Nessuno può entrare in tribunale al «pubblico» processo di Danzica di Roger Boyes

Hessuno puè entrare in tribunale al «pubblico» processo di Danzica Contro tre dirigenti di Solidarnosc, citato anche Walesa Hessuno puè entrare in tribunale al «pubblico» processo di Danzica NOSTRO SERVIZIO , VARSAVIA — Ignorando le proteste Internazionali, le autorità polacche hanno ieri portato sul banco degli accusati tre oppositori di primo piano del generale Jaruzelskl, nel più importante processo a Solidarnosc dall'abolizione della legge marziale, ' avvenuta quasi due anni fa. Subito 11 processo si è impantanato, i tre imputati — lo storico dissidente Adam Michnlk e 1 dirigenti di Solidarnosc Bogdan Lys e Wladislaw Frasyniuk — hanno bersagliato la corte, attraverso 1 loro avvocati, con eccezioni procedurali e rifiutato di incominciare le loro deposizioni. Hanno chiesto alla corte "di annullare 11 procedimento "e riaprire l'inchiesta, di poter avere colloqui privati con gli avvocati difensori e di ammettere nell'aula di Danzica almeno due amici per ciascun 'imputato. SI sono dichiarati innocenti. In brevi dichiarazioni, Lis e Michnlk hanno denunciato la conduzione del processo. Entrambi hanno chiesto un colloquio privato con 1 difen¬ sori; balbettando nel suo modo caratteristico, Michnlk ha anche Insistito: 'Devono consentirmi di finire di leggere e studiare l'atto d'accusa contro di me, come prevede la legge*. I giudici hanno risposto no a tutte le richieste, e hanno invitato il pubblico ministero a leggere l'atto d'accusa, in base al quale 1 tre hanno tentato di fomentare disordini e hanno avuto un ruolo di primo piano in un'organizzazione illegale. Rischiano fino a S anni di carcere. Il processo è ufficialmente definito pubblico, ma, ha detto un uomo cui è stato Impedito di entrare, è *aperto come una tomba*. Le eh Walesa, presidente di Solidarnosc e citato come testimone, ha dichiarato: «£' incredibile che alla soglia del XXI secolo dobbiamo essere retti da leggi del XVII*. Intorno al tribunale poliziotti in divisa e in borghese controllavano i documenti dei passanti e impedivano alla gente di entrare. Anche i dirigenti di Solidarnosc Andrzej Owlazda — scarcerato solo di recente dopo una con- danna per una manifestazione —. Zblgniew Romaszewskl e Jan Rulewskl sono rimasti fuori; sono stati caricati su una camionetta della polizia dopo un aspro battibecco e trattenuti per due ore. Accesso vietato, inoltre, a due diplomatici americani e a un avvocato francese, Henri Legrand — giunto in rappresentanza del sindacati non comunisti del suo Paese — che ha dichiarato: *Mi sem- ora che abbiano qualcosa da nascondere, qui dentro*. E Owlazda: «Se avessero prove valide certo vorrebbero il pubblico in aula*. Le accuse si basano su' un'incursione della polizia durante un Incontro di attivisti di Solidarnosc, in febbraio. Secondo le autorità, 11 gruppo — c'erano, oltre agli imputati, Walesa e altre quattro persone — stava programmando scioperi selvaggi In tutto il Paese contro gli annunciati rincari dei generi alimentari. Walesa, che testlmonierà lunedi, sostiene: •Non era una riunione ufficiale. Non c'è stato comunicato, di conseguenza l'incontro non può essere considerato un motivo valido per l'arresto*. L'altro pilastro dell'accusa è una registrazione fatta dal servizi segreti che Lis, In una lettera fatta uscire clandestinamente dal carcere, definisce non valida perché manipolata. Di qui la richiesta di riaprire l'indagine. Roger Boyes Copyright «Times Nenspapers» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Henri Legrand, Walesa, Walesa Hessuno

Luoghi citati: Danzica, Italia, Varsavia