Garski gran corruttore di Berlino fa ancora spettacolo (in tribunale)

Garski, gran corruttore di Berlino fa ancora spettacolo (in tribunale) Ricostruito davanti al giudice uno dei più vistosi scandali del dopoguerra Garski, gran corruttore di Berlino fa ancora spettacolo (in tribunale) DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Dietrich Oarskl: non si parla d'altro, il suo volto teso ma sorridente si affaccia da ogni prima pagina, da ogni telegiornale. Uno del più vistosi scandali tedeschi dalla fine della guerra .rivive in un tribunale di Berlino, si cercano verità e responsabilità scottanti. Dietrich Oarskl, 53 anni, non è soltanto un imprenditore fallito, è l'uomo che trascinò nella sua caduta l'amministrazione socialdemocratica dell'ex capitale, è l'uomo i cui traffici sono costati alla città 93 milioni di marchi, quasi 60 miliardi di lire. Un uomo alla Dallas o alla Dynasty, un naufrago pericoloso. Lo chiamavano il Re di Berlino, conosceva tutti, era il principe della scena mondana, un playboy di lusso anche se con 1 capelli brizzolati. Il suo impero si chiamava Bautechnlk, una grande impresa di costruzione, attiva In Germania e all'estero. Ma, fra l'estate e l'autunno dell'80, l'impero vacilla e crolla. La causa? Un'espansione eccessiva nel Medio Oriente, un Medio Oriente dove gli sgargianti guadagni di un tempo diventano sempre più difficili. I clienti, Stati o privati, contano ogni dollaro, rinunciano al progetti più ambiziosi, spendono con cautela. La Bautechnlk, dunque, affonda: e Dietrich Oarskl scompare. Per 11 Senato (11 governo) di Berlino Ovest è una mazzata brutale. Era stata Infatti l'ammlnlstrazione cittadina, socialdemocratica, a garantire tutti o quasi 1 crediti concessi a Oarskl dalle banche, per un totale di 93 milioni di marchi. Non c'è scelta. Il Senato deve pagare, deve far propri 1 debiti di Oarskl. E il Senato paga, nell'80, fino all'ultimo pfennig, con 1 soldi del contribuenti. Paga anche il prezzo politico. Dopo t.-ent'annl di regno socialdemocratico nella città divisa, 11 sindaco Dietrich Stobbe si dimette e cede il potere al democristiani. E Oarskl? Emulo di vari finanzieri italiani, era svanito In Asia e In America, protetto da amici e da più di un governo. Ma, alla fine, commette un errore fatale. Nella primavera '83, convinto forse di trovare un comodo clima di laissez-falre, scende a Wil- lemstad, la piccola capitale delle Antille olandesi. Sarà perché insospettita, sarà perché memore di una vecchia richiesta dell'Interpol, la polizia arresta l'imprenditore: e gli trova addosso quattro passaporti tutti falsi. Lo scorso anno, Oarskl, consegnato ad "«enti tedeschi, torna a Berlino, Ora 11 processo, un processo-spettacolo, con schiere di fotografi e un pubblico che rappresenta la crema del tout-Berlln. Le accuse, elencate e documentate in un testo di 1391 pagine, sono molte e diverse, ma la più grave è quella di aver presentato una «falsa situazione finanziarla» al fine di ottenere 1 crediti garantiti dal Senato socialdemocratico di Berlino. Questa accusa costringe ovviamente la giustizia a sottoporre a un severo vaglio anche la condotta degli ex amministratori. Furono ingannati da un truffatore? O sedotti da un amico? Mario Clrlello

Persone citate: Dietrich Oarskl, Dietrich Stobbe, Mario Clrlello