30 milioni, di 235.000 per 1 redditi da lavoro dal 30 milioni e cosi via. Il recupero aggiuntivo previsto nella legge finanziarla per dicembre varlerebbe da 111.000 lire a 19.000 per 1 redditi da 14 a 20 milioni, mentre sarebbe di 19.000 lire anche per tutti gli altri redditi superiori al 20 milioni. I ministri hanno precisato che 11 governo: 1) rinuncia al passaggio dall'indice sindacale per la scala mobile a quello Istat e alla sterilizzazione degli effetti dell'accorpamento delle aliquote; 2) Intende realizzare una riforma dell'Irpef nel 1986 con ulteriore diminuzione della pressione fiscale. Gian Fossi (Continua a pagina 2 In settima colonna)

Persone citate: De Micheli, Gian Fossi, Romita, Trentin, Visentin

Luoghi citati: Roma