Goria: Costituzione più stretta per frenare la spesa pubblica di Stefano Lepri

Goria: Costituzione più stretta per frenare la spesa pubblica Il ministro propone modifiche che impongano una copertura per le uscite Goria: Costituzione più stretta per frenare la spesa pubblica Neli'84 punizioni per gli enti locali spendaccioni - Tagli al bilancio militare, tasse più alte per licei e università, treni molto più cari, sanità gratis solo per i bisognosi - Per le pensioni una riforma «austera» ROMA — Punizioni per gli enti locali che spendono troppo. Tasse scolastiche più alte per licei e università. Freno alle spese militari, Nato permettendo. Paga ridotta ai dipendenti pubblici, se se ne vogliono assumere dei nuovi. Biglietti del treno molto più cari. Servizi sanitari gratuiti solo per 1 veramente bisognosi. Una riforma austera per il sistema pensionistico. Elencate cosi alla rinfusa, sono queste alcune delle proposte che discendono dal plano di risanamento della finanza pubblica, che 11 ministro del Tesoro Giovanni Oorla ha reso noto ieri. Il bilancio dello Stato fa acqua da tutte le parti e, anche prendendo seri provvedimenti per anni di seguito, anche contando su una situazione internazionale favorevole, il segnale di cessato allarme non potrà essere dato prima del 1991. Il principio generale del piano Oorla è che la spesa pubblica si può frenare solo rendendo più responsabili sia i cittadini che gli amministratori; gli uni e gli altri devono avvertire in concreto che per godere di certi benefici occorre sopportare certi costi. Non sarebbe male, suggerisce Oorla, modificare la Costituzione, nel senso di rendere più stringente per li Parlamento l'obbligo dell'articolo 81: ogni nuova spesa deve avere la sua copertura. Il documento di Ieri è slmile nell'ispirazione a quello che Oorla presentò dieci mesi fa. e che provocò forti contrasti fra i 5 partiti di governo dopo 11 vertice di villa Madama. Adesso le elezioni sono alle spalle e non ce ne saranno più per tre anni; si assicura che 1 progetti del ministro del Tesoro democristiano godono del fermo appoggio di Ciriaco De Mita. Ma lo spiacevole compito immediato di rimettere in sesto Il bilancio per 11 1985 ha già diviso governo e partiti, e Oorla conferma le cifre che hanno turbato Visentini. Mancano 10.000 miliardi circa per l'85, e bisogna trovarli se non si vuole ritardare ancora, di due anni forse, 11 possibile risanamento. Il ministro del Tesoro propone senz'altro di trovarli con entrate fiscali, e di carattere .permanente., ossia senza anticipi, addizionali straordinarie, .una tantum, e simili; forse con aumenti di imposte indirette (Iva, petroli, ecc.) impedendo che abbiano effetto sulla scala mobile. Perché accrescere le Imposte, anziché tagliare le spese? Il plano a medio termine di Oorla è fondato sul principio di non aumentare la tassazione nei prossimi anni: la «pressione fiscale sul prodotto Interno lordo», o più semplicemente la fetta del reddito nazionale che 11 fisco incamera, va mantenuta stabile. Oli Italiani, dimostrano le cifre, pagano ormai altrettante tasse che gli altri europei; é invece la spesa pubblica che è maggiore, e meno efficiente, che negli altri Paesi. Ma, quanto al 1985. li ministro del Tesoro afferma invece che .la pressione fiscale sul reddito è in diminuzióne; oc-' corre intervenire per riportarla al livello del 1984. Stendendo 11 bilancio per 11 1986. cosa che 11 governo dovrà fare entro settembre, bisognerà invece provvedere a un taglio massiccio delle spese. Per il futuro, Oorla propone -grandi operazioni, che consistono soprattutto neli'anallzzare, caso per caso, perché si spende e per chi. Stefano Lepri '

Persone citate: Ciriaco De Mita, Giovanni Oorla, Goria, Visentini

Luoghi citati: Roma