America bella per le europee di lusso

America belici per le europee di lusso Nel 1984 gli Usa ne hanno importate quasi 400 mila contro 140 mila di tipo medio America belici per le europee di lusso L'Immenso mercato automobilisti-' co americano ha ripreso a godere di ottima salute. Dopo 11 1982, che era stato un anno nerlsslmo sia per la produzione — che aveva toccato 11 minimo storico degli ultimi 25 anni (5.073.000 vetture) — sia per le vendite, nettamente al di sotto del 9 milioni di unita, 11 1984 ha fatto registrare incrementi fortissimi: 7.773.000 vetture costruite (+14,6 per cento rispetto all'anno precedente), 10.391.000 consegnate. Soffermiamoci sulle vendite di vetture, che come detto hanno sfiorato l'anno scorso 10.400.000 mila unita. Di queste, ben 2.439.000, cioè 11 23,5 per cento, sono state Importate, e In massima parte dal Giappone: circa 1.900.000, nonostante l'autolimttazione concordata qualche anno fa tra Tokyo e Washington. La ricettività del mercato Usa sembrerebbe dunque molto favorevole ai costruttori esteri, tanto più in questo periodo di alto valore del dollaro. La realtà è però un po' diversa. Quello giapponese è un fenomeno a sé, determinato da una lunga politica di penetrazione favorita in primo luogo da prezzi decisamente bassi, e In tempi recenti dagli accordi di collaborazione Industriale. E' risaputo che, nonostante il progressivo processo di riduzione di peso, cilindrata e dimensioni delle auto Usa per motivi di risparmio energetico, gli automobilisti americani male si adattano alla tipologia delle vetture europee e giapponesi, soprattutto quando c'è parità di prezzo o quasi. Ora, se il .macie In Japan» è sensibilmente più conveniente dei prodotti locali, altrettanto non può dirsi per 1 veicoli Importati dall'Europa. Per aggirare In parte l'ostacolo, prima Volkswagen, poi Renault (attraverso la partecipazione di maggioranza nell'American Motors) producono alcuni loro modelli in loco, ma con risultati deludenti. In sostanza, non basta dire che con le sue dimensioni e le sue ricchezze 11 mercato americano è In grado di assorbire qualsiasi prodotto, cominciando dalle automobili. Abbiamo ricordato le cifre del 1984: precisiamo che le vetture europee importate sono state poco più di 536 mila, cioè il 5,1 per cento del totale immatricolato (e 11 22 per cento delle importazioni). Ma la quota scende a livelli poco più che marginali se si considerano 1 soli; modelli considerati In Europa di categoria media, che sono stati meno di 140 mila (11,3 per cento). Da questa considerazione statistica ne discende un'altra di natura opposta. Hanno successo negli Stati Uniti (non tanto in volume quanto In fatturato e certamente in profitti) le vetture europee con un'Immagine molto esclusiva, vale a dire o di gran lusso o di brillante Impronta sportiva, che per gli automobilisti americani costituiscono una vera e propria speciality. Sempre l'anno scorso, la Rolls-Royce ha venduto oltre Oceano 1083 macchine, la Jaguar oltre 18 mila, la Porsche 20 e più mila, per arrivare alle 33 mila Saab, alle oltre 70 mila Audi e Bmw, alle 79 mila Mercedes e alle quasi 100 mila Volvo. E le marche italiane? Anche in questo caso esiste una clientela elitaria, appassionata dei nostri modelli sportivi, dalle Alfa Romeo «Spider» e «coupé Gtv. (3702 unità vendute nell'64) alla Maseratl «Blturbo> (2023), per finire alla Ferrari, che negli States ha 11 suo principale mercato: 652 vetture consegnate (nell'83 erano state 602), pari al 38,3 per cento del totale esportato dalla Casa di Mannello e a quasi 11 30 per cento della produzione. Per la maggior parte sono 1 tipi «308 Otb Quattrovalvole- e «Mondlal», oltre alle ormai mitiche •Gto» e «Testarossa». Ma quello della Ferrari è un casolimite, che però dimostra come nel mercato americano esista un certo spazio per prodotti d'eccezione, con caratteristiche tali da non poter certo essere avvicinate dall'industria Usa (e neppure da quella nipponica, almeno per ora, perché c'è da aspettarsi di tutto), se non attraverso una stretta collaborazione con imprese europee. L'esemplo più attuale è costituito dalla futura Cadillac «Aliante», per la cui carozzerla (progetto e produzione) la General Motors si è rivolta alla Pinlnfarina. E sulla stessa strada si è messa la Chrysler con la Maseratl. _ . _ Ferruccio Bernabò E' un festival di Volvo (quasi 100.000), Saab, Mercedes, BMW, Jaguar. Eccellenti risultati anche per la Rolls-Royce e, nel settore delle sportive, per la Ferrari, che negli Usa ha il suo principale mercato. Tra le vetture popolari dominano i giapponesi: un milione e 900 mila macchine. L'interessante collaborazione GM-Pininfarina e Chrysler-Maserati Le straniere immatricolate negli USA n° unità In milioni 2.5 2.0 1.5 •80 '81 '82 '83

Persone citate: Ferruccio Bernabò, Pininfarina, Rolls